Regio Esercito: differenze tra le versioni

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|contenuto = Nel Regio Esercito la prima idea di soldati specializzati nei combattimenti in alta montagna nacque nel 1859: un consistente gruppo di volontari al comando di [[Giuseppe Garibaldi]], e sostenuti dal [[primo ministro]] piemontese [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], assunse la denominazione di "[[Cacciatori delle Alpi]]"; in realtà i primi reparti specializzati hanno origine per l'Italia nel 1786<ref name = anca>http://www.associazionenazionalecacciatoridellealpi.it/storia/originestorica.aspx Origine Storica del Termine "Cacciatori delle ALPI" - accesso 24 aprile 2011</ref>. Proprio questa nuova unità liberò [[Varese]], [[Como]] e [[Brescia]]. Un'altra vittoria dei Cacciatori, sempre al comando dall'eroe dei due mondi, ottennero l'unico successo italiano nella [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra d'indipendenza]] il 21 luglio 1866 a [[Battaglia di Bezzecca|Bezzecca]], ritirandosi successivamente dietro ordine del sovrano con la famosa risposta ''Obbedisco'' che diventerà il motto del 52º battaglione ''Alpi''<ref name = anca2>http://www.associazionenazionalecacciatoridellealpi.it/storia/giuseppegaribaldi.aspx Cacciatori delle Alpi - Giuseppe Garibaldi - accesso 24 aprile 2011</ref>.
 
Nel 1872 si unì un nuovo corpo specializzato: gli [[Alpini]]<ref name="esercito.difesa.it">{{cita web|url=http://www.esercito.difesa.it/root/unita2_sez/arma_ftr_rgt_alp.asp|titolo=Storia degli Alpini, www.esercito.difesa.it|accesso=033 dicembre 2010}}</ref>. Questo corpo, nato da un'idea del [[capitano]] [[Giuseppe Perrucchetti]], elaborata poi dal ministro della guerra [[Cesare Francesco Ricotti-Magnani|Ricotti–Magnani]], fu particolarmente utile durante la [[prima guerra mondiale]]<ref>{{cita|G. Morandi|p. 34}}</ref><ref>Anche combattendo in condizioni estreme come sulla catena montuosa dell'[[Ortles-Cevedale]] in Alta [[Valtellina]], dove si svolse la [[Battaglia del San Matteo|battaglia più alta sul San Matteo]] a 3.678 [[m.s.l.m.]]</ref>.
}}
[[File:Avanti i mei alpini Adua.jpg|thumb|left|Il tenente colonnello Menini incita i suoi alpini durante la battaglia di Adua del 1896]]
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Morandi|nome=Giovanni|titolo=Alpini, dalle Alpi all'Afghanistan|anno=2003|editore=Poligrafici editoriali|città=Bologna|pagine=|id=|cid=G. Morandi}}
*<cite id=Quirico> </cite>{{cita libro|cognome= Quirico |nome= Domenico |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo= [[Lo squadrone bianco]] |dataoriginale= settembre 2002 |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= copertina rigida |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= I edizione |data= |anno= |mese= |editore= Mondadori |città= Milano |linguaisbn= italiano |id= ISBN 88-04-50691-1|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
* [http://books.google.it/books?id=T_QRAAAAYAAJ Annuario dell'Italia militare per il 1864] tip. scolastica di S. Franco e figli, 1864, originale alla [[Harvard University]]