Centrale a biomasse: differenze tra le versioni

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=== Diffusione e linee di tendenza ===
 
Son, quindi, esigenze legate a alla [[sostenibilità ambientale]] dei fabbisogni energetici nazionali a far sì che la produzione di energia da centrali a biomasse siain aumento: in Italia (dati disponibili al 2006) ammonta a circa 2500 [[megawatt]]<ref name="A. Bartolazzi, 20"/> (erano 1200 MW di [[energia elettrica]] nel 2002, secondo dati [[Agenzia internazionale dell'energia|AIEA]]<ref name="A. Bartolazzi, 16"/>), prodotti prevalentemente dalla combustione del legno, dei rifiuti e del [[biogas]]<ref name="A. Bartolazzi, 20">Andrea Bartolazzi (a cura di), ''Le energie rinnovabili'', 2006, p. 20</ref>. In altre nazioni, come [[Germania]], [[Austria]], [[Danimarca]], [[Spagna]], lo sfruttamento delle centrali a biomasse è molto più intenso, anche per effetto di legislazioni che offrono un maggior favore nei confronti di questa forma di produzione. Dati pubblicati nel 2005 dall'[[Agenzia internazionale dell'energia]], relativi alla [[Consumo di energia nel mondo|situazione dei consumi mondiali nel 2002]], danno, ad esempio, una produzione più che tripla, rispetto a quella italiana nello stesso peridoo (1200 MW), in paesi come la [[Germania]] (3800 MW), la [[Spagna]] (3900 MW), il [[Regno Unito]] (3900 MW)<ref name="A. Bartolazzi, 16">(a cura di), ''Le energie rinnovabili'', 2006, p. 16</ref>. Altissima, sempre secondo i dati del 2002, è poi la produzione della [[Danimarca]]: il suo valore, 1200 MW<ref name="A. Bartolazzi, 16"/>, seppur paragonabile, in valore assoluto, a quello italiano, deve essere riproporzionato sulla base di una popolazione quasi dodici volte inferiore.
 
== Vantaggi ==