Lev Trockij: differenze tra le versioni
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Si consumò così la sua rottura con Lenin. « Io ritornai da Lenin più tardi di molti altri, ma vi ritornai per la mia strada » - scrive nelle memorie - « dopo aver vissuta ed esaminata l'esperienza della rivoluzione, della controrivoluzione e della guerra imperialista ».<ref>L. Trotsky, ''La mia vita'', cit., p. 145.</ref> Emarginato Lenin, Trotsky propose un'effettiva riunificazione delle due correnti, ma i menscevichi respinsero la proposta. Minacciò le dimissioni, ma poi le ritirò e riprese la collaborazione con l'« Iskra ».<ref>I. Deutscher, ''Il Profeta armato'', cit., pp. 150-152.</ref>
All'« Iskra » collaborava saltuariamente anche il marxista russo, naturalizzato tedesco, [[Aleksandr L'vovič Parvus|
Nel [[1905]] tornò in [[Russia]]. Il suo coinvolgimento nello [[sciopero]] generale di ottobre, con la presidenza del Soviet di [[San Pietroburgo]] e il suo appoggio alla rivolta armata, lo portarono all'arresto e a una sentenza di esilio a vita. Nel gennaio del [[1907]] fuggì sulla strada per l'esilio e ancora una volta trovò la via di Londra, dove partecipò al quinto congresso del partito. In ottobre si spostò a [[Vienna]].
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