Kenelm Digby: differenze tra le versioni

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Nel 1628 Gigby offrì il suo servizio come corsaro gentiluomo all'Inghilterra in guerra con la Spagna e la Francia. Con una flottiglia composta dall'Eagle e da George and Elisabeth Digby perlustrò il Mediterraneo rimanendo poi alla fonda ad Algeri per un'epidemia che aveva colpito il suo equipaggio. Intanto «la voce della mia presenza negli Stretti si sparse per tutti quei mari e io persi la migliore stagione» non potendo più contare sulla sorpresa.<ref>V. gabrieli, ''op.cit.'', p.46</ref>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo aver suscitato l'ostilità dei veneziani vendendo le merci ricavate dagli abbordaggi nei porti da quelli controllati si scontrò con successo con le galere veneziane schierate a difesa di navigli spagnoli nella baia di Alessandretta. Tornò in Inghilterra nel 1629 dove la sua fama di pirata gentiluomo gli valse un'ampia notorietà di patriottismo e devozione alla Corona anche per la sua conversione al protestantesimo nel 1630.
 
La morte della moglie nel 1633 colpì profondamente Digby, anche per le dicerie che circolavano sulla sua morte per avvelenamento, che si ritirò dalla vita pubblica e tornò nel 1535 alla religione cattolica che difese in diverse opere (''A conference with a lady about choice of a religion, 1638, ecc.)
 
==Note==