Pietro Koch: differenze tra le versioni

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{{quote| L’ex granatiere Pietro Koch di padre tedesco è probabilmente, tra tutti i leader emersi durante la Repubblica sociale italiana, il più famoso, per non dire il più famigerato.|Massimiliano Griner - La "banda Koch". Il reparto speciale di polizia 1943-44 (2) }}
 
Pietro Koch era figlio di Otto Rinaldo Koch, un commerciante di vini ex ufficiale della [[Kaiserliche Marine|marina tedesca]], sposatosi con Olga Politi. La famiglia negli anni trenta si trasferì da Benevento a Roma, dove Pietro si diplomò al liceo Gioberti per poi iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza. Il richiamo alle armi lo costrinse ad abbandonare gli studi intrapresi. Nel [[1938]] diventò [[ufficiale di complemento]] dei [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"|Granatieri di Sardegna]]. Nei primi mesi del [[1940]] fu posto in congedo e non venne chiamato alle armi fino alla primavera del [[1943]].
 
In questi tre anni visse tra Roma e [[Perugia]] come mediatore di compravendite immobiliari e agricole. La Prefettura di Perugia lo segnalò, nell'ottobre [[1942]], per «una non indifferente attività truffaldina» (1- pg.155). Nel [[1940]] si era sposato con Enza Gregori, ma il matrimonio naufragò in pochi mesi a causa della relazione con Tamara Cerri, una ragazza sedicenne conosciuta a [[Firenze]].