Magno Felice Ennodio: differenze tra le versioni

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'''Magno Felice Ennodio''' o più semplicemente '''Ennodio''' ''(Ennodius Magnus Felix)'', [[vescovo]] di [[Pavia]], [[poligraficopoligrafo]] [[lingua latina|latino]] e [[santo]] per i cattolici.
 
Nacque in [[Gallia]], probabilmente a [[Arles]] ''(ArlateArelate)'', nel [[473/474]],. rimaseRimasto orfano in tenera età e, fu cresciuto da una zia a Pavia.
[[Chierico]], poi [[diacono]],a Milano ed infine, forse già nel [[511513]], allavescovo morte, delfu vescovotra i sostenitori di [[Massimopapa Simmaco]] divennenell'ambito vescovo e scrisse unadello [[biografiascisma laurenziano]] dele suopoi predecessorelegato di [[sant'Epifaniopapa di PaviaOrmisda]] in Oriente.
Svolse, in oltre, incarichi per [[papa Simmaco]] e per [[papa Ormisda]] in Oriente.
 
ComposeDi inoltrelui ci sono giunte poco meno di 300 lettere, un [[panegirico]] di [[Teodorico]], variedue lettere,vite poemetti,di santi (Epifanio di Pavia e Antonio di agiografieLerino), un'apologia di [[papa Simmaco]] , carmi , inni religiosi , ed altre opere, interessanti per la combinazione di elementi pagani e cristiani.
 
Le notizie che si ricavano dai suoi scritti hanno valore sia politico che letterario: grazie ad esse rivediamo l' ambiente lombardo dopo la fine dell' [[impero romano]], un periodo avaro di documenti e sovente avvolto nell' oscurità.
 
Morì a Pavia il [[17 luglio]] [[521]].