Utente:Mau db/Prove: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 54:
===Nel Settecento===
E' in questo secolo che avviene la definitiva apertura al pubblico dei teatri, frequentatissimi perchè le rappresentazioni potevano essere fatte solo in limitati periodi dell'anno, complici le severe leggi della [[Chiesa Romana]]. I teatri privati cessano di essere la maggioranza sopravvivedo nei collegi e, complici anche i cambiamenti epocali dettati dalla [[Repubblica Romana (XVIII-XIX secolo)|Repubblica Romana]] al volgere del secolo, mutano anche i gusti dello spettacolo teatrale stesso: le donne calcano le assi dei palcoscenici, le tragedie iniziano il loro declino come genere lasciando spazio futuro all'intimità del dramma boghese, le classi sociali iniziano a mescolarsi all'interno dei teatri stessi, ormai divenuti salotti dove discutere, incontrarsi, mangiare, ballare.
*[[Teatro Valle]], eretto inizialmente in legno nel [[1727]] ad opera di [[Camillo Capranica]] su progetto dell'architetto [[Tommaso Morelli]], sorge nel [[Sant'Eustachio (rione di Roma)|rione Sant'Eustachio]] ed è tutt'ora funzionante con stagioni regolari di prosa anche se non produce spettacoli. Appartiene al circuito dell'[[Ente Teatrale Italiano]] (ETI). L'attuale aspetto del teatro si deve ai numerosi interventi e modifiche strutturali eseguite tra il [[diciannovesimo secolo|diciannovesimo]] ed il [[ventesimo secolo]];
*[[Teatro Argentina]], sito anch'esso nel rione Sant'Eustachio, venne costruito nel [[1732]] su progetto di Gerolamo Theodoli e commissionato da [[Giuseppe Sforza Cesarini]]. Venne più volte modificato nei secoli fino a raggiungere l'odierno aspetto. Costituisce, insieme al [[teatro India]] e al teatro romano di Ostia Antica, il [[Teatro di Roma]], organismo che produce e distribuisce spettacoli di prosa. Fa parte del circuito dell'[[Unione dei Teatri d'Europa]].
*[[Anfiteatro Correa]], innalzato nel [[1780]] sulle rovine del [[Mausoleo di Augusto]] in [[Campo Marzio (rione di Roma)|Campo Marzio]] per volere del marchese [[Portogallo|portoghese]] [[Vincenzo Mani Correa]]. Adibito inizialmente a cacce, giostre con animali e spettacoli vari di musica e danza, cambiò nome negli anni in teatro Umberto I e teatro Augusteo. Veniva chiamato dai romani ''Corea'' per l'abitudine dal dialetto romanesco di elidere la lettera "r" nel raddoppiamento consonantico. Oggi non esiste più e rimane il mausoleo;
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro Alibert]], costruito tra il [[1716]] ed il [[1718]] per volere di Antonio d'Alibert, figlio del Giacomo d'Alibert che aveva già costruito il teatro Tordinona. Non possedeva una vera e propria facciata ma tre ingressi, uno dei quali su [[via Margutta]]. Il teatro non fu molto frequenatto, al punto che la gestone passò nel [[1726]] in mano all'Ordine di Malta che impose il nome [[teatro delle Dame]]. Vi si rappresentarono spettacoli circensi, melodrammi, tragedie e commedie. Nel 1863 fu distruto da un incendio e mai ricostruito;
*Teatro Pallacorda (poi Teatro Metastasio), ricavato nel [[1714]] da [[Nicola Minchetti]] in un cortile nei pressi di Piazza Firenze, in Campo Marzio. Nel [[1841]] prese il nome Metastasio e fu definitivamente demolito nel [[1926]];
===Nell'Ottocento===
====Edifici scomparsi====
|