Teodosio II: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Teodosio-II.jpg|thumb|right|250px|Busto di Teodosio II]]
'''Teodosio II''' ([[aprile]] [[401]] - [[28 luglio]] [[450]]), figlio di [[Elia Eudossia|Eudossia]] e [[Arcadio di Bisanzio|Arcadio]], divenne [[Imperatori Bizantini|imperatore romano d'oriente]] all'età di 7 anni.
Fu pesantemente influenzato dalla sorella maggiore [[Pulcheria Teodosia|Pulcheria]] che lo spinse verso la [[Ortodossia|cristianità ortodossa]]. Pulcheria era la principale forza dietro l'imperatore, e molte delle sue concezioni divennero politche ufficiali. Queste comprendevano le sue idee antisemitiche, che risultarono nella distruzione delle [[sinagoga|sinagoghe]].▼
Nel giugno [[421]] Teodosio sposò la colta [[Atenaide Eudocia]], figlia di un filosofo [[Atene|ateniese]] e che si convertì al [[cristianesimo]] solo in occasione del matrimonio. Ebbe come figlia [[Licinia Eudossia]], che fu sposata all'allora [[Imperatori romani|imperatore d'Occidente]] [[Valentiniano III]], con il proposito di rafforzare i legami tra le due parti dell'impero.
Teodosio fu responsabile della creazione dell'[[Università di Costantinopoli]], morì nel [[450]] a causa di un incidente occorsogli mentre cavalcava. Gli successe il cognato [[Marciano di Bisanzio|Marciano]].
==Politica religiosa==
▲Fu pesantemente influenzato dalla sorella maggiore [[Pulcheria Teodosia|Pulcheria]] che lo spinse verso la [[Ortodossia|cristianità ortodossa]]. Pulcheria era la principale forza dietro l'imperatore, e molte delle sue concezioni divennero politche ufficiali. Queste comprendevano le sue idee antisemitiche, che risultarono nella distruzione delle [[sinagoga|sinagoghe]].
Il [[14 novembre]] [[435]] Teodosio II ordinò la distruzione di tutti i templi pagani rimanenti:
{{quote|Impp. theodosius et valentinianus aa. isidoro praefecto praetorio. omnibus sceleratae mentis paganae exsecrandis hostiarum immolationibus damnandisque sacrificiis ceterisque antiquiorum sanctionum auctoritate prohibitis interdicimus cunctaque eorum fana templa delubra, si qua etiam nunc restant integra, praecepto magistratuum destrui collocationeque venerandae christianae religionis signi expiari praecipimus, scientibus universis, si quem huic legi aput competentem iudicem idoneis probationibus illusisse constiterit, eum morte esse multandum. dat. xviii kal. dec. constantinopoli theodosio xv et valentiniano iiii aa. conss.|[[Codice Teodosiano]] 16.10.25}}
==Il Codice Teodosiano==
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