Quadrivettore: differenze tra le versioni
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La metrica dello spazio di Minkowski definisce il modulo quadratico di un quadrivettore come il numero <math>\mathbf {{A}^{0}}^{2}-{{A}^{1}}^{2}-{{A}^{2}}^{2}-{{A}^{3}}^{2}</math>; il modulo di un quadrivettore è per definizione [[Invariante di Lorentz|invariante per trasformazioni di Lorentz]], ovverosia è uno scalare.<br>
Il [[raggio vettore]] che congiunge l'origine di un sistema di riferimento ad un evento qualsiasi dello spazio-tempo è l'esempio più elementare di quadrivettore; le sue componenti sono le coordinate nello spazio-tempo dell'evento in questione, cioè <math>\mathbf [ct,x,y,z]</math>.
In genere i quadrivettori sono indicati in modo più economico e conveniente utilizzando la loro generica coordinata <math>\mathbf {A}^{i}</math>
Gli indici in alto indicano che il quadrivettore è espresso nella sua forma controvariante; un quadrivettore controvariante è definito come una quaterna di valori che trasformano, nel passaggio da un sistema di riferimento inerziale ad un altro, come le coordinate di un evento, cioè secondo le trasformazioni di Lorentz. Contraendo l'indice con uno degli indici del [[tensore metrico]] <math>\mathbf g</math> si ottiene l'espressione covariante del quadrivettore:<br>
<math>\mathbf {A}_{
(nello scrivere l'ultimo termine si è usata la convenzione di Einstein che prevede la somma sugli indici ripetuti;
'''Regola dell'abassamento degli indici''':
Abassando gli indici si inverte il segno delle componenti spaziali.<br>
Il prodotto scalare fra quadrivettori (controvarianti) tramite la metrica di Minkowski può così essere scritto in forma semplificata come prodotto scalare euclideo fra un vettore covariante e uno controvariante:<br>
<math>\mathbf <A,B>
==Genere del quadrivettore==
Diversamente dal caso euclideo, si possono distinguere tre tipi diversi di vettori:
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