Arduino d'Ivrea: differenze tra le versioni
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<<''Al conte di Masino coceva il pensiero di quelle poche ceneri, già tolte alla sacra volta e ai canti del- la chiesa, già rapite alla ferace terra di Fruttuaria, mal guardate e cadute ora... a tale padrone, cui non le consacrava nessun vincolo di sangue, nessuna ragione né di nome né di memorie. Però le sue alte cariche non gli permettevano aperta dimostrazione, né la remotissima agnazione potevagli attribuire il diritto di rivendicare le spoglie mortali del grande antenato. Chiudeva nell'animo la pietosa ira, alla quale era conforto l'amore della marchesa e il sapernela partecipe. Ma la pietà femminile è industre e temeraria''…>>
Cristina, per amore di Francesco e per dispetto verso i Savoia, fece in modo di introdursi furtivamente nel [[Castello Ducale di Agliè]], trafugare la cassetta con i resti di Arduino e trasportarla al [[Castello di Masino]], dai suoi legittimi discendenti. <br>
In questo bel castello (ora di proprietà del [[Fondo per l'Ambiente Italiano|F.A.I.]]) le spoglie mortali di re Arduino riposano finalmente in pace.
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