Domizio Cavazza: differenze tra le versioni
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Del suo lavoro scientifico e pratico restano testi pubblicati negli ''Annali della regia scuola di viticoltura di Alba'' (1889-1891)<ref>Ricorda di quegli anni la ''Gazzetta d'Alba'' (numero 26, di sabato 30 giugno 1883): ''«L’egregio prof. Cavazza, che con tanto studio e impegno dirige la scuola di viticoltura, dietro invito dell’Associazione agricola delle Langhe, teneva in [[Cortemilia]] una conferenza sulla filossera avanti ad un numeroso uditorio. Il prof. Cavazza espose con stile ed eleganza e con modo chiaro e semplice l’origine e le diverse fasi della filossera, indicò i mezzi di curarla, propugnando in ispecial modo l’impianto di viti americane. Finita la conferenza, a mezzo di lanterna americana a proiezione (di Benevolo), fece osservare a tutti gli accorsi le diverse fasi della filossera molto notevolmente ingrandite».''</ref>.
Nel 1891 fu chiamato alla direzione della regia [[Scuola enologica di Conegliano]] ([[Conegliano
Erano stati raggiunti risultati contro la peronospera (''[[Plasmopara viticola]]'') col [[solfato di rame]], ma il Cavazza propose un trattamento con 720 gr di solfato di rame infusi in un ettolitro di acqua satura di [[calce]], ma limpida, secondo una forumla che prese il nome di "formola Cavazza" presso gli addetti<ref>Emerico Mez, voce "Domizio Cavazza", in ''Dizionario biografico degli italiani'', volume 23, [[Treccani]], 1979.</ref>.
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