Monty Python's Flying Circus: differenze tra le versioni

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Per fare accettare la cosa alla [[BBC]] i sei si divisero il compenso previsto inizialmente. In cambio ebbero la più ampia libertà creativa. Tutti infatti avevano subito in passato rifiuti e modifiche inopportune quando avevano presentato materiale divertente ma non convenzionale. Per sfruttare appieno la libertà di cui godevano decisero di non mettere in risalto nessuna delle loro personalità, elencando i loro nomi in ordine alfabetico nei titoli di coda. Il materiale scritto da ognuno doveva avere il solo requisito di far ridere, e per determinarlo venivano organizzate sessioni di lettura in gruppo durante le quali si decideva per votazione.
 
Per il programma vennero proposti molti nomi possibili, e molti di quelli scartati divennero i titoli delle prime puntate. Nelle riunioni interne della ''BBC'' però ci si riferiva da tempo al programma con il nome ''Flying Circus''<ref>Inizialmente ''Baron Von Took's Flying Circus'' dal nome del principale promotore Barry Took - ''Monty Python speaks!'' &mdash; David Morgan, It Books, 1999.</ref>, quindi al gruppo venne chiesto di non variare troppo il titolo per non dover riscrivere tutti i memorandum interni. Per un po' si scelse il titolo ''Gwen Dibley's Flying Circus'' da un nome preso a caso nell'elenco telefonico, poi si passò al ''Monty Python's Flying Circus''. Cleese aveva lanciato l'idea del pitone, come animale buffo e sgradevole. Idle aveva riportato il nome Monty, che richiamava il tipico ''businessman'' londinese. Monty Python doveva essere un viscido agente dello spettacolo, ma questo spunto non fu mai approfondito<ref>L'autobiografia dei Monty Python - Sagoma ed. 2011</ref>.
 
Il regista designato fu [[Ian McNaughton]], che secondo il gruppo aveva il giusto spirito anarchico. Durante le riprese dei primi quattro episodi tuttavia questi era in vacanza, e la regia fu di [[John Howard Davies]], più metodico e per questo preferito da Cleese. La musica della sigla era ''Liberty Bell March'' di [[John Philip Sousa]].
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Per la maggior parte dei membri del gruppo il programma sarebbe stato la vetrina in cui esporre gli sketch meno convenzionali e più divertenti, che altrove sarebbero stati rifiutati o rovinati. Fu Jones a proporre con veemenza la questione della forma da dare al programma, e la risolse con la formula del ''flusso di coscienza'': il passaggio da uno sketch all'altro sarebbe stato fluido (come se si fosse trattato della continuazione dello stesso sketch o come se il precedente fosse contenuto nel successivo o in altri modi ancora). In questo modo la libertà del gruppo si accresceva, in quanto non era più necessario terminare gli sketch con la convenzionale battuta finale (''punch line'').
 
I membri dei ''Monty Python'' avevano un'educazione di alto livello (laureati a [[Oxford]] e [[Cambridge]]) che si rivelava in alcuni sketch (incentrati per esempio su filosofi e figure letterarie), ma non scrissero mai con un obiettivo puramente intellettuale<ref>''Monty Python speaks!'' &mdash; David Morgan, It Books, 1999.</ref>. La loro produzione si inquadra piuttosto in un periodo in cui tutte le arti popolari stavano attraversando un periodo rivoluzionario, di rottura con il passato, ricevendo un supporto fondamentale soprattutto dal pubblico. Il background culturale dei singoli ''Python'' quindi fornì loro anzitutto gli strumenti per riconoscere le convenzioni e per affrontarle in un modo nuovo e stimolante.
 
Le tecniche comiche utilizzate nei loro sketch spaziarono infatti in ogni genere possibile: