French press: differenze tra le versioni
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*nella ''french press verticale'', cioè quella che enfatizza il prestiramento del capo lungo più di qualsiasi altro esercizio grazie alla posizione del braccio in maggiore flessione in partenza, l'attività dello stesso fascio è risultata inferiore rispetto ad altri esercizi che costringevano alla sua precontrazione (come i ''kick back'' o le ''dip''), e quindi ad una teorica insufficienza attiva;
*è stata rilevata una maggiore differenza tra l'attività del capo lungo e del capo laterale sulla ''french press'' orizzontale rispetto a quella verticale, e un'inferiore attività generale del capo laterale nella ''french press'' orizzontale.
*i ''push down'' provocavano una maggiore attività EMG del capo lungo rispetto alla ''french press'' orizzontale, nonostante i ''push down'' portino in precontrazione e quindi ad una teorica insufficienza attiva il capo lungo, e nonostante altre analisi<ref name="Davidson" /> avessero rilevato che il capo lungo agisse maggiormente durante l'estensione del gomito a braccio flesso a 90° (un livello analogo a quello imposto dalla ''french press'' orizzontale) rispetto all'estensione del gomito con braccio lungo i fianchi (un livello analogo a quello imposto dal ''push down'').
*la ''french press'' verticale è più efficace per stimolare il capo lungo prevedibilmente grazie alla posizione in maggiore prestiramento in partenza;
*la ''french press'' verticale è risultata superiore a quella orizzontale per provocare una maggiore attività elettromiografica totale del tricipite (sia del capo lungo che del laterale) rispetto alla ''french press'' orizzontale;
Sebbene possano essere interpretabili, i risultati di Boehler sembrano ridiscutere e ridimensionare l'efficacia e le teorie espresse a supporto dell'importanza e l'utilità delle ''french press'', poiché risulterebbero inferiori per la stimolazione globale del tricipite rispetto a quanto aspettato. Il fatto che le ''french press'' coinvolgessero globalmente il tricipite in maniera inferiore rispetto ad altri esercizi poteva risultare intuibile, perché questa categoria di esercizi enfatizza l'attività del capo lungo a scapito dei capi monoarticolari come era emerso da altre analisi. Può sorprendere il fatto che il capo lungo del tricipite non risulti più attivo sulla ''french press'' (soprattutto verticale) se paragonato a molti altri esercizi, poiché come era stato evidenziato da altre analisi, esso risulta più attivo durante l'estensione a braccio flesso che a braccio esteso, e questo risultato si ritrova in linea con diverse leggi muscolari e principi biomeccanici.
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