Qin Er Shi Huangdi: differenze tra le versioni
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Figlio secondogenito dell'[[imperatore]] [[cina|cinese]] [[Qin Shi Huang]], nel [[210 a.C.]], alla morte del padre, riuscì a salire al trono grazie alle manovre occulte del primo ministro e consigliere del defunto imperatore. Infatti la morte dell'imperatore fu tenuta nascosta anche alla corte per volontà di Li Si, che aspettò di tornare nella capitale [[Xianyang]] prima di divulgare la notizia. Poiché l'imperatore non aveva nominato un erede, nei due mesi che impiegarono per arrivare a Xianyang coloro al corrente della sua morte, cioè il suo primo ministro Li Si, il capo eunuco [[Zhao Gao]] e Huhai, si accordarono per falsificare un testamento imperiale, mettendo Huhai sul trono (egli assunse poi il titolo di Er Shi Huangdi) e accusando ingiustamente il suo fratello maggiore e pretendente al trono, [[Fusu]], che si suicidò. Il suo fu un regno breve e turbolento: già nel [[209 a.C.]] la guarnigione di [[Anhwei]] si ribellò all'imperatore e raccolse un'armata di contadini che solo a fatica Quin Er Shi Huangdi riuscì a sottomettere. Di fronte al moltiplicarsi delle rivolte locali, l'imperatore fu incapace di reagire se non punendo la presunta inettitudine dei propri collaboratori. Perse così la vita anche il suo benefattore, nonché artefice della fondazione dell'Impero cinese, Li Si. Alla fine, l'incapace sovrano fu ucciso nell'
[[Categoria:Imperatori della dinastia Qin]]
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