Admiral Scheer: differenze tra le versioni
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Sottraendosi alla caccia di una formazione navale britannica, la ''Scheer'' si diresse verso il sud Atlantico. Il 14 novembre si incontrò con la petroliera ''Nordmark'', che la rifornì di munizioni e combustibile. Il 25 novembre, intercettò e affondò un paio di mercantili britannici al largo delle isole [[Capo Verde]]. Il 18 dicembre catturò intatta la nave frigorifera ''Duquesa'', carica di grossi quantitativi di frutta, verdura, carne congelata e uova; dotata di equipaggio tedesco, la ''Duquesa'' venne trasformata in nave ausiliaria, rifornendo sia la ''Scheer'' che le altre navi corsare tedesche in zona di viveri freschi. La ''Scheer'' adottò una serie di accorgimenti già sperimentati dalle altre navi corsare tedesche: la nave venne dipinta con i colori tipici degli incrociatori britannici, e per rendere più credibilie il camuffamento il cannone centrale di ciascuna torre venne tenuto abbassato (gli incrociatori britannici non avevano torri trinate). Con questi trucchi la ''Scheer'' fu in grado di catturare e affondare due mercantili (il britannico ''Stanpark'' e l'[[Paesi Bassi|olandese]] ''Beneverd'') senza che potessero inviare segnali di aiuto<ref>Dobrillo Dupuis, ''SKL chiama'', Mursia, 2008, ISBN 978-88-425-4146-2, pag. 83</ref>.
Il 2 febbraio [[1941]], la ''Scheer'' doppiò il [[Capo di Buona Speranza]] ed entrò nell'[[Oceano Indiano]], dove nei giorni successivi affondò quattro mercantili. Il pericolo rappresentato dall'incrociatore era tale che i britannici allestirono una grossa squadra navale per intercettarlo, composta dalla [[portaerei]] [[HMS Hermes (95)|HMS Hermes]] e da nove [[incrociatori]], ma inutilmente. Vista la situazione, ai primi di
===Operazioni nell'Artico===
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