Lingua francese: differenze tra le versioni
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* La [[lingua celtica]], principale idioma preesistente al [[lingua latina|latino]], la quale ebbe un’enorme influenza nella sedimentazione di alcune particolarità fonetiche tipiche del francese, quali l’uso delle nasali o delle vocali turbate. Per quanto riguarda il [[lessico]], l’influenza della lingua gallica fu più limitata: attualmente i termini francesi di origine celtica non sono più di un centinaio, tra i quali ricordiamo ''chemise'' ("camicia", da CAMISIAM), ''cervoise'' ("birra fermentata", da CERVESIAM), ''baisier'' ("bacio", attestato già in [[Catullo]] come BASIUM) e ''char'' ("carro", da CARRUM). Molti toponimi di città francesi risalgono ugualmente all’epoca celtica (LUTETIA PARISIORUM: [[Paris]]; ROTOMAGUS: [[Rouen]]; CATOMAGUS: [[Caen]]; BELLOVACI: [[Beauvais]]).
* Il [[Lingua francone|francone]] occidentale e altre lingue del ceppo germanico parlate dai [[Franchi]], che rappresentano i principali idiomi di superstrato rispetto al latino volgare di Gallia. Tra le [[lingue romanze]], il francese si rivela quella meno conservativa nei confronti della lingua madre, probabilmente anche a causa dell’alto indice di germanizzazione. Come [[Lingua italiana|italiano]], molti termini legati al campo semantico della guerra (''guerre'', da WERRA) sono di origine germanica. Tra i più comuni ricordiamo ''épée'' ("spada", da SPATHA), ''blesser'' e ''blessure'' ("ferire" e "ferita", da BLESSE), o ancora ''gagner'' ("vincere uno scontro", poi divenuto di accezione comune, da WAIDANJAN). Numerosi termini astratti indicanti i colori (''blanc'', "bianco", da BLANK), le qualità morali o caratteriali (''riche'', "ricco"; ''hardi'', "coraggioso", "ardito"; ''laid'', "brutto";) e l’amministrazione territoriale (''fief'',"feudo", da FEHU; ''ban'', "bando", da BAN; ''alleu'', "allodio", da AL-OD; ''marquis'', "marchese", da MARKA) sono di origine germanica. Dal punto di vista morfologico, il francese ha ereditato dalla lingua francona numerosi suffissi quali –ISK, poi evolutosi in –ois, -ais come nel caso dell’eponimo ''Français'' ("francese", da FRANKISK, uomo libero), o ancora il peggiorativo –ARD (in ''vieillard'', "vecchio"; ''
Le [[lingue romanze]] sviluppatesi in Francia sulla base di queste influenze si articolavano in un ramificato sistema di varianti regionali. I linguisti riconducono ciascuno di questi idiomi all’interno di tre grandi famiglie distinte: quella delle lingue d’oïl (parlate a nord della Loira; tra le più rappresentative ricordiamo il [[franciano]] di Parigi, il [[lingua vallone|vallone]] del Belgio e l'[[Lingua anglo-normanna|anglo-normanno]]), quella delle lingue d’oc (parlate a sud della Loira; tra di esse la più importante è di gran lunga il provenzale) e infine il [[francoprovenzale]], parlato diffusamente nell’area geografica compresa tra la Savoia, la Svizzera romanda, la Valle d'Aosta e il Piemonte occidentale.
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* Il rafforzamento della pronuncia nasale di n preceduta dalla vocale (come in ''on'', ''mon'', ''bon bon'') e corrispettivo indebolimento della pronuncia nasale di n preceduta da u (come in ''parfum'').
Per quanto concerne la [[morfologia (linguistica)|morfologia]] e la grammatica, il francese parigino privilegia più di altre varianti l'uso dei partitivi per esprimere una quantità indefinita (es. "Compro il pane" = "''J'achète du pain''"), così come l'accordo del [[participio]] del verbo avere qualora preceduto da pronomi relativi o che esprimono il complemento oggetto ("Sono i dolci che ha preparato per la cena di stasera" = "''Ce sont les
===== Il francese settentrionale =====
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