Giuseppino Càmpana: differenze tra le versioni

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{{P|Toni colloquiali e qualche "si dice" di troppo|biografie|novembre 2013}}
{{quote|Il latitante è un coperchio buono per tutte le pentole!|Giuseppino Càmpana}}
'''Giuseppino Càmpana''' ([[Orune]] [[1935]]-[[2013]]) è stato uno dei più famosi esponenti del [[banditismo]] [[sardo]].
==La vita==
Giuseppino Càmpana detto ''Rubinu'' ([[rubino]]), nasce ad [[Orune]] nel [[1935]].
Nel [[1965]] per vendicarsi di un' offesa subita, durante una festa uccide in pieno centro un suo cugino, [[Ignazio Chessa]] di 22 anni e si da' alla latitanza.
 
Subito si vede piovere addosso una condanna a trent'anni per [[omicidio]] e una taglia di 10 milioni di lire dal [[Ministero degli Interni]] , il doppio dei 5 milioni per [[Graziano Mesina]] <ref>Marilena Orunesu,''[[L'Unione Sarda]]'' martedì 22 gennaio 2013 </ref>.
 
La mattina del [[6]] [[febbraio]] [[1966]] nelle campagne di ''Sa 'e Matta'' a tre chilometri da [[Lollove]], una pattuglia di [[carabinieri]] guidata dal [[capitano]] [[Francesco Delfino]], circonda l'ovile dove si nasconde Càmpana.
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Il suo [[avvocato]] [[Bruno Bagedda]] lo definiva ''<<il più straordinario uomo dei boschi che abbia mai conosciuto!>>'' <ref>Piero Mannironi, ''[[La Nuova Sardegna]]'', martedì 22 gennaio 2013 </ref>.
==Note==
 
<references/>
{{Portale|biografie}}