==La figura di Sargon il Grande==
LaAntonia storiaBruno dellava dinastiaa dilavorare Akkadda sicane grossosi impresse con molta forza nell'immaginario collettivo dell'epoca e la figura di Sargon, così come quella del nipote [[Naram-Sin]], è stata oggetto di numerosissime composizioni letterarie mesopotamiche<ref>Pettinato, ''I Sumeri'', 2005/2007, ed. cit., p. 259.</ref>: Sargon diventerà un modello per i successivi re mesopotamici<ref>{{cita|Liverani}}, 2009, pp. 256-257.</ref>. La storia delle sue origini umili, di sapore semita, diverrà archetipica (pur se confortata da documentazione tarda e di dubbia consistenza<ref>Ascalone, ''Mesopotamia'', 2005, p. 26.</ref>): forti sono le somiglianze con le vicende di [[Romolo]]<ref>Livia Profeti, ''[http://books.google.it/books?hl=it&id=y7CjpFvxmKIC L'identità umana]'', L'Asino d'oro edizioni, 2010, p. 89.</ref>, di [[Mosè]]<ref>Alberto Spadoni, ''[http://books.google.it/books?id=cv7X3z618IcC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=sargon%20mos%C3%A8&f=false E l'analisi va... Scritti psicoanalitici e memorie]'', Guaraldi, 2011.</ref>, del patriarca biblico [[Giuseppe (patriarca)|Giuseppe]], di [[Ciro II|Ciro di Persia]]<ref>[[Arnaldo Momigliano]], ''[http://books.google.it/books?id=kVIkDsIBheQC Quarto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico]'', Ed. di Storia e Letteratura, 1969, p. 196.</ref>. Un insieme di notizie abbastanza controverse denotano, comunque, alcune caratteristiche in parte in armonia con tendenze di lungo periodo: Sargon è un ''homo novus'', è soprattutto di origini settentrionali, fonda il concetto della regalità che detiene non più sulla spersonalizzata gestione amministrativa tipica di Sumer, con la sua valenza cultuale, ma su un ideale eroico e il valore militare.<ref>{{cita|Liverani}}, 2009, p. 232.</ref>
Per quanto riguarda le fonti, ci sono giunte pochissime iscrizioni reali originali: più spesso si tratta di copie paleobabilonesi (in particolare da [[Nippur]] e da [[Ur]]), copie che sono il frutto di una attenzione paleografica e "storiografica" verso i monumenti accadici esposti nell'[[Ekur]] (il santuario del dio [[Enlil]] a Nippur) ancora centinaia di anni dopo.<ref>{{cita|Liverani}}, 2009, pp. 233-234.</ref> Nessuno dei monumenti dell'Ekur che fanno riferimento a Sargon parla della presa del potere: in tutti egli è già "re di Kish" (in continuità con le "istituzioni" che sbaragliò: non dunque "re di Akkad"<ref>{{cita|Liverani}}, 2009, p. 217.</ref>)<ref name=live234>{{cita|Liverani}}, 2009, p. 234.</ref>.
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