Nous: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 52:
 
== Plotino ==
Il termine ''nous'' lo si ritrova più tardi in [[Plotino]] ([[Licopoli]],III Egitto, [[203|203 d.C.]] - [[Minturno]], [[270|270 d.C.secolo]]), il quale ne recupera l'aspetto non volontario né intenzionale di Anassagora, pur assorbendolo nella dottrina del motore immobile di Aristotele, <ref>Vittorio Mathieu, ''Come leggere Plotino, pag. 55, Bompiani, 2004.</ref> e facendolo per di più consistere nelle [[idee]] platoniche. <ref>Cfr. Enneadi, V, 5. </ref>.

Il ''nous'' per Plotino è la prima emanazione dell’[[Uno (filosofia)|Uno]] e, in quanto tale, partecipa più delle altre della natura del divino, ma non è il creatore del mondo perché non è dio; esso emana da Dio, come il profumo da un corpo o la luce da una sorgente.<ref>[...] Come la luce splendente che circonda il sole che nasce da lui, benchè esso sia immobile [...] così il fuoco fa nascere da sè il calore; la neve non conserva per sè tutto il suo freddo; ma soprattutto le cose odorose ne sono la prova (Enneadi, V, 1, 6).</ref>
 
{{quote|L'atto di pensare non è primo nè nell'ordine ontologico nè in dignità, ma ha il secondo posto, e si produce perchè il Bene lo fa esistere e, una volta generato, lo attrae a sè: e così il pensiero è mosso e vede. Pensare vuol dire muoversi verso il Bene e desiderarlo.|Enneadi, V, 6, 5 <ref>Trad. di G. Faggin, ''Enneadi'', D'Anna, 1971.</ref>}}