Rik Van Looy: differenze tra le versioni

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'''Rik Van Looy''' ([[Grobbendonk]], [[Belgio]], [[20 dicembre]] [[1933]]), corridore ciclista belga.
 
Passò professionista nel 1[[953]] dopo che da dilettatedilettante aveva spadroneggiato raccogliendo più di cento vittorie.
 
I primi anni furono, però, di faticoso apprendistato e per ben tre anni non ottenne che modesti successi in corse di scarso rilievo.
Poi, però, quando erano ormai in tanti a dubitare del reale valore del giovane fiammingo, iniziò con il [[Giro delle Fiandre]] del [[1956]] un inarrestabile e praticamente ininterrotto susseguirsi di affermazioni che ne fecero uno dei plurivittoriosi del ciclismo internazionale (solo il "cannibale" [[Eddy Merckx]] lo supererà come numero complessivo di vittorie).
 
Si meritò ben presto l'appellativo di "Imperatore di Herentals" per l'autorevolezza del suo ruolo nel gruppo ma anche per l'autoritarimo, a tratti dispotico, con cui controllava la corsa grazie al prezioso e escurooscuro lavoro di valorosi luogotenenti a lui totalmente fedeli (il famoso "squadrone rosso").
 
Brillò in particolare ai [[Campionati mondiali]] che vinse in due consecutive occasioni ([[1960]] e [[1961]]). Considerata la sua pressochè totale imbattibilità nelle corse di un giorno, avrebbe potuto imporsi ancora negli anni seguenti ma nel [[1962]] si presentò al via in precarie condizioni fisiche, convalescente per un brutto incidente accadutogli al [[Tour de France]] (era stato investito da un' auto), e l'anno successivo fu "tradito" dal suo gregario [[Benoni Beyet]] (che lui stesso aveva voluto in squadra) che in un convulso finale, caratterizzato da scorrettezze reciproche, gli soffiò la vittoria.