Sant'Antioco (Italia): differenze tra le versioni

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===Dall'Età vandalica a quella contemporanea===
Dopo la caduta dell'[[Impero romano]] Sulci, come il resto dell'isola, cadde sotto il dominio dei [[Vandali]], una popolazione [[germanica]] stabilitasi in [[Nord Africa]]. Passo poi ai [[Bizantini]] per alcuni secoli ma venne poi progressivamene abbandonata nel corso dell'[[alto medioevo]], in particolare a partire dal [[VIII secolo]], a causa delle frequenti scorrerie dei pirati [[saraceni]].
 
Per tutto il periodo [[Storia della Sardegna giudicale|giudicale]], [[Storia della Sardegna aragonese|aragonese]] e [[Storia della Sardegna spagnola|spagnolo]] Sulci e tutta l'Isola di Sant'Antioco rimasero pressochè spopolate. Solo nel [[XVIII secolo]], in [[Regno di Sardegna (1720-1861)|epoca sabauda]], iniziò un processo di ripopolamento del territorio, attuato in particolare di famiglie provenienti da [[Iglesias (Italia)|Iglesias]] e caldeggiata dal ministro [[Giovanni Battista Lorenzo Bogino|Bogino]], che diede luce all'odierno abitato di Sant'Antioco che si sovrappose alle rovine dell'antica Sulci.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==