Enore Zaffiri: differenze tra le versioni

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Il [[1974]] è un anno di fermenti e novità all'interno del corso di musica elettronica: si forma spontaneamente tra gli allievi un gruppo di improvvisazione, per strumenti acustici e sintetizzatore, che ricalca le poetiche di [[Karlheinz Stockhausen|Stockhausen]] e [[John Cage|Cage]], tra scrittura e [[Alea (musica)|alea]]. Il corso si allarga con seminari interdisciplinari tenuti dagli iscritti laureandi o già laureati: gli argomenti vanno dalla [[Dodecafonia]] alla [[matematica]] alla [[letteratura]] del [[XX secolo|Novecento]]. Il saggio di fine anno vede la rappresentazione di un singolare esperimento di Maurizio Chatel: la riduzione in cortometraggio animato della fiaba di Saint Exupery ''Il piccolo principe'', realizzata sulla base di circa 600 disegni di bambini delle scuole elementari torinesi. Le musiche elettroniche che accompagnano le immagini, di Zaffiri e Chatel, sono le stesse che hanno precedentemente ispirato i piccoli artisti nell'illustrazione del racconto. Il 14 ottobre la «Camerata Casella» presenta, sul prestigioso palcoscenico del [[Piccolo Regio]] di Torino, ''Raptus'', con musiche di Zaffiri e Quaranta e testo di Maurizio Chatel. Quest'operina di carattere settecentesco rappresenta il primo tentativo di "ri-creazione da camera", una forma teatrale dominata dalla citazione letteraria, musicale e figurativa. Interprete e protagonista assoluta è Ellen Kappel. A fine anno esce il terzo disco con musiche di Zaffiri: ''Policromie'', per voce e sintetizzatore, su testi del pittore Antonio Calderara, edito dai Quaderni dello Studio "V" di Vigevano.<br/>
Nel [[1975]], sempre in collaborazione con l'amico Calderara, Zaffiri pubblica il suo quarto disco: ''Omaggio a Vivaldi'', edito da «Linea V Brugherio» in edizione numerata. La televisione nazionale, seconda rete, riprende in settembre una sintesi di ''Raptus''. Sempre alla RAI, e con la collaborazione di [[Vittorio Gelmetti]], Zaffiri inizia la produzione di musiche per radiodrammi; mentre la «Camerata Casella» ospita la seconda ri-creazione da camera di Zaffiri e Chatel: ''Il peccato originale''. <br/>
Nel [[1976]], al [[Teatro regio]] di Torino, in occasione della prima esecuzione dell'opera ''L'imperatore Jones'' di Sandro Fuga, Zaffiri cura alcuni intermezzi elettronici. Fa intanto la sua comparsa il sintetizzatore della ARP modello 2600, per il quale egli scrive ''Put Down'', su testi di [[Jack Kerouac|Kerouac]] e [[Philip Lamantia|Lamantia]]; a causa di questi testi il Festival di Musica elettronica di [[Varsavia]] respinge la partecipazione del musicista torinese. Intanto, il conservatorio di Torino ha un nuovo direttore, Felice Quaranta, che sollecita attività musicali d'avanguardia: la classe di musica elettronica è finalmente attrezzata con nuove apparecchiature; esse offrono la possibilità di creare un nuovo gruppo d'improvvisazione, totalmente rinnovato dal punto di vista dell'ispirazione e dei metodi. Il gruppo, di cui fanno parte Filippo Testa, Felice Cardone, Alberto VignaiVignani, Maurizio Chatel, Zaffiri stesso ed Ellen Kappel per la voce (più tardi si aggregherà Andrea Pavoni Belli, che diventerà anche il tecnico del suono dello Studio), girerà l'Europa con concerti di successo. <br/>
Il [[1977]] è l'anno che vede l'apice delle nuove attività del gruppo creato da Zaffiri. Nel centro culturale «Beat 72» di [[Roma]] va in scena ''Teleorgia'', musiche e immagini di Zaffiri, testo di Chatel, con la voce e la recitazione della Kappel. A [[Udine]], il compositore esegue in concerto dal vivo ''Push Pull'', per sintetizzatore, nastro e soprano. Al «Cabaret Voltaire» di Torino serate di improvvisazione elettronica dal vivo. Alcuni membri del gruppo vengono impegnati da [[Lorenzo Ferrero]] in una tournée nelle città di [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], [[Bonn]] e [[Gratz]], assieme ad altri musicisti elettronici europei, per l'esecuzione di musiche del compositore tedesco A. Riedl. Al Festival provinciale dell'Unità di Torino, continuano intanto le serate d'improvvisazione elettronica. Il corso di musica elettronica del conservatorio di Torino accoglie più di 60 iscritti.<br/>
Nel [[1978]] il teatro «Sala degli Intradossi» di Torino promuove una retrospettiva dello SMET in quattro serate. Si apre, intanto, una breve ma intensa collaborazione con la scuola di danza "Choreia" di Tiziana Tosco, prima ballerina del Teatro Regio di Torino; nel mese di giugno va in scena al Circolo Ufficiali e in conservatorio ''Lupus in fabula'', balletto tratto da un racconto di Maurizio Chatel, su musiche di Zaffiri e del gruppo di improvvisazione, con coreografia di T. Tosco. Il gruppo di improvvisazione si esibisce a [[Bologna]] in occasione di una serie di incontri sulla musica d'avanguardia. Zaffiri e Kappel partecipano a una tournée con la «Camerata Casella» in [[Belgio]] e [[Olanda]]. Nel mese di ottobre l'Unione Musicale – prestigiosa istituzione concertistica torinese che raccoglie ogni anno decine di grandi interpreti da tutto il mondo – si avvale della collaborazione tecnica della classe di Musica elettronica per l'allestimento di quattro concerti di musica contemporanea. L'anno finisce con una serata-confronto, nel grande salone del conservatorio di Torino, tra il compositore torinese Musto (musiche per nastro magnetico) e il gruppo di improvvisazione: il pubblico decreta il trionfo dell'interpretazione concertistica della nuova musica. <br/>