Strage di Acca Larenzia: differenze tra le versioni
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[[File:Vittime-di-acca-larentia.gif|thumb|400px|Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni]]
Le prime indagini non portarono a conclusioni di rilievo: solo nel [[1988]], grazie alle confessioni di una pentita, Livia Todini, si arrivò all’arresto di alcuni militanti di [[Lotta Continua]], Mario Scrocca, Fulvio Turrini, Cesare Cavallari e Francesco de Martiis. Scrocca, il giorno dopo essere stato interrogato dai giudici, si tolse la vita in cella. Gli altri tre arrestati furono assolti in primo grado per insufficienza di prove, stessa sorte toccò ad un'altra imputata latitante, Daniela Dolce che riuscì a non farsi catturare e che in seguito
I colpevoli dell’agguato sono quindi rimasti sempre ignoti e liberi. Ed anche il capitano dei Carabinieri, Eduardo Sivori, non ha subito alcuna conseguenza giudiziaria né disciplinare.
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