Inceneritore: differenze tra le versioni

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Le [[particolato|polveri sottili]] sono nocive per le loro piccole dimensioni, ma a questo si aggiunge il fatto che con sé portano materiali tossici e nocivi residui della combustione, come idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene e diossine, pericolosi perché persistenti e accumulabili negli organismi viventi.
 
Se la legge fissa dei limiti per le PM<sub>10</sub>, alcuni nuovi studi rilevanoipotizzano l'insorgenza del problema delle cosiddette [[nanopatologie]], che sarebbero causate dal particolato ultrafine (da PM<sub>2,5</sub> a PM<sub>0,1</sub>) di tipo inorganico, che nessun filtro esistente attualmente è in grado di bloccare, talché un limite all'emissione di queste particelle non sarebbe concretamente applicabile se non vietando del tutto gli impianti in questione.<br>
In attesa di ulteriori studi e prove epidemiologiche l'OMS non ha ancora espresso un giudizio ufficiale sulla pericolosità delle [[nanopolveri]], e – in mancanza di correlazioni tra le singole fonti di [[nanopolveri]] e l'insorgenza di [[nanopatologie]] – la medicina e la legge non possono riconoscerne e quantificarne ancora la pericolosità.<br>
È innegabile che gli inceneritori (anche se non sono la principale fonte, dato che il particolato viene prodotto per il 90% – si stima – da fonti naturali e per il resto da numerosissime altre attività umane) contribuiscono all'emissione antropica di particolato ultrafine in aree urbane.
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* La materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette [[ecoballa|ecoballe]], il [[Combustibile Derivato dai Rifiuti|CDR]] ma anche il rifiuto tal quale) dovrebbe avere caratteristiche tali da scongiurare quanto più possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell'ambiente durante la fase di stoccaggio e di trasporto prima dell'utilizzo, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza, e nelle ecoballe finiscono materiali che sarebbe bene non bruciare.
*I termovalorizzatori producono [[ceneri]] da smaltire comunque in discarica (circa il 20% in peso e il 10% in volume rispetto ai rifiuti in entrata) e altre sostanze di scarto che costituiscono [[rifiuti speciali]] più difficili e costosi da smaltire.
*I termovalorizzatori/inceneritori producono [[nanopolvere|nanopolveri]] inorganiche che causanosecondo alcuni studiosi possono provocare le cosiddette [[nanopatologie]] (tra queste anche diverse forme di cancro).
*Il costo di smaltimento mediante incenerimento è molto più elevato dello smaltimento in discarica (indicativamente 130€/ton conto 95€/ton).