Gino Baratta: differenze tra le versioni

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{{q|...Era un maestro nato. Ne possedeva tutti i requisiti: statura morale, cultura, fascino intellettuale.|''Scompare con Gino Baratta un protagonista del mondo culturale'', in "''Gazzetta di Mantova"'', 25 ottobre 1984, p. 9.}}
==Biografia==
La fonte delle notizie biografiche è costituita dal libro di Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pubblicato dalla ''Casa del Mantegna'' di Mantova nel 1995. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 25-47.</ref>
 
Gino Baratta nasce il 10 agosto a [[Revere]], provincia di [[Mantova]]. Il padre e lo zio sono artigiani specializzati nella tornitura del legno.
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Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università Cattolica del "Sacro Cuore" di Milano e si laurea, nel febbraio 1958, con una tesi intitolata ''La poesia cosmografica del '400'', relatore il professor [[Mario Apollonio]]. Dopo la laurea si dedica all'insegnamento e nel 1963 ottiene la nomina di ruolo come insegnante di lettere nelle scuole secondarie.
 
Nel 1960 sposa Annarosa Enzi, professoressa di lettere negli istituti superiori e curatrice di mostre artistiche. <ref>[http://www.worldcat.org/search?q=au%3ABaratta+Enzi%2C+Annarosa.&qt=hot_author Cataloghi di mostre - ''Casa del Mantegna'' di Mantova]</ref> <ref>Umberto Bellintani, ''Disegni'', (biografia dell'autore di Annarosa Baratta), Editore Sometti, Mantova 2001.</ref> Ha una figlia, Valeria.
 
La sua formazione culturale si approfondisce e si arricchisce attraverso la riflessione sugli scritti filosofici di [[Edmund Husserl]], [[Luciano Anceschi]], [[Antonio Banfi]]; sugli studi degli esponenti delle maggiori correnti della critica del Novecento: della critica stilistica, [[Ferdinand de Saussure]], [[Leo Spitzer]], [[Karl Vossler]], del formalismo russo e dello strutturalismo, [[Viktor Sklovskij]], [[Roman Jakobson]], [[Tzvetan Todorov]], della critica di matrice marxista, [[György Lukàcs]], di quella psicanalitica, [[Charles Mauron]], della ''nouvelle critique'', [[Roland Barthes]], della [[Scuola di Francoforte]], [[Theodor Adorno]]. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 33-39.</ref>
 
I suoi interessi spaziano in tutti i campi: poesia, teatro, pittura, architettura, opere cinematografiche; si ancorano profondamente nella contemporaneità e si rivolgono in particolare alle cosiddette "aree marginali", ai "territori di frontiera", dove fermenta e matura il futuro dell'arte. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 97-102.</ref>
 
Scrive sul quotidiano locale ''Gazzetta di Mantova'', su riviste letterarie come ''Che fare'', ''Marcatre'', ''Quindici'', ''Il Verri'', ''Anterem'', ''Il Caffè'', ''Il Cobold'', ''Quinta Generazione'', ''Spirali'', ''Testuale.''
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{{q|... sempre alla ricerca del nesso che stringe in un'unica costellazione l'avventura letteraria e la passione civile. [...]
 
Il dialogo, l'intervento, la militanza erano per Baratta una sorta di necessità: di qui i tratti inconfondibili del magistero, praticato con assoluto dispendio di sé in una difficile osmosi tra l'aristocratica raffinatezza dei presupposti culturali e la necessità di diffondere e divulgare.|Umberto Artioli, ''Prefazione'' al libro di Luigi Lonardo,''Dedalo e il labirinto'', pp. 9-10}}
 
Muore il 23 ottobre 1984, a soli cinquantadue anni.
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''Per questo il critico del linguaggio è insoddisfatto, come l'alchimista consapevole che il linguaggio non rivela mai del tutto il proprio segreto, mentre il commentatore è convinto che il contenuto di verità diventi tutt'uno con il contenuto reale: egli è il chimico che del rogo del linguaggio analizza solo legno e cenere.''
 
''Linguaggio'', in Enciclopedia Sistematica Einaudi, Vol. XV, Torino 1982, pp. 331-340.
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===Specola e Microscopio===
Nel corso degli studi universitari, collabora alla rivista d'arte e di attualità "''Specola e Microscopio"'', edita a Milano. Pubblica articoli su [[Baudelaire]] <ref>''[[Baudelaire]] o il sadismo dell'impossibile'', Specola e Microscopio, anno II, n. 2, marzo-aprile 1953, pp. 3-4. </ref>, su [[Nicola Berdjaev]] <ref> ''La statura umana in [[Nicola Berdjaev]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.3, maggio-giugno 1955, pp. 9-11.</ref>, su [[Parsifal]] <ref>''La genesi di [[Parsifal]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.5, settembre-ottobre 1955, pp. 9-12.</ref>
===Gruppo di Cultura Moderna===
Nel [[1956]], insieme ad altri intellettuali mantovani, [[Francesco Bartoli]], Emilio Faccioli, Gianna Bigi, Giancarlo D'Adamo, Renato Giusti, Agostino Pirella, Francesco Ruberti, Alessandro Badiali e lo storico [[Rinaldo Salvadori]], anima il ''Gruppo di Cultura Moderna,'' interessato alle realtà artistiche e letterarie contemporanee.
 
===Il Portico===
Nel 1964 nasce a Mantova <ref>[http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Mantovani nel mondo: ''La rivista "Il Portico"'' di Vladimiro Bertazzoni]</ref> la rivista d'avanguardia ''Il Portico'', di analisi della letteratura, dell'arte e della filosofia del Novecento. Escono quindici numeri. L'esperienza si chiude nel 1970.
 
Gino Baratta pubblica articoli riguardanti [[Herbert Read]] <ref>''Motivi dell'estetica di [[Herbert Read]]'', "Il Portico", n. 1, giugno 1964, pp. 3-12.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 11-37.</ref>
[[Umberto Bellintani]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Umberto Bellintani]]'', "Il Portico", n. 2, settembre 1964, pp. 3-7.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 95-106.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 159-171.</ref>
il [[Gruppo '63]] <ref>''Una letteratura senza pubblico? A proposito del [[Gruppo 63]]'', "Il Portico", n. 2, settembre 1964, pp. 21-24.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 133-45.</ref> [[Rocco Scotellaro]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Rocco Scotellaro]]'', "Il Portico", n. 6, dicembre 1965, pp. 6-13.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 109-129.</ref> [[Elio Pagliarani]] <ref>''Linea di lettura per [[Elio Pagliarani]]'', "Il Portico", nn. 8-9, 1967, pp. 20-23.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 133-160.</ref> [[Roberto Di Marco]] <ref>''Struttura e tecnica di [[Roberto Di Marco]]'', in "Il Portico", n. 14, giugno 1969, pp. 17-30.</ref>
[[Edoardo Sanguineti]]. <ref>''Tempo, spazio e corporeità nel teatro di [[Edoardo Sanguineti]]'', "Il Portico", n.15, agosto 1970, pp. 45-57.</ref>.''
 
Nel 1967 esce il volume ''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', che raccoglie gli articoli pubblicati dal 1964 al 1966 su "Il Portico" e uno studio del 1966, ''Il manierismo: una categoria discussa''. <ref> Annuario dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Alberto Pitentino" di Mantova, 1966, pp. 31-45.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 41-66.</ref>.
 
===Circolo Ottobre===
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Gino Baratta con i propri articoli, sul quotidiano locale, presenta e commenta le esibizioni dei gruppi artistici invitati in città:
[[Memé Perlini]] e il "Carrozzone", <ref>''La scelta del teatro. Il Circolo Ottobre propone [[Memé Perlini]] e il "Carrozzone" per il 4 e l'11 aprile'', Gazzetta di Mantova, 25 marzo 1976, p. 10.</ref> <ref>''Il Viaggio, il Mito, lo Spreco, nello spettacolo del "Carrozzone"'', Gazzetta di Mantova, 10 aprile 1976, p. 15.</ref> <ref>''L'allestimento del "Carrozzone di Firenze", Gazzetta di Mantova, 13 ottobre 1979, p. 9.</ref>,
il Bread and Puppet Theater, <ref>1977, ''L'ottobre, il [[Bread and Puppet]] e il Codice Penale'', Gazzetta di Mantova, 17 maggio 1977, p. 19.</ref>
l'[[Odin Teatret]] <ref>''Il cerchio e la maschera dell'[[Odin Teatret]]'', Gazzetta di Mantova, 18 ottobre 1977, p. 11.</ref>
[[La Gaia Scienza]], Francesco Dal Bosco e Fabrizio Varesco. <ref>''Rassegna di post-avanguardia teatrale a Mantova. Il Carrozzone, la Gaia Scienza e Dal Bosco-Varesco''>, Gazzetta di Mantova, 28 gennaio 1978, p.12.</ref>
 
===Cataloghi di mostre d'arte===
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Scrive prefazioni per
[[Gastone Novelli]] <ref>[[Gastone Novelli]], ''Segni per il futuro'', Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, 24 febbraio-25 aprile 1972, pp. 25-33. </ref>, [[Virgilio Guidi]] <ref>
[[Virgilio Guidi]], ''Giudizi, tumulti, architetture umane e cosmiche, tondi, occhi nello spazio, grandi volti'', Mantova, Loggia di Giulio Romano, 9-29 giugno 1973. Testi di Francesco Bartoli, Fernando Trebbi, Gino Baratta.</ref>, [[Eustachy Kossakowski]] <ref>[[Eustachy Kossakowski]], ''Per una lettura culturologica dell'immagine - 6 mètres avant Paris'', Casa del Mantegna di Mantova, 23 novembre-14 dicembre 1975, pp. 11-14 </ref>, [[Marcello Morandini]] <ref>[[Marcello Morandini]], ''Harmonicum : linea come analisi, linea come oggetto, linea come struttura, linea come architettura'', Casa del Mantegna di Mantova, 20 aprile-30 giugno 1977. Testi critici di Gino Baratta e Francesco Bartoli</ref>,
[[Gino Gorza]] <ref>[[Gino Gorza]], ''Questo mio presupporre'', Galleria civica d'arte moderna di Palazzo Te di Mantova, marzo-aprile 1978. Testi di Albino Galvano, Vittorio Fagone, Gino Baratta.</ref>,
[[Rodolfo Aricò]] <ref>[[Rodolfo Aricò]], ''Mito e architettura'', Mantova, maggio-giugno 1980. Testi di Gino Baratta, Francesco Bartoli, Gianni Contessi.</ref>,
[[Leonardo Mosso]] <ref>[[Leonardo Mosso]], ''Il progetto fra icona e simbolo'', Casa del Mantegna di Mantova, aprile-maggio 1981, pp. 5-8.</ref>,
[[Elio Marchegiani]] <ref>[[Elio Marchegiani]], ''Ailleurs et autrefois - Mens agitat molem'', Casa del Mantegna di Mantova, giugno-agosto 1981, pp. 7-8.</ref>,
[[Gianfranco Baruchello]] <ref>[[Gianfranco Baruchello]], ''Collage per Baruchello'', Mantova, 10 luglio-15 agosto 1982, 27 giugno-19 settembre 1982. Presentazione di Gino Baratta, pp.11-13. </ref>,
[[Enrico Cattaneo]] <ref>[[Cattaneo Enrico]], ''La rivolta degli oggetti'', Comune di Suzzara, Galleria d'Arte Contemporanea, 19 maggio-31 luglio 1983. Catalogo a cura di Gino Baratta.</ref>,
[[Vasco Bendini]] <ref>[[Vasco Bendini]], ''Il volto, l'altro e la morte - Sette stanze - un giardino'', Casa del Mantegna di Mantova, 8 luglio-30 settembre 1984, pp. 7-16.</ref>.
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"... quadri e sculture vengono accostati a pezzi letterari" <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', p. 41.</ref> e al lettore è affidato il ruolo attivo di ordinare e interpretare materiali "...fuori posto [...], fuori museo, fuori compendio, fuori archivio". <ref>''Ammessi, annessi, connessi'', in Sonia Costantini, ''Materiali 2'', Libreria Einaudi, giugno 1983.</ref>
===Opere postume===
Alla sua morte lascia scritti inediti, studi realizzati tra il 1979 e il 1984 sulla poesia e sul linguaggio, saggi su autori come [[Gérard de Nerval]] <ref>''Il Cobold'', n. 11, Genova 1984.</ref><ref>''[[Gérard de Nerval]]: l'impossibile unione'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.9-19. </ref>, [[Andrea Zanzotto]] <ref>''Il tempo, l'io e il linguaggio nella poesia di Zanzotto'', in ''Miraggi della biblioteca'', 1983 pp. 106-154.</ref> <ref>''Bollettino della Società Letteraria di Verona'', nn. 5-6, Verona 1983.</ref>, [[Giorgio Manganelli]] <ref>''Falsificazioni e finzioni del soggetto'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.77-105.</ref> <ref>''Quaderni del Verri'', n.3, settembre 1982.</ref>
 
Tutto questo materiale, insieme ad articoli, prefazioni di libri, introduzioni a cataloghi di mostre già pubblicati, sarà ordinato nei volumi postumi:
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==Bibliografia==
*Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', Casa del Mantegna, Mantova 1995.
*Umberto Artioli, ''Da Lukacs a Barthes - L'iter de "Il Portico" attraverso una raccolta di Gino Baratta'', in ''Gazzetta di Mantova'', 11 novembre 1967, p.3.
*Umberto Artioli - Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', in ''Mantova Provincia'', trimestrale della Amministrazione della Provincia di Mantova, Nuova Serie, Anno II, n.4, dicembre 1984, pp. 28-29.