Cacciatori del mare: differenze tra le versioni

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* la [[USS Monitor|USS ''Monitor'']] e la [[CSS Virginia|CSS ''Virginia'']], che si affrontarono in combattimento ad Hampton Roads il 9 marzo [[1862]] dando luogo al primo scontro tra due navi [[corazzata|corazzate]] della storia.
* Lo ''[[H.L. Hunley|Hunley]]'', il primo [[sottomarino]] che sia riuscito ad affondare una nave in combattimento, affondando con tutto l'equipaggio.
* Il ''Pathfinder'', esploratore (una nave simile ad un [[incrociatore]] leggero) [[Gran Bretagna|britannico]], che ebbe il poco invidiabile primato di essere la prima nave affondata da un [[sommergibile]] moderno, il [[Germania|tedesco]] U-21, durante la [[Prima guerra mondiale]].
* L'U-20, il sottomarino tedesco che affondò il ''[[RMS Lusitania]]'', grande transatlantico della [[Cunard Lines]] gemello del ''Mauretania'' e del [[Carpathia]] (che recuperò molti dei naufraghi del [[RMS Titanic|Titanic]]), con oltre 1000 vittime, e s'incagliò sulle coste [[Danimarca|danesi]] nel [[1916]], venendo abbandonato dall'equipaggio. Fu poi fatto saltare dai danesi nel [[1925]], ma rimase praticamente intatto.
* Il transatlantico [[Belgio|belga]] ''Léopoldville'', silurato la vigilia di [[Natale]] del [[1944]] cinque miglia ad est di [[Cherbourg]] ([[Francia]]), durante la [[Seconda guerra mondiale]], mentre trasportava alcune migliaia di fanti [[Stati Uniti d'America|americani]] della 66ª [[Divisione (militare)|Divisione]] di [[fanteria]] ''Panther''. Grazie alla vigliaccheria dell'equipaggio belga, che s'imbarcò nelle lance lasciando i soldati a loro stessi, della disorganizzazione sia sulla nave, dove non vi era alcun piano di evacuazione né erano stati distribuiti giubbotti di salvataggio, che a terra, dove nessuno sembrava disposto a far uscire i mezzi di soccorso sottovalutando la gravità della situazione. Fu solo grazie al coraggio degli equipaggi delle unità di scorta, i [[cacciatorpediniere]] britannici ''Brilliant'', ''Hotham'' ed '''Anthony'', e la [[Fregata (nave)|fregata]] ''Croix de Lorraine'' (della [[classe River]]), della [[Francia Libera]], e dell'intervento oltre la soglia dell'insubordinazione dell'ufficiale di servizio al [[porto]], se le perdite furono limitate a poco più di 800 persone, sulle 2500 circa presenti a bordo tra soldati americani, equipaggio belga-congolese e scorta antiaerea britannica. Per gli statunitensi si trattò si una delle più gravi tragedie dovute all'affondamento di una sola nave, numericamente inferiore solo a quella della [[corazzata]] [[USS Arizona (BB-39)|USS ''Arizona'' (BB-39)]], l'8 dicembre 1941 a [[Pearl Harbour]], e maggiore di quella dell'affondamento dell'incrociatore [[USS Indianapolis|Indianapolis]], la nave che aveva appena trasportato la [[bomba atomica]] di [[Hiroshima]]. L'eroico comportamento di una delle navi di scorta, il ''Brilliant'', che rischiò l'affondamento accostandosi al transatlantico per permettere ai soldati di saltare sulla nave è richiamato in [[Walhalla (romanzo)|Walhalla]].
 
Per trovare quest'ultimo relitto (ma cercando anche un'altra nave storica, il [[corsaro]] [[Stati Confederati d'America|confederato]] [[CSS Alabama|Alabama]]), Cussler sfiorò l'incidente diplomatico tra Francia e Stati Uniti, in quanto in concomitanza con la loro campagna di rilevamento (ma a loro insaputa) i francesi avevano fissato le prove in mare del loro nuovo [[sottomarino]] lanciamissili [[nucleare]]; ovviamente, l'arrivo di una unità attrezzata per i rilevamenti subacquei non fece piacere ai servizi segreti militari francesi (all'epoca [[SDECE]], attualmente [[DGSE]]), che iniziarono una campagna di pressione frapponendo ostacoli burocratici, perquisendo e spiando la nave di Cussler, l''''Arvor III''', e di fatto costringendoli ad andarsene, non dopo aver convocato delle infuocate conferenze stampa di denuncia. Sulla rotta per l'Inghilterra, comunque l'equipaggio mise in funzione le attrezzature di rilevamento, rilevando effettivamente il ''Léopoldville'' ma dovendo fuggire per evitare l'arresto. I francesi, subito dopo e grazie ad alcuni documenti lasciati da Cussler in custodia ad un loro contatto francese, ritrovarono l''''Alabama''' e recuperarono una serie di reperti poi esposti in un museo, ovviamente francese.
 
Oltre alle navi, un capitolo è dedicato ad un treno scomparso nel crollo di un ponte nel [[1878]], in realtà mai sparito se non per l'assicurazione che ne risarcì la perdita. Il richiamo alla vicenda viene fatto nel romanzo [[Salto nel buio (romanzo)|Salto nel buio]]
 
== Edizioni ==
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|altri= traduzione di E. Peru
|titolo= Cacciatori del mare
|anno= [[1999]]
|editore= Longanesi
|edizione= collana TEA