Lights and Sounds: differenze tra le versioni

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|numero dischi d'oro = 1
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|precedente = [[Ocean Avenue]]<br/>([[:Categoria:Album del 2003|2003]])
|anno precedente = 2003
|successivo = [[Paper Walls]]<br/>([[:Categoria:Album del 2007|2007]])
|anno successivo = 2007
}}
'''''Lights and Sounds''''' è il quinto album degli [[Yellowcard]], ed il secondo registrato sotto etichetta [[Capitol Records]]. È stato sicuramente il loro lavoro più atteso, perché è stato quello successivo ad ''[[Ocean Avenue]]'', l’album che nel 2003 era valso al gruppo il disco di platino. In origine ''Lights and Sounds'' sarebbe dovuto uscire nell’autunno 2005, ma la sua pubblicazione, successivamente, slittò fino al 24 gennaio 2006. Alla sua uscita, l’album è stato accompagnato da un’edizione speciale, che conteneva un DVD bonus con interviste, documentari, il video della canzone ''Lights and Sounds'' e alcune esibizioni dal vivo.
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Nonostante abbia debuttato al quinto posto in classifica negli [[Stati Uniti]], al quarto in [[Canada]] e al sesto in [[Australia]], ''Lights and Sounds'' è considerato un fallimento commerciale, specie se confrontato con l'immediatamente precedente ''Ocean Avenue''. Alcuni hanno imputato questo insuccesso al fatto che, a differenza dei precedenti lavori della band, in questo è meno presente il violino, a vantaggio di uno stile più duro. [[Ryan Key]] ha commentato che l'album racchiude tutti i sentimenti negativi, lo stress e le situazioni spiacevoli che stava affrontando in quel periodo della sua vita.<ref>[http://www.theaquarian.com/2012/11/14/an-interview-with-yellowcard-back-where-they-belong/ An Interview with Yellowcard: Back Where They Belong] www.theaquarian.com</ref>
 
L'album, insieme ad altri degli Yellowcard, è stato oggetto di non poche discussioni tra i critici musicali ed i fan in ordine alla sua eventuale appartenenza al genere musicale [[emo]], in particolare tra gli album della recente "''terza ondata''"; anche se la band nella scrittura dell'album ha cercato principalmente di prendere le distanze dal genere [[pop punk]] al quale erano costantemente associati dopo il successo di ''[[Ocean Avenue]]''.<ref name="youmakethescene.com">[http://www.youmakethescene.com/artist-interviews/ryan-key-yellowcard/ Interview with Ryan Key of Yellowcard] www.youmakethescene.com</ref>
 
A causa del successo non molto elevato, dall'album sono stati estratti solo due singoli: ''Lights and Sounds'' e ''Rough Landing, Holly''.
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====''Rough Landing, Holly''====
Citata come una delle canzoni preferite dal cantante Ryan Key, il testo parla delle sue esperienze con la [[cocaina]] nel periodo di successo della band seguìto alla popolarità di ''[[Ocean Avenue]]'', come suggerito anche dalla frase "I love that sound, so give me one more line" a fine testo ("adoro quel suono, dammi un'altra striscia").<ref>[http://www.youmakethescene.com/artist-interviews/ryan-key-yellowcard/ Interview with Ryan Key of Yellowcard] www.name="youmakethescene.com<"/ref> Nel video, la stanza coi graffiti che compare è la stessa (ma con più graffiti) usata nel video per ''[[Ocean Avenue (singolo)|Ocean Avenue]]''. Entrambi i video sono stati girati da [[Marc Webb]]. Tutte le comparse, inoltre, sono di origine [[Asia|asiaticaasia]]tica.<ref>[http://www.tv.com/people/yellowcard/trivia/ Trivia] www.tv.com</ref> Ryan Key l'ha citato come il video più divertente cui abbia mai partecipato. È stato girato in cinque ___location diverse ed è il video più costoso della band.<ref>[http://on.aol.com/video/yellowcards-ryan-key-on-favorite-video-517711462 Yellowcard's Ryan Key on Favorite Video] on.aol.com</ref> La canzone compare nella colonna sonora del videogioco ''[[Flatout 2]]''.
 
====''Waiting Game''====
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