Renault R35: differenze tra le versioni
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Vista la precaria dotazione di mezzi corazzati del Regio Esercito, il 30 dicembre 1940, il generale tedesco [[Wilhelm Ritter von Thoma]] offrì agli italiani la cessione di 350 carri Renault R.35 di preda bellica. Il 15 gennaio 1941 l'offerta venne incrementata a 500 esemplari, dei quali 140 di pronta consegna. La Direzione Generale della Motorizzazione spedì in Francia un'apposita commissione per ispezionare i carri. Il rapporto della commissione, datato 23 gennaio 1941, riferì che i carri risultavano idonei all'impiego, risultando però notevolmente lenti e privi di radio. I primi 20 esemplari furono caricati sui treni il 24 aprile 1941 e trasferiti in Italia. Lo Stato Maggiore dell'Esercito decise di assegnarli al [[4º Reggimento carri|4º Reggimento Fanteria Carrista]], su sei battaglioni, incaricandolo dell'addestramento degli equipaggi. La prima intenzione dello Stato Maggiore fu di inviare un plotone di Renault R.35 ed uno di [[SOMUA S35|SOMUA S.35]], accompagnati da quattro autoblindo [[Autoblindo Fiat-Ansaldo|AB40]] del [[Nizza Cavalleria|Reggimento Nizza Cavalleria]] in [[Africa Settentrionale]].
Il 27 luglio 1941 si costituisce in [[Siena]], presso il deposito del [[31º Reggimento carri|31º Reggimento Fanteria Carrista]], il [[131º Reggimento carri|131º Reggimento Fanteria Carrista]] nel quale vengono inquadrati i battaglioni carri CI e CII, con materiali Renault R35, e CC con mezzi Somua S.35, ceduti dal 4º Reggimento. Il 15 agosto successivo il Reggimento viene dislocato in [[Friuli]], inserito nella [[131ª Divisione corazzata "Centauro"]].
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