Lingua italiana: differenze tra le versioni

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|persone = 72 milioni di parlanti nel mondo, di cui 55 milioni in Italia<ref>Lewis, M. Paul (a cura di), 2009. ''Ethnologue: Languages of the World'', sedicesima edizione. Dallas, Tex.: SIL International. Citato dalla versione online http://www.ethnologue.com/ [http://www.ethnologue.com/] (per l'italiano: [http://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=ita]).</ref> </small><br> 61 milioni di parlanti nella sola Unione Europea,e 11 milioni di parlanti non in Europa<ref name=EB2006>{{cita pubblicazione |autore=Commissione europea|titolo=Eurobarometers - European and their languages|anno=2006 |rivista=Eurobarometro|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_sum_en.pdf |formato=PDF |accesso=19 agosto 2013}}</ref><ref name=EB2012>{{cita pubblicazione |autore=Commissione europea|titolo=European and their languages-Report 2012|anno=2012 |rivista=Eurobarometro|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_386_en.pdf |formato=PDF |accesso=19 agosto 2013}}</ref>.
|classifica =12
 
<ref>{{cita web|url=http://www.ethnologue.com/ethno_docs/distribution.asp?by=size|titolo=Statistica Ethnologue 2009|accesso=30-6-2013}}</ref>
|tipologia = {{SVO}}, [[Lingua flessiva|flessiva]], [[Lingua nominativo-accusativa|accusativa]]
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|didascalia = Distribuzione geografica dell'italiano
|estratto = Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.}}
L''''italiano''' ({{IPA|/itaˈljano/}}<ref>La trascrizione fonemica (tra [[barra (punteggiatura)|barre oblique]]) non prevede che sia segnalata la lunghezza della vocale ({{IPA|[ː]}}); quella fonetica (tra [[parentesi quadra|parentesi quadre]]: {{IPA|[itaˈljaːno]}}) sì.</ref> {{Link audio|it-italiano.ogg|ascolta}}) è una [[lingua (linguistica)|lingua]] [[lingue romanze|romanza]], basata sul [[dialetto toscano|fiorentino]] letterario usato nel [[Trecento]], appartenente al gruppo italico della famiglia delle [[lingue indoeuropee]].
 
L'italiano modello<ref>Si indica con questo termine la lingua "ideale", caratterizzata dall'uso della grammatica e dei [[Tempo (linguistica)|tempi verbali]] classici, in maniera omogenea e senza variazioni regionali, provinciali, o sociali della pronuncia. Recentemente questo italiano è stato spesso definito ''standard''.</ref> è oggi ampiamente usato dalla [[popolazione italiana]], in parallelo alle [[Varianti regionali della lingua italiana|varianti regionali]] dell'italiano, alle [[lingue regionali]] e ai [[Elenco dei dialetti d'Italia|dialetti]], e per molti italiani è sia la lingua materna sia la lingua per tutti gli scambi della vita quotidiana. L'italiano modello è inoltre la lingua di riferimento per i mezzi di comunicazione italiani, per l'editoria e per l'amministrazione dello Stato italiano.
 
L'italiano è una delle ventiquattro lingue ufficiali dell'[[Unione europea]] ed è [[lingua ufficiale]] dell'[[Italia]]<ref>Questo ruolo non gli è affidato direttamente dalla [[Costituzione italiana|Costituzione]], ma dalla legge ordinaria ([http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm art. 1 l. 15 dicembre 1999 n. 482]). Cfr. [[Claudio Marazzini]], ''Breve storia della lingua italiana'', ed. [[il Mulino]], 2004, Bologna, ISBN 88-15-09438-5, p. 221.</ref>, di [[San Marino]]<ref>[http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=45 Benvenuti Zanichelli - Intercultura blog - Lingua italiana e intercultura » Blog Archive » La lingua italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, della [[Svizzera]]<ref>[[Claudio Marazzini]], ''Breve storia della lingua italiana'', ed. [[il Mulino]], 2004, Bologna, ISBN 88-15-09438-5, p. 221.</ref>, della [[Città del Vaticano]] e del [[Sovrano Militare Ordine di Malta]].
 
È seconda lingua ufficiale, dopo il [[lingua croata|croato]], nella [[Regione Istriana]] ([[Croazia]]) e, dopo lo [[lingua slovena|sloveno]], nelle città di [[Pirano]], [[Isola d'Istria|Isola d'Istria]] e [[Capodistria]] in [[Slovenia]]. È la seconda lingua più parlata nel [[Principato di Monaco]] e parimenti in [[Albania]]; è inoltre diffuso in alcune aree dei [[Mar Mediterraneo|paesi mediterranei]], nelle [[Colonialismo Italiano|ex-colonie]] e nelle [[emigrazione italiana|comunità di origine italiana]] nei diversi continenti.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della lingua italiana}}
[[File:Portrait de Dante.jpg|140px|thumb|[[Dante Alighieri]], considerato il padre della lingua italiana]]
 
L'italiano è una [[lingua neolatina]], cioè derivata dal [[latino volgare]] parlato in Italia nell'antichità romana e profondamente trasformatosi nel corso dei secoli.
 
L'italiano moderno ha come base il fiorentino letterario usato nel [[XIV secolo|Trecento]] da [[Dante]], [[Petrarca]] e [[Boccaccio]], a sua volta influenzato dal [[Lingua siciliana|volgare siciliano]] illustre elaborato dalla [[Scuola siciliana]] di [[Jacopo da Lentini]] ([[1230]]-[[1250]]) e dal modello latino.
 
=== Dal latino volgare ai volgari italiani ===
{{vedi anche|Latino volgare}}
Pensare all'italiano come a una filiazione diretta dal latino può risultare semplicistico e approssimativo: l'italiano è di fatto la stessa “lingua parlata” dei Romani, che attraverso una lunga evoluzione, è diventata l'italiano odierno. In altre parole, già in epoca classica esisteva un latino “volgare”, pervenutoci attraverso testi non letterari, [[graffiti (archeologia)|graffiti]], [[iscrizioni]] non ufficiali o testi letterari attenti a riprodurre la lingua parlata, come accade spesso nella [[commedia]].<ref name=villa7>Villa, cit., p. 7.</ref>
 
Esisteva poi un latino “letterario”, quello adottato dagli scrittori classici e legato alla lingua scritta, ma anche alla lingua parlata dai ceti socialmente più rilevanti e più colti.<ref name=villa7/>
 
A partire dal [[III secolo d.C.]], il [[Cristianesimo]] introdusse nella lingua latina nuovi significati e nuove esigenze pratiche. Queste nuove prospettive significarono anche un deciso passo verso l'incontro di lingua parlata e lingua scritta: autori come [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], [[San Girolamo|Girolamo]] e [[Agostino di Ippona|Agostino]] adottarono nei loro scritti la lingua del popolo, la lingua di uso quotidiano, introducendo così, e con maggiore forza che in passato, altri elementi dialettali.<ref name=villa9>Villa, cit., p. 9.</ref>
 
Con la [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero romano]] e la formazione dei [[regni romano-barbarici]], si assiste a una sorta di sclerotizzazione del latino scritto (che diviene lingua amministrativa e scolastica), mentre il latino parlato si fonde sempre più intimamente con i dialetti dei popoli latinizzati, dando vita alle lingue neolatine, tra cui l'italiano.<ref name=villa9/>
 
Gli storici della lingua etichettano le parlate che si svilupparono in questo modo in Italia durante il Medioevo come ''volgari italiani'', al plurale, e non ancora ''lingua italiana''. Le testimonianze disponibili mostrano infatti marcate differenze tra le parlate delle diverse zone mentre manca un comune modello volgare di riferimento.
 
Il primo documento di uso di un volgare italiano è invece un placito notarile, conservato nell'[[abbazia di Montecassino]], proveniente dal principato longobardo di [[Capua]] e risalente al [[960]]: è il ''[[Placito di Capua|Placito cassinese]]'' (detto anche ''Placito di Capua'' o “Placito capuano”), che in sostanza è una testimonianza giurata di un abitante circa una lite sui confini di proprietà tra il monastero benedettino di Capua afferente ai Benedettini dell'abbazia di Montecassino e un piccolo feudo vicino, il quale aveva ingiustamente occupato una parte del territorio dell'abbazia: « ''Sao ko kelle terre per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti''. »
È una frase soltanto, che tuttavia per svariati motivi può essere considerata ormai ''volgare'' e non più latina: i casi (salvo il genitivo ''Sancti Benedicti'', che riprende la dizione del latino ecclesiastico) sono scomparsi, sono presenti la [[Congiunzione (grammatica)|congiunzione]] ''ko'' (“che”) e il [[Aggettivo dimostrativo|dimostrativo]] ''kelle'' (“quelle”), morfologicamente il verbo ''sao'' (dal latino ''sapio'') è prossimo alla forma italiana ecc. Questo documento è seguito a brevissima distanza da altri placiti provenienti dalla stessa area geografico-linguistica, come il ''[[Placito di Sessa Aurunca]]'' e il ''[[Placito di Teano]]''.
 
Uno dei primi casi di diffusione sovraregionale della lingua è la poesia della [[scuola siciliana]], scritta verosimilmente in volgare siciliano da numerosi poeti (non tutti siciliani) attivi prima della metà del [[XIII secolo|Duecento]] nell'ambiente della corte imperiale. Alcuni tratti linguistici con questa origine vennero adottati anche dagli scrittori toscani delle generazioni successive e si sono mantenuti per secoli nella lingua poetica italiana: dalle forme monottongate come ''core'' e ''loco'' ai condizionali in ''-ia'' (''saria'' per ''sarebbe'').
 
=== Dal volgare fiorentino all'italiano ===
{{quote|''... del bel paese là dove 'l sì suona''|[[Dante Alighieri]], ''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', canto XXXIII, v. 80}}
L'assetto attuale dell'italiano discende in sostanza da quello del volgare fiorentino trecentesco, ripulito dei tratti più marcatamente locali.<ref>Il ruolo del fiorentino trecentesco nella formazione dell'italiano è tanto importante che in alcuni casi gli storici della lingua descrivono questa fase già come "italiano antico" e non come "volgare fiorentino". In particolare, sceglie questa soluzione fin dal titolo la ''Grammatica dell'italiano antico'' a cura di Giampaolo Salvi e Lorenzo Renzi (Bologna, il Mulino, 2010), che «descrive il fiorentino del Duecento, prima fase documentata della lingua italiana, e dei primi del Trecento» (p. 7).</ref> Tra i numerosi tratti che l'italiano riprende dal fiorentino trecentesco, e che erano invece estranei a quasi tutti gli altri volgari italiani, si possono citare per esempio, a livello fonetico, cinque elementi discriminanti individuati da [[Arrigo Castellani]]<ref>Arrigo Castellani, ''Nuovi testi fiorentini del Dugento'', Firenze, Sansoni, 1952, vol. 1, pp. 21-34.</ref>:
 
* i “dittonghi spontanei” ''ie'' e ''uo'' (''piede'' e ''nuovo'' invece di ''pede'' e ''novo'');
* l'[[anafonesi]] (''tinca'' invece di ''tenca'');
* la chiusura di ''e'' protonica (''di'' invece di ''de'');
* l'evoluzione del nesso latino -RI- in ''i'' invece che in ''r'' (''febbraio'' invece di ''febbraro''),
* il passaggio di ''ar'' atono a ''er'' (''gambero'' invece di ''gambaro'').
 
Già dalla fine del [[XIV secolo|Trecento]] la lingua parlata a [[Firenze]] si distacca però da questo modello, che successivamente viene codificato da letterati non fiorentini, a cominciare da [[Pietro Bembo]] nelle ''[[Prose della volgar lingua]]'' (1525), e usato come lingua comune per la scrittura in tutta Italia a partire dalla seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]]: nelle parole di [[Bruno Migliorini]], «Se leggiamo una pagina di prosa, anche d'arte, degli ultimi anni del Quattrocento o dei primi del Cinquecento, ci è di solito abbastanza facile dire da quale regione proviene, mentre per un testo della fine del Cinquecento la cosa è assai malagevole».<ref>Bruno Migliorini, ''Storia della lingua italiana'', Firenze, Sansoni, 1960, p. 303.</ref> A partire da questo periodo tutti gli storici della lingua parlano quindi ormai di ''lingua italiana'' in senso moderno, e non più di ''volgare fiorentino''.
 
=== Diffusione dell'italiano nell'uso quotidiano ===
L'italiano è rimasto per lungo tempo soprattutto la lingua scritta della parte più istruita della popolazione italiana, mentre per l'uso quotidiano erano in pratica usate solo le lingue regionali.
 
Nelle ricostruzioni dei linguisti, fino alla seconda metà dell'Ottocento solo fasce molto ridotte della popolazione italiana erano in grado di esprimersi in italiano. Nel 1861, secondo la stima di [[Tullio De Mauro]]<ref>Tullio De Mauro, ''Storia linguistica dell'Italia unita'', Bari, Laterza, 1963, seconda edizione 1970, p. 43.</ref>, era in grado di parlare in italiano solo il 2,5% della popolazione italiana. Secondo la stima di [[Arrigo Castellani]] alla stessa data la percentuale era invece del 10%<ref>Arrigo Castellani, ''Quanti erano gli italofoni nel 1861?'', "Studi linguistici italiani" 8, 1982, pp. 3-26.</ref>.
 
In seguito, fattori storici quali l'[[Unità d'Italia|unificazione politica]] e la [[prima guerra mondiale]] hanno contribuito a una diffusione graduale dell'italiano. Nella seconda metà del Novecento in particolare, la diffusione della lingua è stata rapida anche grazie al contributo della [[televisione]].
 
== Uso in Italia nell'età contemporanea ==
L'italiano è oggi usato da un'ampia maggioranza della popolazione italiana. Inoltre, la lingua è usata da diverse fasce della popolazione in tutte le situazioni comunicative, sia informali (conversazione in famiglia o tra amici) sia formali (discorsi pubblici, atti ufficiali).
 
Nelle situazioni comunicative informali (e occasionalmente in quelle formali) l'uso dell'italiano alterna in alcune aree geografiche e in diverse fasce della popolazione con l'uso di un dialetto, di una lingua regionale o di una lingua di minoranza.
 
=== Percentuali di parlanti in Italia ===
Secondo un'indagine ISTAT condotta nel 2006 su un campione di 24.000 famiglie residenti in Italia (corrispondenti a circa 54.000 individui), nella conversazione con estranei il 72,8% dei residenti dichiara di parlare “solo o prevalentemente italiano” mentre il 19% dichiara di parlare “sia italiano che dialetto”. Parla invece “solo o prevalentemente dialetto” il 5,4% dei residenti, e “un'altra lingua” l'1,5% (la somma delle quattro voci porta al 98,7%). Almeno il 91,8% dei residenti (somma delle percentuali relative alle prime due scelte) dichiara quindi di essere in grado di parlare italiano<ref>Indagine multiscopo [http://culturaincifre.istat.it/sito/Pubblicazioni/LALINGUAITALIANA.pdf ''La lingua italiana, i dialetti, le lingue straniere'', Roma, ISTAT, 2007], Tavola 1, p. 2. </ref>. Commentando i dati della stessa indagine, [[Gaetano Berruto]] riassume la situazione dicendo che all'inizio del XXI secolo in Italia esiste “una piccola minoranza (di entità difficile da quantificare, forse attorno al 5%, e da cercare prevalentemente fra coloro che sono privi di qualunque titolo di studio), soprattutto nelle generazioni più vecchie e in Italia meridionale, di persone che parlano solo dialetto”<ref>Gaetano Berruto, [http://www.treccani.it/enciclopedia/sociolinguistica_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ voce ''Sociolinguistica''], in ''Enciclopedia dell'italiano'', a cura di Raffaele Simone, Roma, Treccani, 2011, pp. 1370-1375, p. 1372.</ref>.
 
Secondo i dati del [[Ministero dell'Interno|Ministero dell'Interno]] il 95% degli italiani ha come lingua madre l'italiano e il 5% degli italiani non ha come lingua madre l'italiano ma una lingua minoritaria: questi parlanti compongono le minoranze linguistiche.
 
=== Stime del numero totale di italofoni ===
Esistono stime assai discordanti sul numero degli [[Italofonia|italofoni]], definizione che include tutti i locutori di lingua italiana nel mondo, come [[lingua madre]] o [[L2|lingua seconda]]. <br>La [[Organizzazione non governativa|ONG]] [[Evangelismo|evangelica]] [[SIL International|Summer Institute of Linguistics]], dedita allo studio delle lingue per la diffusione della [[Bibbia]] e autrice della pubblicazione [[Ethnologue]], stima che esistano circa 61 milioni di italofoni nel mondo, dei quali 55 milioni in Italia<ref>[http://www.ethnologue.com/language/ITA/***EDITION*** Ethnologue: lingua italiana] <small>(inglese)</small></ref>.<br>L'Eurobarometro, [[Sondaggio (statistica)|sondaggio statistico]] periodico condotto dalla [[Commissione europea]], stima invece che l'italiano sia parlato come lingua madre dal 13% dei cittadini europei, a cui si aggiunge un 3% in grado di parlarlo come lingua seconda, per un totale di 72 milioni di persone nella sola [[Unione Europea]]. Rilevato nel 2006, il risultato è stato confermato dal rapporto del 2012<ref name=EB2006></ref><ref name=EB2012></ref>.
 
=== Uso in situazioni informali ===
La diffusione dell'italiano nella comunicazione informale è avvenuta soprattutto nella seconda metà del Novecento, e l'uso effettivo è quindi strettamente collegato all'età dei parlanti.
 
Secondo un'indagine ISTAT condotta nel 2006 le persone che parlavano “solo o prevalentemente italiano” sono per esempio state stimate al 72,8 % con gli estranei e al 45,5 % in famiglia, con questa distribuzione nelle fasce d'età estreme<ref>Sintesi riportata in Mari D'Agostino, ''Sociolinguistica dell'Italia contemporanea'', Bologna, il Mulino, 2007, p. 58. [http://culturaincifre.istat.it/sito/Pubblicazioni/LALINGUAITALIANA.pdf Documento completo] nel sito ISTAT.</ref>:
* da 6 a 10 anni: 68,2%
* da 11 a 14 anni: 62,4%
* da 65 a 74 anni: 31,9%
* 75 e più: 28,2%
 
=== Uso nei mezzi di comunicazione di massa ===
L'uso dell'italiano è generalizzato nei mezzi di comunicazione di massa diffusi in Italia (giornali, radio, cinema, televisione). In Italia i film stranieri sono di regola presentati con un doppiaggio in lingua italiana e le trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua diversa dall'italiano sono molto rare.
 
=== Varietà di italiano ===
L'italiano non è una lingua del tutto uniforme. Il linguista [[Gaetano Berruto]] ha distinto per esempio nove varietà di italiano<ref>Gaetano Berruto, ''Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo'', Roma, Carocci, 1987, pp. 19-27.</ref>:
 
* 1. italiano standard letterario: questo è l'italiano regolato dai manuali di grammatica, quello che quindi può considerarsi come un italiano “ideale”. È proprio degli studenti di dizione, degli speakers e degli attori.
* 2. italiano neo-standard (= italiano regionale colto medio): è, come dice la parola stessa, il nuovo standard, ovvero quell'italiano odierno che accoglie forme grammaticali più vicine al parlato.
* 3. italiano parlato colloquiale
* 4. italiano regionale popolare
* 5. italiano informale trascurato
* 6. italiano gergale
* 7. italiano formale aulico
* 8. italiano tecnico-scientifico
* 9. italiano burocratico
 
== Fonologia ==
{{S sezione|linguistica}}
{{Vedi anche|Fonologia dell'italiano}}
 
=== Consonanti ===
{| class=wikitable
|
! Bilabiali
! Labiodentali
! Alveolari
! Postalveolare
! Palatali
! Velari
! Labiovelari
|-
! style="text-align: left;" | Nasali
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| style="text-align:center;"| {{IPA|(ɱ)}}<ref>Allofono di /n/ davanti a /f/ e /v/.</ref>
| style="text-align:center;"| {{IPA|n}}
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|ɲ}}
| style="text-align:center;"| {{IPA|(ŋ)}}<ref>Allofono di /n/ davanti a /k/ e /g/.</ref>
|
|-
! style="text-align: left;" | Occlusive
| style="text-align:center;"| {{IPA|p}} {{IPA|b}}
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|t}} {{IPA|d}}
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|(c}} {{IPA|ɟ)}}<ref>Allofoni rispettivamente di /k/ e /g/ davanti a /i/, /e/, /ɛ/.</ref>
| style="text-align:center;"| {{IPA|k}} {{IPA|ɡ}}
|
|-
! style="text-align: left;" | Affricate
|
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|ʦ}} {{IPA|ʣ}}
| style="text-align:center;"| {{IPA|ʧ}} {{IPA|ʤ}}
|
|
|
|-
! style="text-align: left;" | Fricative
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|f}} {{IPA|v}}
| style="text-align:center;"| {{IPA|s}} {{IPA|z}}
| style="text-align:center;"| {{IPA|ʃ}} {{IPA|(ʒ)}}<ref>Solo in [[prestiti linguistici]]</ref>
|
|
|
|-
! style="text-align: left;" | Approssimanti
|
|
|
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|j}}
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|w}}
|-
! style="text-align: left;" | Vibranti
|
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|r}}
|
|
|
|
|-
! style="text-align: left;" | Monovibranti
|
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|(ɾ)}}<ref>Allofono di /r/ tra vocali; davanti a /j/ e /w/.</ref>
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|
|
|
|-
! style="text-align: left;" | Laterali
|
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|l}}
|
| style="text-align:center;"| {{IPA|ʎ}}
|
|
|-
|}
 
=== Vocali ===
{| class="wikitable"
!
! Anteriore
! Centrale
! Posteriore
|-
! Alte
| align="center"|{{IPA|i|it}} || || align="center"| {{IPA|u|it}}
|-
! Medio-alte
| align="center"|{{IPA|e|it}} || || align="center"|{{IPA|o|it}}
|-
! Medio-basse
| align="center"|{{IPA|ɛ|it}} || || align="center"|{{IPA|ɔ|it}}
|-
! Basse
| || align="center"|{{IPA|a|it}} ||
|}
 
==Grammatica==
{{vedi anche|Grammatica italiana}}
 
La morfo-sintassi dell'italiano è conforme agli standard delle [[lingue romanze]] in generale, possedendo un ricco [[Lingua flessiva|sistema flessivo]] e configurandosi come [[Soggetto Verbo Oggetto|lingua SVO]]. I nomi non possiedono distinzioni di [[Caso (linguistica)|caso]], mentre per i pronomi personali esiste un sistema casuale a due casi ([[nominativo]] e obliquo che funge da [[accusativo]] e [[dativo]]). Ci sono due generi (maschile e femminile) e due numeri (singolare e plurale). I nomi, gli aggettivi e gli articoli si flettono e si accordano per entrambe le categorie. Il verbo è flesso per [[Modo (linguistica)|modo]] (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio e gerundio), tempo (presente, imperfetto, passato remoto, futuro, passato prossimo, trapassato prossimo, futuro anteriore, trapassato remoto), [[diatesi]] (attiva, passiva e riflessiva), persona e numero (anche genere nel participio passato); spesso i pronomi soggetto sono omessi, poiché sono espressi dalla flessione verbale.
 
== Lessico ==
Il lessico della lingua italiana è descritto oggi da numerosi [[Dizionari della lingua italiana|dizionari]], impostati secondo criteri moderni, che includono circa 160.000 parole di uso consolidato. Alcuni dizionari includono fino a 800.000 lemmi (''[[Vocabolario Treccani]]''); d'altro canto, secondo gli studi di [[Tullio De Mauro]], la lingua di comunicazione quotidiana è fondata su una base di circa 7.000 parole. Il [[Corpus lip]] (Lista Italiano Parlato) contiene un elenco delle parole che sono comunemente utilizzate nella comunicazione verbale.
 
Nel corso dei secoli, il lessico dell'italiano ha accolto numerosi [[prestito linguistico|prestiti]] e [[calco linguistico|calchi linguistici]] da altre lingue e culture.
 
=== Prestiti da lingue prelatine ===
Alcune parole dell'italiano derivano da lingue parlate in Italia prima dell'avvento del [[Lingua latina|latino]]. Hanno questa origine, per esempio, ''persona'' (proveniente dall'[[Lingua etrusca|etrusco]]) e ''bufalo'' (proveniente dall'[[Lingue osco-umbre|osco-umbro]]). Attraverso la mediazione del latino, queste parole sono entrate nell'italiano e in [[Lingue parlate in Italia|altre lingue]] e [[Elenco dei dialetti d'Italia|dialetti d'Italia]].
 
=== [[Lingua latina|Latinismi]] ===
Il lessico italiano deriva in massima parte dal latino volgare. Il lessico con questa origine non è quindi considerato prestito; in alcuni casi, però, parole modellate su parole del latino letterario sono state reintrodotte nei volgari italiani prima e nell'italiano poi, fino all'età contemporanea. Questo a volte ha creato coppie di parole con la stessa origine ma significato diverso. Dal latino “Vitium” hanno origine per esempio sia la parola ''vezzo'', per tradizione ininterrotta, sia la parola ''vizio'', reintrodotta sulla base dell'uso latino classico. O ancora, dal latino “causa” hanno avuto origine sia “cosa” per tradizione ininterrotta che l'omografa “causa”, prestito derivante dal latino letterario. Altri latinismi sono stati reintrodotti anche attraverso la mediazione di altre lingue: per esempio le parole ''sponsor'' e ''media'', venute dall'inglese, e la parola ''[[fazzoletto]]'', che deriva dal latino ''fascia'' attraverso il diminutivo greco medievale ''faskiolon'' (φάσκιολον).
 
=== [[Lingua greca antica|Grecismi]] ===
Dal greco sono entrati in italiano molti termini tecnici scientifici (come ''aritmia, pneumologia, nosocomio)'', politici e religiosi, questi ultimi dovuti alla diffusione della [[Vulgata]] (la traduzione della Bibbia dalla versione in greco detta [[Septuaginta]], da cui ''parabola, angelo, chiesa, martire'' etc.); dai [[bizantini]] deriva lessico marinaresco (''galea, gondola, molo, argano'') o botanico (''[[basilico]], [[bambagia]]''), con alcune altre parole (''zio'', ''tapino'').
 
=== [[Lingua ebraica|Ebraismi]] ===
Dall'[[lingua ebraica|Ebraico]] derivano parole usate nei riti cristiani come ''sabato, satana, osanna, alleluia, pasqua'' e altre come ''manna, cabala, sacco''.
 
=== [[Lingua araba|Arabismi]] ===
Numeroso il lessico che proviene da parole [[lingua araba|arabe]], tra cui [[vegetali]] (''[[spinaci]]'', [[carrubo]]), [[animali]] o di caratteristiche d'essi ([[cammello]], [[fennec]], [[ubara]], ubèro), [[Alimentazione|alimentari]] (''sciroppo'', “sorbetto”, ''[[zucchero]]'', ''[[Caffè#Etimologia|caffè]]'', ''[[albicocca]]'', ''[[zibibbo]]''), di [[suppellettili]] (''[[materasso]], zerbino''), o di prodotti (''garbo, coffa, ghirba'', probabilmente ''[[valigia]]''), termini [[commercio|commerciali]], [[amministrazione|amministrativi]] e [[diritto|giuridici]] (''[[dogana]], fondaco, magazzino, tariffa, fattura, sultano, califfo, sceicco, ammiraglio, alfiere, harem, assassino''), [[gioco|ludici]] (''azzàrdo''), [[scienza|scientifici]] (''alchimia, alambicco, elisir, calibro, zenit, nadir, azimut''), [[matematica|matematici]] (''algebra, algoritmo, cifra, zero''), altri aggettivi o sostantivi (''meschino, tarsia, intarsiato, [[assassino]]'') e recentemente termini come ''[[intifada]]'', ''[[burqa]]'' e ''[[kefiah]]''.
 
=== [[Lingua persiana|Persiano]] ===
Dal persiano derivano parole come [[arancia]], [[limone]], [[asparago]], [[candito]], [[scacchi]] (da cui anche il ''matto'' di “[[scacco matto]]”), [[mago]], [[scià]], [[satrapo]], [[divano]], [[pasdaran]].
 
=== [[Lingua sanscrita|Sanscrito]] ===
Negli ultimi decenni sono diventate d'uso comune alcune parole provenienti dal sanscrito. Fra le più usate: guru, maharaja, karma, mahatma, mantra, pandit.
 
=== [[Lingua francese|Francesismi]] ===
Dal [[lingua francese|francese]] [[Medioevo|medievale]] o dal [[Lingua provenzale|provenzale]] provengono moltissimi termini, ad esempio: ''burro, cugino, giallo, giorno, mangiare, manicaretto, saggio, savio, cavaliere, gonfalone, usbergo, sparviere, levriere, dama, messere, scudiero, lignaggio, liuto, viola, gioiello...''; oltre il Medioevo i prestiti dall'area francese si riducono, per riprendere in occasione dell'occupazione della [[Lombardia]] nel [[XV secolo]] (''maresciallo, batteria, carabina'', ma anche ''bignè, besciamella, ragù'').
 
In epoca [[illuminismo|illuministica]] e quindi con [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] si insedieranno ad esempio ''rivoluzione, giacobino, complotto, fanatico, ghigliottina, terrorismo''.
 
Nell'Ottocento entrano ancora parole come: ''ristorante, casseruola, maionese, menù, paté, purè, crêpe, omelette, croissant'' (cucina); ''boutique, décolleté, plisse, griffe, prêt-à-porter, fuseaux'' (moda); ''boulevard, toilette, sarcasmo, cinema, avanspettacolo, soubrette, boxeur'' (anglismo passato al francese), ''chassis'', tapis roulant.
 
Il termine ''informatica'' entra rapidamente dopo la nascita del neologismo ''informatique'' nel 1962.
 
=== [[Lingua tedesca|Germanismi]] ===
Numerosissimi sono in italiano i termini di uso comune che hanno un'origine germanica, soprattutto [[longobardi|longobarda]] o [[franchi|franca]], in minor misura [[goti]]ca. Per esempio: ''aia, albergo, banca, banda, elmo, garantire, gramo, grinfia, guardare, guardia, guarnire, guercio, guerra, guidare, guitto, guizzo, lanca, landa, lenza, risparmio, sapone, sgraffignare, spola, stambecco, stamberga, schiena, snello, stanga, trincare, vanga, zanna''. Alcuni prestiti sono scandinavi, come ''renna'' e ''sci''.
 
=== [[Lingua inglese|Anglismi]] ===
I prestiti dall'[[lingua inglese|inglese]] sono relativamente recenti, indicativamente dalla fine del [[XIX Secolo|Novecento]], ma considerevoli. Secondo [[Tullio De Mauro]] gli anglismi entrati nell'italiano si attestano attorno all'8% del lessico complessivo.
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], si insediano stabilmente termini relativi allo sviluppo tecnologico ed economico; alcuni sono prestiti di necessità, ovvero non traducibili con lemmi già esistenti: ''kit, jeans, partner, okay, puzzle, scout, spray, west, punk, rock''; lessico finanziario come ''budget'' (esso stesso un prestito dal francese), ''marketing, meeting, business''; informatico come ''click, cliccare, computer, formattare, hardware, software, mouse, blog (da web-log)''; sportivi come ''goal, corner, cross, assist, baseball, basket''.
 
=== [[Lingue ibero-romanze|Iberismi]] ===
Tramite lo [[lingua spagnola|spagnolo]], prima e durante l'occupazione [[Asburgo di Spagna|asburgica]], sono giunti nell'italiano termini esotici quali ''amaca, ananas, brio, cacao, cioccolata'' (originariamente nahuatl), ''condor'' (originariamente [[Lingue quechua|quechua]]), ''creanza, etichetta, guerriglia, lama'' (originariamente quechua), ''lazzarone, mais'' (originariamente taino), ''parata, patata'' (originariamente quechua), nonché parole queste sì castigliane quale ''posata, puntiglio, sfarzo, sussiego, zaino'' ...
 
Dal [[lingua portoghese|portoghese]] derivano parole come, ''banana, cocco, mandarino'' (originariamente cinese), ''pagoda'' (originariamente cinese)...
 
Tra questi, molti hanno origine dai nuovi referenti provenienti dalla [[scoperta dell'America|scoperta dell'America]].
 
Fra le lingue iberiche minoritarie che ebbero una certa influenza sull'italiano, va senz'altro menzionato il [[lingua catalana|catalano]], parlato, insieme al [[Dialetto toscano|toscano]]{{citazione necessaria}} od alle lingue e dialetti locali, in alcune corti medievali (in [[Sicilia]], fra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XV secolo]], in [[Sardegna]] fra la prima metà del [[XIV secolo|XIV]] e la prima metà del [[XVII secolo]], e a [[Napoli]] nel corso del [[XV secolo]]).
 
== Tutela della lingua italiana ==
La lingua italiana è attualmente priva di organismi ufficiali di normazione. Nonostante vi siano numerose istituzioni dedicate al suo studio e alla sua promozione, nessuna di questi è ufficialmente deputato alla elaborazione attiva di regole linguistiche, per esempio una [[grammatica normativa]], sul modello della [[Real Academia Española]], dell'[[Académie française]], delle accademie portoghesi (lusitana e [[Accademia Brasiliana delle Lettere|brasiliana]]) o altre. Non vi sono nemmeno organismi linguistici semi-ufficiali, sul modello svedese<ref>[http://www.sprakradet.se/ Concilio della lingua svedese-''Språkrådet'', Sito ufficiale (svedese)]</ref>. A differenza di questi e altri paesi, inoltre, non si trovano riferimenti alla lingua italiana nei principi fondamentali della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione nazionale]]<ref>[http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html Costituzione della Repubblica Italiana]</ref>: l'unico riferimento esplicito nella carta costituzionale emerge all'articolo 99 (DPR n. 670 del 31 agosto 1972), a cui si aggiungono [[Lingue italiane nella legislazione|riferimenti normativi]] di fonti subordinate (art. 1 l. 482.1999, codici di procedura civile e penale)<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm Testo della legge 482.1999]</ref>.
 
=== Accademia della Crusca ===
L'[[Accademia della Crusca]] si propone in particolare l'obiettivo di fare acquisire e diffondere nella società italiana, specialmente nella scuola e all'estero, la conoscenza storica della lingua nazionale. È inoltre membro fondatore della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali (EFNIL).<br />
Come evidenziato nello statuto, l'accademia si occupa di promuovere lo studio della lingua italiana a fini storico-linguistici, lessicografici ed etimologici. L'attività scientifica dell'Accademia si svolge in tre campi principali:
# il ''Centro studi di filologia italiana'', che promuove lo studio e l'edizione critica degli antichi testi e degli scrittori italiani;
# il ''Centro di studi di lessicografia italiana'', che si occupa di studi sul lessico italiano e della compilazione di opere lessicografiche;
# il ''Centro di studi di grammatica italiana'', addetto allo studio della grammatica storica, descrittiva e normativa della lingua italiana.
 
=== Opera del Vocabolario Italiano ===
L'Opera del Vocabolario Italiano è l'istituto del CNR che ha il compito di elaborare il Vocabolario Storico Italiano. È membro fondatore della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali (EFNIL).
 
== Paesi in cui l'italiano è lingua ufficiale ==
L'italiano è lingua ufficiale in [[Italia]], a [[San Marino]], in [[Città del Vaticano]] (la lingua ufficiale della Santa Sede è il latino), in [[Svizzera]] (insieme a tedesco, francese e romancio), in tre comuni della [[Slovenia]] e nella [[Regione istriana]] ([[Croazia]]). Fu lingua ufficiale in [[Somalia]] fino al [[1963]], in [[Etiopia]] fino al [[1943]], in [[Eritrea]] fino al [[1941]], a [[Malta]] fino al [[1934]] e in [[Corsica]] e [[Nizza]] fino al [[1859]].
L'italiano è inoltre una delle 24 lingue ufficiali dell'[[Unione europea]].
 
=== Italia ===
La Costituzione della repubblica italiana non indica l'italiano come lingua ufficiale. Tuttavia, in [[Italia]] l'italiano è considerato lingua ufficiale in quanto lo Statuto di Autonomia della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige (DPR n. 670 del 31 agosto 1972), che ha valore di legge costituzionale, dichiara all'art. 99 che «[...] quella italiana [...] è la lingua ufficiale dello Stato». La dicitura viene ripetuta dall'art. 1 del DPR n. 574 del 15 luglio 1988 “Norme di attuazione dello Statuto Speciale per la Regione Trentino-Alto Adige” e richiamata dalla Legge ordinaria n. 482 del 15 dicembre 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” che stabilisce all'art. 1 che “''la lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano”''. Una proposta di legge costituzionale approvata dalla Camera il 28 marzo [[2007]] prevedeva la modifica dell'art. 12 della Costituzione in « L'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica nel rispetto delle garanzie previste dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali »: la proposta però non è stata approvata dal Senato e l'art. 12 nella forma in vigore al 31 dicembre 2012 non contiene indicazioni sulla lingua ufficiale.
 
=== Svizzera ===
[[File:Sprachen CH 2000 IT.png|200 px|left|thumb|Ripartizione delle lingue ufficiali in Svizzera ([[2000]]).]]
La [[lingua italiana in Svizzera]] è una delle quattro lingue ufficiali insieme al [[Lingua tedesca|tedesco]], al [[Lingua francese|francese]] e al [[romancio]]. Secondo i dati del [[censimento]] dell'anno 2009, l'italiano è la lingua principale di 525.000 persone residenti nella Confederazione (pari al 6,8 % della popolazione), di cui 332.950 residenti nel [[Canton Ticino]], dove l'italiano, oltre a essere lingua ufficiale, è considerato la lingua principale dall'83,1% della popolazione. Già la prima Costituzione moderna (quella che nel 1848 fa della Svizzera uno Stato federale), assegna all'italiano lo statuto di lingua nazionale. L'articolo 4 della costituzione federale recita appunto: ''Le lingue nazionali sono il tedesco, il francese, l'italiano e il romancio''.
 
Il territorio di lingua italiana (la cosiddetta [[Svizzera italiana]]) è costituito dal Canton Ticino e dalle quattro valli italofone del Cantone trilingue dei Grigioni (da Est a Ovest, si tratta delle valli Poschiavo, Bregaglia, Mesolcina e Calanca; le altre lingue di questo Cantone nel Sud-Est della Svizzera sono il tedesco e il romancio). L'italiano è considerato lingua principale dal 10,2 % della popolazione nel [[Canton Grigioni]]. L'italiano è diffuso infine nell'uso per ragioni turistiche nell'alta [[Engadina]]. L'unico comune svizzero sul versante settentrionale delle Alpi di lingua italiana, [[Bivio (Svizzera)|Bivio]], è invece oggi ormai sostanzialmente germanizzato. In questo comune la lingua italiana è ora parlata solamente dal 29% degli abitanti (erano ancora l'80% nel [[1860]]).
 
Essendo lingua di gran lunga minoritaria, l'italiano in Svizzera gode di protezione e sussidi da parte di confederazione e cantoni. L'articolo 70 della costituzione federale riguarda la politica linguistica svizzera, parte di esso recita: ''Le lingue ufficiali della Confederazione sono il tedesco, il francese e l'italiano ... La Confederazione sostiene i provvedimenti dei Cantoni dei Grigioni e del Ticino volti a conservare e promuovere le lingue romancia e italiana''.
Il censimento del 2000 ha tracciato una mappa svizzera delle diffusione delle lingue in Svizzera<ref>[http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/regionen/regionalportraets.html Statistiche federali sintetiche]</ref><ref>[http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/infothek/lexikon/bienvenue___login/blank/zugang_lexikon.Document.21754.xls Statistiche federali analitiche]</ref>. I risultati sono riportati di seguito:
 
{| class="sortable wikitable"
! scope="col" | Cantone
! scope="col" | Parlanti italiano
! scope="col" | %
! scope="col" | Diffuso come
! scope="col" | Cantone
! scope="col" | Parlanti italiano
! scope="col" | %
! scope="col" | Diffuso come
|-
| [[Canton Ticino|Ticino]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 332.950
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 83,1
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| [[Canton Zugo|Zugo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2.525
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,5
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Grigioni|Grigioni]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 19.106
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 10,2
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| [[Canton San Gallo|San Gallo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 10.640
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Basilea Città|Basilea Città]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 9.409
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 5,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Vallese|Vallese]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 5.987
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,2
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Glarona|Glarona]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1.689
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Berna|Berna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 18.908
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Zurigo|Zurigo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 49.750
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Lucerna|Lucerna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 6.801
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Ginevra|Ginevra]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 15.191
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
| [[Canton Svitto|Svitto]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2.447
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|-
| [[Canton Basilea Campagna|Basilea Campagna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 8.979
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3,5
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Giura|Giura]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1.210
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Argovia|Argovia]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 17.847
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3,3
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Appenzello Esterno|Appenzello Esterno]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 905
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Neuchâtel|Neuchâtel]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 5.407
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3,2
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| [[Canton Nidvaldo|Nidvaldo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 533
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
|-
| [[Canton Soletta|Soletta]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 7.678
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3,1
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Uri|Uri]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 462
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,3
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Vaud|Vaud]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 18.713
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| [[Canton Friburgo|Friburgo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3.100
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,3
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|-
| [[Canton Turgovia|Turgovia]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 6.317
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Obvaldo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 329
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|-
| [[Canton Sciaffusa|Sciaffusa]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1.897
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,6
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Appenzello Interno]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 134
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|}
 
=== Slovenia ===
In Slovenia l'italiano è lingua ufficiale (con lo [[Lingua slovena|sloveno]]) nei tre comuni costieri di [[Capodistria]], [[Isola d'Istria]] e [[Pirano]]. <br>L'articolo 64 della [[Costituzione]] slovena riconosce diritti particolari alla comunità nazionale autoctona italiana. In particolare, gli [[Italofonia|italofoni]] autoctoni sloveni hanno diritto<ref>Di identici diritti gode la comunità nazionale autoctona [[Magiari|magiara]]</ref><ref name=COSLO>{{cita pubblicazione |autore=Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici.|titolo=La Costituzione della Repubblica di Slovenia in lingua italiana|anno=2013 |rivista=Osservatorio sul Diritto Pubblico dei Paesi dell'Europa Centro-Orientale (DIPEO) |numero=22 |pagine=51-56 |url=http://users2.unimi.it/dirpubesteuropa/wp-content/uploads/Costituzione-Slovena-in-lingua-italiana.pdf |formato=PDF |accesso=1 giugno 2013}}</ref>:
{{quote|...di istituire organizzazioni, di sviluppare attività economiche, culturali e di ricerca scientifica, nonché attività nel settore della pubblica informazione e dell'editoria. <br>...all'educazione e all'istruzione nella propria lingua nonché alla formazione e allo sviluppo di tale educazione e istruzione nella propria lingua.<br>...di coltivare i rapporti con la propria nazione madre e con i rispettivi Stati|Costituzione della repubblica Slovena, Articolo 64}}
Tali diritti sono garantiti costituzionalmente dallo stato sloveno, materialmente e moralmente<ref name=COSLO></ref>.
<br>Alla comunità nazionale autoctona si aggiungono poi i cittadini italiani residenti in Slovenia: l'unione di queste due componenti costituisce il gruppo etnico degli [[sloveni italiani]].
 
=== Croazia ===
[[File:Istria italiani 2001.png|300 px|right|thumb|Distribuzione per comuni degli italiani madrelingua nella ''[[Regione Istriana]]'' (Croazia) (2001).]]
Nella [[Regione Istriana]], in Croazia, l'italiano è lingua ufficiale a livello regionale insieme al [[Lingua croata|croato]] (parlata dal 7,69% della popolazione secondo il censimento ufficiale del 2001), e a livello comunale a: [[Buie d'Istria|Buie]], [[Castellier-Santa Domenica]], [[Cittanova (Croazia)|Cittanova]], [[Dignano (Croazia)|Dignano]], [[Fasana]], [[Grisignana]], [[Lisignano]], [[Montona]], [[Orsera]], [[Parenzo]], [[Portole]], [[Rovigno]], [[Torre-Abrega]], [[Umago]], [[Valle (Croazia)|Valle d'Istria]], [[Verteneglio]], [[Visignano]], [[Visinada]].
Secondo fonti non ufficiali (Ethnologue e Dieta Istriana) i parlanti italiano in Istria sarebbero almeno il 25%, e pure gran parte della popolazione croata della costa lo conosce. Anche in Dalmazia molti sono coloro che comprendono l'italiano.
 
=== San Marino ===
Nella Repubblica di [[San Marino]] è lingua nazionale dello Stato.
 
=== I Paesi in dettaglio ===
{| class="sortable wikitable"
! scope="col" | Paese
! scope="col" | Abitanti (anno)
! scope="col" | Parlanti italiano (%)
! scope="col" | Diffuso come
! scope="col" | Note
|-
| {{VAT}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 829 (2010)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 89 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Co-ufficiale assieme al [[lingua latina|latino]], lingua ufficiale della [[Santa Sede]].
|-
| {{HRV}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4.290.612 (2011)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,44%
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Co-ufficiale assieme al [[lingua croata|croato]] nella [[Regione Istriana]] che comprende gran parte dell'[[Istria]] croata.
|-
| {{ITA}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 60.100.000 (2011)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 95 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Co-ufficiale assieme alle lingue minoritarie nelle [[Regione a statuto speciale|regioni autonome]].
|-
| {{SMR}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 32.448 (2013)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 100 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |
|-
| {{SLO}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2.029.680 (2012)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,11%
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Lingua co-ufficiale insieme allo [[lingua slovena|sloveno]] nei comuni di [[Capodistria]] e [[Pirano]] nell'[[Istria]] slovena.
|-
| {{CHE}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 7.900.000 (2010)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 8,4 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Unica lingua ufficiale in [[Canton Ticino]] e co-ufficiale assieme al [[lingua tedesca|tedesco]] e al [[lingua romancia|romancio]] nel [[Canton Grigioni]].
|}
*Fonte:[http://www.axl.cefan.ulaval.ca/ L'aménagement linguistique dans le monde] e [https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sm.html CIA World Factobook]
 
== Diffusione nei Paesi in cui non è lingua ufficiale ==
{{vedi anche|Lingua italiana nel mondo}}
Le stime della Società di Linguistica Internazionale valutano che al mondo esistano circa 61,7 milioni di persone in grado di parlare italiano: 55 milioni di questi sono residenti in Italia e 6,7 sono residenti all'estero.<ref>name="Scheda su Ethnologue"</ref> Stime simili hanno un certo grado di arbitrarietà per quanto riguarda la definizione (più o meno rigorosa) del “parlare italiano”.
 
In alcuni paesi l'italiano è lingua ufficiale; in altri ha un uso relativamente diffuso, anche se privo di riconoscimento giuridico.
È inoltre fra le cinque lingue più studiate al mondo (come lingua non madre).<ref>[http://www.ladante.it/?q=comunicatistampa/convegno-asils-la-lingua-italiana-europa-e-nel-mondo Convegno ASILS: la lingua italiana in Europa e nel mondo], 5 maggio 2011.</ref>
 
Secondo [[Ethnologue]], la lingua italiana è la 19ª lingua parlata come ''prima lingua'' per dimensione; essa è parlata in complessivamente 34 paesi da 61,7 milioni di persone.<ref name="Ethnologue">[http://www.ethnologue.com/ethno_docs/distribution.asp?by=size Ethnologue Statistical Summaries]</ref>
 
{{MultiCol}}
; L'italiano come ''lingua ufficiale''<nowiki>:</nowiki><ref name="Ethno-ita">[http://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=ita Ethnologue report for language code: ita]</ref>
* {{ITA}}
* {{CHE}}
* {{SMR}}
* {{VAT}}
* {{SLO}} (a livello regionale)
* {{CRO}} (a livello regionale)
* {{EUR}}
{{ColBreak}}
; L'italiano come ''lingua nazionale'' o altra lingua parlata<nowiki>:</nowiki><ref name="Ethno-ita"/>
* {{ALB}} (lingua straniera più conosciuta e insegnata nelle scuole)
* {{ARG}} (lingua minoritaria di peso, la seconda dopo lo spagnolo)
* {{AUS}} (parlato da comunità consistenti)
* {{BEL}} (parlato dai discendenti di immigrazione italiana)
* {{BIH}} (parlato da profughi in Italia durante la guerra di Jugoslavia e da persone lavoranti nella cooperazione)
* {{BRA}} (usato come lingua regionale e etnica negli stati di [[Espírito Santo]] - a [[Santa Teresa (Espírito Santo)|Santa Teresa]] e [[Vila Velha]] - e [[Rio Grande do Sul]]) - e [[São Paulo]]
* {{BUL}} (piuttosto diffuso per ragioni economiche)
* {{CAN}} (parlato da comunità assai consistenti)
* {{CHI}} (lingua minoritaria)
* {{CUB}} (lingua utilizzata per il turismo italiano)
* {{EGY}} (parlato vicino al confine della Libia)
* {{ARE}}
* {{ERI}} (lingua amministrativa e commerciale, per [[Colonia eritrea|ragioni storiche]])
* {{ETH}} (lingua amministrativa e commerciale, per [[Colonialismo italiano|ragioni storiche]])
* {{PHL}}
* {{FRA}} (usato a livello regionale in [[Corsica]] e a [[Nizza]], lingua ufficiale fino al 1860)
{{ColBreak}}
* {{GER}}
* {{ISR}} (parlato per lo più da ebrei italiani)
* {{LBY}} (lingua ufficiale fino al 1943; ora lingua commerciale)
* {{LIE}}
* {{LUX}}
* {{Bandiera|MKD|nome}} (seconda lingua più diffusa dopo l'inglese<ref>[http://www.ambskopje.esteri.it/Ambasciata_Skopje/Menu/Ambasciata/Gli_uffici/Ufficio_Culturale/ Ambasciata d'Italia a Skopje, Ufficio culturale.]</ref><ref>[http://venus.unive.it/italslab/modules.php?op=modload&name=ezcms&file=index&menu=79&page_id=243 L'italiano a Skopje. Intervista a Anastasija Gjurcinova. Bollettino Itals Novembre 2005]</ref>)
* {{MLT}} (lingua ufficiale fino al 1934; ora parlato al livello L2, commerciale e turistica)
* {{MON}} (lingua ufficiale fino al 1860; lingua straniera più conosciuta e turistica e parlato come seconda lingua dopo il [[lingua francese|francese]] da comunità consistenti)
* {{MNE}} (lingua straniera più conosciuta e insegnata nelle scuole)
* {{PER}}
* {{PRY}}
* {{PRI}}
* {{IRL}}
* {{GBR}}
* {{ROU}}
* {{SOM}} (lingua ufficiale fino al 1963, ora è usato come lingua commerciale e amministrativa)
* {{USA}} (lingua usata dagli emigrati nella [[Nuova Inghilterra]] e negli stati di [[Stato di New York|New York]] e [[New Jersey]] come lingua regionale)
* {{ZAF}}
* {{TUN}}
* {{URY}}
* {{VEN}} (parlato come seconda lingua dopo lo [[Lingua spagnola|spagnolo]] da comunità consistenti)
{{EndMultiCol}}
 
=== Cittadini italiani residenti all'estero ===
In base ai dati dell'[[Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero|Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero]] (AIRE) pubblicati dal [[Ministero dell'Interno|Ministero dell'Interno]],<ref>[http://infoaire.interno.it/statistiche2010/stat_ripartizioni.html Ministero dell'Interno - AIRE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> aggiornato al 2010, risultano presenti forti comunità di cittadini [[italiani residenti all'estero|italiani residenti all'estero]]; queste cifre indicano solo i cittadini italiani residenti e non tutti gli italofoni presenti nei diversi paesi:
{{MultiCol}}
* [[Argentina]] 648.333
* [[Germania]] 631.243
* [[Svizzera]] 536.607
* [[Francia]] 363.127
* [[Brasile]] 284.388
* [[Belgio]] 248.070
* [[Stati Uniti]] 215.147
* [[Regno Unito]] 196.117
* [[Canada]] 134.617
* [[Australia]] 128.609
* [[Spagna]] 113.584
* [[Venezuela]] 111.356
{{ColBreak}}
* [[Uruguay]] 86.146
* [[Cile]] 48.125
* [[Paesi Bassi]] 33.136
* [[Sudafrica]] 30.673
* [[Perù]] 29.494
* [[Lussemburgo]] 22.965
* [[Austria]] 18.839
* [[Ecuador]] 13.468
* [[Colombia]] 12.654
* [[Messico]] 11.471
* [[San Marino]] 11.056
* [[Grecia]] 10.622
{{ColBreak}}
* [[Croazia]] 10.434
* [[Israele]] 10.212
* [[Svezia]] 8.701
* [[Paraguay]] 7.627
* [[Irlanda]] 7.463
* [[Principato di Monaco]] 6.514
* [[Repubblica Dominicana]] 5.299
* [[Danimarca]] 4.830
* [[Portogallo]] 4.499
* [[Costa Rica]] 4.118
* [[Egitto]] 4.050
{{EndMultiCol}}
 
In totale, i cittadini italiani all'estero sono 4.115.235; in particolare, 2.258.180 in Europa, 384.819 in Nord e Centroamerica, 1.244.703 in Sudamerica, 53.741 in Africa, 42.047 in Asia e 131.745 in Oceania.
 
In particolare è significativo il dato del [[Principato di Monaco]] e di [[San Marino]], dove i cittadini italiani costituiscono rispettivamente il 18% e il 35% della popolazione residente totale.
 
Gli iscritti all'AIRE “provengono da residenze anagrafiche in Italia ed erano quindi precedentemente iscritti anagraficamente presso comuni italiani”<ref>Turchetta 2005, p. 13</ref>; sono quindi spesso in grado di parlare italiano. Tuttavia, alcuni di loro “non sono mai stati scolarizzati in italiano né hanno mai parlato la (…) lingua in contesti formali e non, non avendo neanche appreso l'italiano in famiglia”<ref>Turchetta 2005, p. 13</ref>. Per questo motivo, Barbara Turchetta ritiene che “sebbene il numero di cittadini italiani residenti all'estero si avvicini a quello degli italofoni all'estero, esso è certamente in eccesso rispetto a quest'ultimo”<ref>Turchetta 2005, p. 13</ref>.
 
===Discendenti di emigrati italiani===
Le stime sul numero di discendenti di emigrati italiani all'estero arrivano fino a un massimo di 80 milioni di persone<ref>[http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/21532/introduzione.pdf Statistiche dell'emigrazione italiana secondo la Chiesa cattolica]</ref>. Tuttavia, “degli oltre 25.000.000 Italiani emigrati tra il 1876 e il 1976 appena 7.000.000 circa possono considerarsi espatriati in maniera definitiva; il resto si limitò a un soggiorno variabilmente lungo all'estero prima di un ritorno definitivo in patria”<ref>Turchetta 2005, p. 4</ref>.
 
Nelle comunità stabili di italiani all'estero la lingua nazionale è comunque usata relativamente di rado. Nel primo rapporto organico sulla diffusione dell'italiano nel mondo, la storia dell'uso della lingua italiana all'estero è stata in effetti descritta come quella di “un grande naufragio”<ref>Baldelli 1987.</ref>: tuttavia, i cittadini di altri paesi che dichiarano di avere come lingua madre l'italiano sono complessivamente stimabili in due o tre milioni di persone<ref>Baldelli 1987.</ref>.
 
== Strumenti di promozione della lingua italiana nel mondo ==
=== Comunità Radiotelevisiva Italofona ===
Costituita il 3 aprile 1985 quale collaborazione istituzionale tra radiotelevisioni di servizio pubblico – [[Rai]], [[Rtsi]], [[TV Koper-Capodistria]], [[Radio Vaticana]] e [[San Marino Rtv]] – la Comunità radiotelevisiva italofona nasce come strumento di valorizzazione della lingua italiana. Oggi la sua struttura articolata può essere illustrata da uno schema in tre cerchi: il primo cerchio è formato dai soci fondatori; il secondo comprende tutti i media “osservatori”, registrati; il terzo cerchio, infine, include gli “amici”, cioè quel quadro ambientale che favorisce l'humus di crescita della Comunità.
 
=== Società Dante Alighieri ===
La [[Società Dante Alighieri]] nasce nel 1889 grazie a un gruppo di intellettuali guidati da [[Giosuè Carducci]] e viene eretta Ente Morale con R. Decreto del 18 luglio 1893, n. 347; con d.l. n. 186 del 27 luglio 2004 è assimilata, per struttura e finalità, alle ONLUS. Il suo scopo primario, come recita l'articolo 1 dello Statuto sociale, è quello di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italiana”. Per il conseguimento di queste finalità, la “Dante Alighieri” si è affidata e si affida tuttora all'aiuto costante e generoso di oltre 500 Comitati, di cui più di 400 attivi in Africa, America, Europa, Asia e Oceania.
 
===Quotidiani in lingua italiana===
Sono 4 i quotidiani italiani all'estero:
* {{CRO}} [[La Voce del Popolo (quotidiano di Fiume)]]
* {{USA}} [[America Oggi]]
* {{ARG}} [[L'Italiano (quotidiano)|L'Italiano (quotidiano)]]
* {{URU}} [[La gente d'Italia|La gente d'Italia]]
* {{GER}} Il Mitte (quotidiano di Berlino e Francoforte) <ref>www.ilmitte.com</ref>
 
== Sistema di scrittura ==
{{vedi anche|Alfabeto italiano|Ortografia italiana}}
La lingua italiana usa l'[[alfabeto italiano]] costituito da 21 lettere; al quale si aggiungono 5 lettere, tradizionalmente definite straniere, 'j' 'k', 'w', 'x', 'y', con cui forma l'[[alfabeto latino]]. X e j erano lettere utilizzate nell'italiano antico soprattutto nei toponimi ([[Jesi]], [[Jesolo]]) e in alcuni cognomi come [[Lo Jacono]] e Bixio, o come varianti grafiche di scrittura (ad es. in [[Luigi Pirandello|Pirandello]] ''gioja'' invece di ''gioia''). Esistono accenti grafici sulle vocali: in particolare quello ''acuto'' (´) solo sulla ''e'' e raramente sulla ''o'' (una grafia ricercata li esigerebbe anche su ''i'' e ''u'' dal momento che sono sempre “vocali chiuse”) e quello ''grave'' (`) su tutte le altre. Il ''[[circonflesso]]'' (^) serve per indicare la contrazione di due vocali, in particolare due /i/. Si è soliti indicarlo soprattutto nei (pochi) casi in cui vi possa essere ambiguità di tipo [[omografia (linguistica)|omografico]]. Per esempio la parola “geni” può riferirsi sia a delle menti brillanti (al singolare: “genio”) sia ai nostri caratteri ereditari (al singolare: “gene”). Scritta “genî” non può che riferirsi al primo significato.
L'accento grafico è obbligatorio sulle parole tronche (o ossitone o meglio ancora “ultimali”), che hanno cioè l'accento sull'ultima sillaba e finiscono per vocale. Altrove l'accento grafico è facoltativo, ma utile per distinguere parole altrimenti omografe (àncora - ancóra).
 
== Lingue e dialetti d'Italia ==
{{vedi anche|Varianti regionali della lingua italiana|elenco dei dialetti d'Italia|lingue parlate in Italia|Italiano popolare}}
[[File:Italy - Forms of Dialect.jpg|right|thumb|200px|Mappa delle lingue e dei cosiddetti "''dialetti''" in Italia]]
In Italia pressoché tutti gli idiomi parlati insieme all'italiano sono impropriamente chiamati “''dialetti italiani”'', essendo però molti di essi [[lingue romanze]] a tutti gli effetti, linguisticamente distinte dall'italiano<ref>{{cita web|http://www.homolaicus.com/linguaggi/lingue_italiane.htm|Le Lingue parlate nel territorio dello Stato italiano|autore=Roberto Bolognesi, Matteo Incerti}}</ref>; risulta perciò importante distinguere fra '''dialetti d'Italia''' (ovvero lingue non ufficialmente riconosciute come tali) e '''dialetti dell'italiano''' (ovvero varianti dell'italiano diverse rispetto a quella modello). Al di fuori degli ambiti delle lingue romanze riconosciute dallo Stato italiano ([[lingua sarda|sardo]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua francese|francese]], [[lingua occitana|occitano]], [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]], [[lingua friulana|friulano]] e [[lingua ladina|ladino]]), il ''primo gruppo'' include lingue non riconosciute dallo Stato italiano, come il [[Lingua piemontese|piemontese]], il [[lingua napoletana|napoletano]], il [[lingua ligure|ligure]], il [[lingua siciliana|siciliano]], il [[lingua veneta|veneto]], il [[Lingua lombarda|lombardo]] e le rispettive varianti regionali. Il ''secondo gruppo'' invece include tutte le varianti dell'italiano modello, spesso chiamate con l'appellativo di “[[italiano popolare]]”, le quali si distinguono almeno su due dimensioni, ovvero quella geografica e quella sociale<ref>Carla Marcato, Dialetto, Dialetti, Italiano. Bologna: Il Mulino, 2002.</ref>.
 
La distinzione tra lingue e dialetti è stata talvolta utilizzata dagli studiosi (come [[Francesco Bruni (linguista)|Francesco Bruni]]) per discernere tra la lingua che costituiva la ''[[koinè]]'' italiana, e quelle che hanno avuto poca o nessuna parte nella sua formazione, quali [[Lingua albanese|albanese]], [[Lingua greca|greco]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua ladina|ladino]], [[Lingua occitana|occitano]], [[Lingua sarda|sardo]] e [[Lingua catalana|catalano]], che sono parlate dalle [[Minoranze linguistiche (Italia)|minoranze]].
 
Le discriminazioni verificatesi nel [[Novecento]] contro le lingue minoritarie furono tanto pesanti, che i suoi locutori subivano spesso uno [[Stigma (sociologia)|stigma sociale]], e parlare in una di esse è ancor oggi deprecato come segno di scarsa istruzione nell'immaginario comune; inoltre, la maggior parte di esse (fanno eccezione le varietà linguistiche di idiomi che godono di una certa diffusione e prestigio internazionale, quali il [[lingua francese|francese]] e il [[lingua tedesca|tedesco]]<ref>Fra questi vanno segnalati soprattutto il [[francoprovenzale]], parlato nella [[Valle d'Aosta]] e i dialetti [[Tirolo|tirolesi]] dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]. Va comunque rilevato che coloro che utilizzano tali varietà idiomatiche hanno rispettivamente il francese e il tedesco come lingue di cultura e di comunicazione di massa, non le parlate più propriamente autoctone</ref>) non sono generalmente usate nella comunicazione di massa e sono usualmente limitate ai parlanti nativi in contesti informali, essendo in [[Lingua in pericolo|pericolo di estinzione]].
 
Per quanto riguarda i dialetti dell'italiano, le sue variazioni diatopiche possono essere dimostrate da vari fattori: l'apertura delle [[vocale|vocali]], la lunghezza delle [[consonante|consonanti]], e l'influenza della parlata locale (per esempio, ''annà'' può rimpiazzare ''andare'' nell'area di Roma, anche nell'uso di chi parla abitualmente italiano). Numerose varianti regionali dell'italiano sono discernibili all'interno dei canali di comunicazione, con prevalenza delle varietà lombarda (tipicamente in [[Mediaset]]) e romana.
 
== Premi Nobel per la letteratura di lingua italiana ==
* [[Giosuè Carducci]] (1906, {{bandiera|ITA 1861-1946|nome}})
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== Bibliografia ==
La lingua italiana è l'oggetto dell'''[[Enciclopedia dell'italiano]]'' curata da [[Raffaele Simone]], Roma, Treccani, 2010.
 
La più nota grammatica moderna dell'italiano è la ''Grammatica italiana: italiano comune e lingua letteraria'' di [[Luca Serianni]], in collaborazione con [[Alberto Castelvecchi]], Torino, UTET, 1988. L'edizione minore della stessa grammatica è pubblicata come [[Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi]], Milano, Garzanti, 1997.
 
Per una descrizione dell'italiano contemporaneo un importante punto di riferimento è: [[Gaetano Berruto]], ''Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo'', Roma, Carocci, 1987.
 
=== Altri testi ===
* Baldelli, Ignazio (a cura di). 1987. ''La lingua italiana nel mondo: indagine sulle motivazioni allo studio dell'italiano''. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana.
* Rogers, Derek, D'Arcangeli, Luciana. 2004. ''Illustrations of the IPA: Italian''. In: ''Journal of the International Phonetics Association''. Cambridge, Cambridge University Press, pp.&nbsp;117–121.
* Turchetta, Barbara. 2005. ''Il mondo in italiano: varietà e usi internazionali della lingua''. Roma-Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]]. ISBN 88-420-7706-2.
*Villa, Franco. 1991. ''Nuovo maiorum sermo''. Torino, [[Paravia]]. ISBN 88-395-0170-3.
 
== Voci correlate ==
* [[Italofonia]]
* [[Grammatica italiana]]
* [[Storia della lingua italiana]]
* [[Italianistica]]
* [[Varianti regionali della lingua italiana]]
* [[Lingua volgare]]
* [[Lingue romanze]]
* [[Indovinello veronese]]
* [[Placiti cassinesi]]
* [[Scuola siciliana]]
* [[Dialetto toscano]]
* [[Lingua italiana in Svizzera]]
* [[Italiano regionale della Sardegna]]
* [[Lingue della provincia autonoma di Bolzano]]
* [[Lingue parlate in Italia]]
* [[Itanglese]]
* [[Doppiaggese]]
* [[Italiano popolare]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=lingua italiana|q|q_preposizione=sulla|commons=Category:Italian language|commons_preposizione=sulla|wikt=italiano|wikt_etichetta=italiano|b=Italiano|b_oggetto=un corso|b_preposizione=di|b_etichetta=italiano|s=Sulla lingua italiana. Discorsi sei|s_oggetto=un saggio|s_preposizione=di [[Ugo Foscolo]]:|s_etichetta=''Sulla lingua italiana. Discorsi sei''|s2=Sopra la ricchezza della lingua italiana ne' termini militari|s2_oggetto=un saggio|s2_preposizione=di [[Francesco Algarotti]]:|s2_etichetta=''Sopra la ricchezza della lingua italiana ne' termini militari''}}
{{Interprogetto/notizia|Scontro alla Camera sulla lingua italiana|data=13 dicembre 2006}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/ReteIIC.htm Ministero degli Affari Esteri - La rete degli Istituti Italiani di Cultura]
* [http://www.accademiadellacrusca.it/index.php Accademia della Crusca]
* [http://www.ovi.cnr.it Istituto Opera del Vocabolario Italiano]
* [http://www.comunitaitalofona.org/ Comunità Radiotelevisiva Italiana]
* [http://www.ladante.it/ Società Dante Alighieri]
* [http://www.ti.ch/olsi/ Osservatorio linguistico della Svizzera italiana]
* {{en}} [http://www.ethnologue.com/14/show_language.asp?code=ITN ITALIAN: a language of Italy], da [[Ethnologue]]
* {{Thesaurus BNCF}}
* [http://www.italofonia.org La lingua italiana nel mondo su ''italofonia.org'']
 
=== Dizionari e grammatiche in linea ===
* [http://www.dizionario.rai.it/ Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e di pronunzia (DOP)]
* [http://www.treccani.it Vocabolario della lingua italiana Treccani]
* [http://www.grammaticaitaliana.eu/ Portale sulla grammatica italiana]
* [http://www.sinonimi-contrari.it/ Sinonimi e contrari della lingua Italiana]
* [http://sinonimicontrari.com/ Dizionario dei Sinonimi della lingua Italiana]
* [http://elvetismi.googlepages.com Dizionario dell'italiano ticinese, grigionese e "federale"]
 
{{LingueUnioneEuropea}}
{{Lingue romanze}}