Debito pubblico: differenze tra le versioni

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[[Image:Dette des collectivités publiques par rapport au pib.PNG|thumb|right|Debito pubblico [[Svizzera|svizzero]] (Confederazione, cantoni e comuni) in rapporto al [[PIL]] dal [[1950]] al [[2010]].]]
 
Nel [[1945]] l’economia svizzera si trovava in una condizione invidiabile: non aveva subito devastazioni, aveva un apparato industriale intatto e disponeva (unico paese insieme con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) di una valuta stabile e liberamente convertibile. Il conflitto mondiale, tuttavia, aveva privato la [[Svizzera]] dei suoi tradizionali mercati esteri e il clima d’assedio (soprattutto dopo la capitolazione della [[Francia]] nel [[1940]]) aveva duramente condizionato anche l’economia elvetica, quasi impossibilitata a commerciare con il campo degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Nel [[1945]] il debito pubblico elvetico sfiorava il 75% del [[PIL]].

Fortunatamente gli anni che seguirono (dal [[1946]] fino al [[1973]]) furono caratterizzati da alti tassi di crescita economica in tutto il continente e il debito pubblico venne ridotto, entro il [[1972]], al 33% del [[PIL]] svizzero. In seguito alla [[crisi energetica (1973)|crisi petrolifera]], il debito ricominciò a crescere sino al 45% del [[PIL]]. Negli anni seguenti l'economia elvetica ha conosciuto un nuovo ciclo favorevole, trainata soprattutto dal settore dei servizi (i cui addetti sono passati dal 36,9% della popolazione attiva nel [[1950]] al 53,4% del [[1980]]). La crescita economica e l'incremento del [[PIL]] hanno permesso di riportare il debito pubblico al 32% del [[PIL]] nel [[1990]].<ref>Martin Kuder, ''La grande crescita'', Lugano, 2010, p. 36.<!--questo libro non si trova--></ref>
 
==== Il freno all'indebitamento nella Confederazione elvetica ====