Milano: differenze tra le versioni
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[[File:5867 - Milano - Colonna del Verzée - Foto Giovanni Dall'Orto - 21-2-2007.jpg|thumb|left|[[Colonna del Verziere]], monumento ai morti delle [[5 giornate di Milano|5 giornate]] in largo Augusto.]]
[[File:Arcologie da década de 1950 (3529351006).jpg|thumb|left|220px|La [[Torre Velasca]] (1958) fu il primo simbolo della Milano moderna.]]
Alla caduta del Bonaparte, con il [[Congresso di Vienna]] ([[1815]]), Milano tornò sotto il dominio austriaco, non più come ducato, ma come capitale del neonato [[Regno Lombardo-Veneto]]
Dopo l'annessione di [[Roma]] allo Stato italiano e la sua trasformazione in capitale, per diverso tempo Milano venne qualificata con il titolo di ''Capitale morale''; la definizione è attribuita a [[Ruggero Bonghi]] negli anni in cui dirigeva ''[[La Perseveranza]]''<ref>{{cita libro|cognome=Migliorini|nome=Bruno|titolo=Parole d'autore: (onomaturgia)|editore=Sansoni|città=Firenze|anno=1975|pagine=pag.6}}</ref>, e conobbe una certa diffusione sulla scia del successo della Fiera industriale del [[1881]]<ref>{{cita|Rosa, 1982}}</ref><ref>{{cita|Pavoni, 2000}}</ref>. Con essa si alludeva al carattere milanese dall'epoca decisamente più avanzato nell'[[industrializzazione]] e nella modernità<ref>Questo epiteto oggi è in disuso o utilizzato per lo più a scopo [[ironia|ironico]]; in particolare, gli accenni alla "moralità" sono particolarmente bersagliati dall'ironia in seguito ad alcuni scandali, come quello della [[Duomo connection]] o quello di [[Mani pulite|Tangentopoli]]. Si veda ad esempio {{cita|Colaprico, 1991}} Ma già alla fine dell'Ottocento l'epiteto era contestato, ad esempio in {{cita|Barilli, 1888}}</ref>.
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