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Ha lo scopo di coordinare lo sviluppo, l'aggiornamento, la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentale posseduto dall'Università e di razionalizzare e gestire in modo uniforme i servizi di accesso all'informazione bibliografica e documentale.
==storia==
Il sistemaSistema bibliotecarioBibliotecario di Ateneo (SBA) dell'Università di Firenze si è costituito formalmente nel 1995<ref>insetire citazione documentu ufficiale</ref> e, preceduto solo dall'Università di Genova, gestisce in modo centralizzato e omogeneo strutture in precedenza separate. Le biblioteche dell'Università di Firenze, numerose per tradizione storica e anche per il continuo aggregarsi, dividersi, riaggregarsi al seguito delle Facoltà e degli Istituti, sono confluite in 5 grandi aree disciplinari (Area Biomedica, Area delle Scienze, Area delle delle Scienze Sociali, Area Tecnologica, Area Umanistica). Il nucleo scientifico più importante delle Biblioteche e dei Musei dell'Università di Firenze è costituito dalle raccolte dell'Imperial Regio Museo di Fisica e storia naturale, fondato da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1775. Esso conteneva una ricca raccolta di macchine e di strumenti tecnico-scientifici, tra cui lemeravigliosele meravigliose macchine di Galileo (che oggi si trovano al Museo di storia della scienza) e vi era annesso un osservatorio astronomico (La Specola), nome poi rimasto al Museo zoologico. Nel 1859 nacque l'Istituto di studi superiori, pratici e di perfezionamento di Firenze, che si componeva di quattro sezioni (presto ridotte a tre, perché la sezione di Studi legali spostò la propria attività a Pisa). Si trattava delle sezioni di Scienze Naturali, Medicina e Chirurgia, Filosofia e Filologia. Le prime due ereditavano la lunga tradizione e le raccolte del grande museo scientifico leopoldino, rispettivamente, e dell'antico Arcispedale di Santa Maria Nuova; la terza invece era di recente costituzione, ma anche nelle sue raccolte approdarono libri scientifici palatini e granducali e libri scientifici di altra provenienza. Con la nascita dell'Istituto di Studi superiori e delle 4quattro sezioni, tuttavia, si avviò lo smembramento di collezioni nelle quali strumenti, apparati e libri erano fusi in unità armonica. Da quel momento in poi i libri, considerati un supporto diretto all'attività didattica, presero a seguire una strada separata, approdando nelle biblioteche che man mano venivano creandosi intorno alle rispettive discipline e alle Facoltà; invece gli oggetti e gli strumenti, considerati testimonianze ormai statiche di una passata stagione di esperimenti, venivano affidati alla funzione più conservativa e meno d'uso dei Musei universitari. Il 10 ottobre 1924 l'Istituto di studi superiori si trasformò nell'Università degli studi di Firenze e alle preesistenti tre sezioni, che divennero altrettante Facoltà, si aggiunsero le nuove Facoltà di Giurisprudenza e di Matematica. Già alla vigilia della prima guerra mondiale le Facoltà erano diventate 10dieci; esse si accrebbero successivamente (per l'anno accademico 2008-2009 risultano attive 12 Facoltà). La frammentazione fisica delle biblioteche e delle collezioni restò quella che la storia precedente dell'istituzione aveva prefigurato. Tuttavia nel 1995 la nascita didello un organo centrale di coordinamento delle biblioteche dell'UniversitàSBA resuscitò, d'intesa con l'organizzazione generale dell'Ateneo in grandi settori disciplinari, le 4quattro grandi partizioni dell'Istituto di studi superiori. Vennero istituite, analogamente, un'Area Biomedica, un'Area Scientifica, un'Area Giuridica (oggi detta delle Scienze sociali), un'area Umanistica. Si aggiunse un'area Tecnologica, comprendente le Facoltà di Architettura, Ingegneria e Agraria, che precedentemente era stata assorbita nella sezione scientifica dell'Istituto. Anche le biblioteche dunque, numerose per tradizione storica e anche per il continuo aggregarsi, dividersi, riaggregarsi al seguito delle Facoltà e degli Istituti, sono confluite in queste cinque grandi aree disciplinari.
==Organi di governo==
Il sistema è coordinato dal Coordinamento centrale delle biblioteche dalla Commissione bibliotche e dal Comitato tecnico di gestione.