Marco Petelio Libone: differenze tra le versioni

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{{q|Sora era già conquistata, quando all'alba arrivarono i consoli che accettarono la resa di quanti per motivi contingenti erano rimasti in città dopo la strage notturna e la fuga. Ne vennero condotti a Roma in catene 225, quelli cioè che l'opinione pubblica additava come primi responsabili dell'infausto massacro di coloni e della defezione. Il resto della popolazione fu lasciato incolume a Sora, dove venne insediato un presidio armato. Gli uomini deportati a Roma furono bastonati e decapitati in pieno Foro|Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 24.}}
 
Successivamente i due consoli, rivolsero gli eserciti contro gli [[Ausoni]], riuscendo a catturare le città di [[Ausona]], [[Minturno]] e [[Vescia (città)|Vescia]], grazie al tradimento di dodici nobili Ausoni<ref> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 25.</ref>.
 
Quindi, saputo che gli abitanti di [[Lucera]], avevano consegnato la guarnigione romana ai Sanniti, l'esercito si spostò in [[Apulia]], prendendo la città al primo assalto. In Senato si discusse a lungo della sorte di Lucera, e alla fine si decise di inviare 2.500 coloni romani<ref> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 25.</ref>.