Jukos: differenze tra le versioni
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La fine della crisi economica e la progressiva crescita del prezzo del barile cominciano a dare qualche boccata d'aria a Yukos. Ma non sono solo elementi di carattere esogeno a far ben sperare: la rotta manageriale di Chodorkovskij, caratterizzata da una politica di investimento (soprattutto attraverso l'acquisizione di svariate concessioni estrattive e impianti di raffinazione sparsi per tutta la Siberia) e da parametri di ottimizzazione delle risorse prettamente occidentali, fanno crescere la produzione e le vendite dell'azienda, le cui azioni passano dai 67,5 dollari dell'agosto 1999 ai 138 del luglio 2000.
== I problemi con il fisco ==
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I problemi della compagnia Yukos cominciano nella primavera del 2003: [[Alexey Pichugin]], responsabile della sicurezza interna, viene arrestato (accusato dell'omicidio di alcuni personaggi scomodi alla compagnia, la sentenza gli darà oltre 20 anni di carcere al termine di un processo caratterizzato da alcune incongruenze). Successivamente, nel luglio dello stesso anno il presidente della banca [[Menatep]] (principale azionista della compagnia) Platon Lebedev viene arrestato per frode fiscale. Ma l'evento che più di tutti sancirà la tormentata storia della compagnia è l'arresto del CEO ed azionista di riferimento Michail Chodorkovskij, il 25 ottobre 2003, all'aeroporto Tolmachevo (presso [[Novosibirsk]]). L'accusa lo cita in giudizio per frode fiscale, bancarotta fraudolenta, inesecuzione di sentenza di una corte, evasione fiscale e produzione di false documentazioni.
== La fine dell'affare Yukos ==
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