Napoleone (film 1927): differenze tra le versioni

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==Rappresentazione della figura di Napoleone==
Grazie anche a questo film, Napoleone è diventato in tutto il mondo un’icona culturale che simboleggia il genio militare e il potere politico. Martin Van Creveld lo ha descritto come “l’essere umano più capace che abbia mai vissuto”. A partire dalla sua morte, molte città, strade, navi e persino personaggi di cartoni animati sono stati chiamati Napoleone. Inoltre la figura di Napoleone è stata ritratta in centinaia di film oltre a questo e discussa in migliaia di libri e articoli.
Nel 2010 la mostra “Napoleone e l’impero della moda” ha evidenziato il ruolo fondamentale del politico francese nella modernizzazione dei costumi, in particolari di quelli femminili. Dal catalogo, curato da Barreto e Lancaster (Skira, 2010), si evince che, durante l’età napoleonica, “le donne abbandonarono orpelli e impalcature, per riconquistare il proprio corpo e una diversa femminilità”.
Sulla scia di queste affermazioni, lo storico della moda Roberto Leoncini ha eletto Napoleone icona gay. Secondo il Leoncini, Napoleone era inoltre portatore di un’indiscutibile androginia ed era altresì dedito ad una quotidiana, maniacale pratica depilatoria che riguardava il corpo in ogni sua parte. Ciò fa di lui – continua Leoncini – il primo metrosexual della storia. Tale comportamento erasarebbe stato motivato dal fatto che Bonaparte intrattenevausasse abitualmenteintrattenere rapporti omosessualisessuali con i suoi commilitoni e perfino con il carceriere dell’Isola di Sant’Elena. Lo storico della moda, a sostegno delle sue tesi, cita Mario Frappampina, che, nel suo autorevole saggio “La strada di Napoleone” (Napoli, 1891), ricorda che presso l’esercito francese circolava un canto goliardico che così recitava: “Ho lasciato moglie e figlio in patria, mille miglia lontano da me, ma almeno entrambi non verranno sfiorati dalle mani rapaci del generalino!”. In effetti, come scrive Frappampina, in quasi tutte le memorie di guerra degli ex soldati si citano numerosi giovinetti sessualmente "svezzati" da Napoleone.
Nei Leoncinipaesi concludeanglosassoni, lainvece, suail argomentazionericordo rimarcandodel sarcasticamentetimore comesuscitato siada assurdo che personaggi del mondo dello spettacoloNapoleone qualinella Madonnapopolazione, Ladydurante Gagail eperiodo Raffaelladelle Carràsue venganocampagne sponsorizzatiespansionistiche, comeha iconefatto della comunitàche LGBTla solosua perimmagine motivivenisse meramenteevocata commerciali.spesso L’autorein criticafilastrocche lee potentissimeninnananne lobbyallo gayscopo perdi questaintimorire derivai materialistica,bambini: esaltandoNapoleone lasi genuinitàsostituiva dellacosì figura napoleonica, icona gay che pertanto Leoncini definisce “rivoluzionaria e quasiall’uomo cristologica”nero.
Nei paesi anglosassoni, invece, il timore suscitato da Napoleone, amplificato dalla rappresentazione cruenta e drammatica riscontrabile in questa pellicola, ha fatto sì che la sua immagine venisse utilizzata spesso in frasi e ninnananne per intimorire i bambini: Napoleone si sostituiva così all’uomo nero.