Caricatura: differenze tra le versioni

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Nel Novecento si misero in luce Gandolin, [[Trilussa]] e [[Giuseppe Scalarini]], considerato l'ultimo esponente della vecchia guardia, fondatore a [[Roma]] del ''Merlin Cocai'' a [[Mantova]].
 
Nella Torino del Novecento la caricatura annovera grandi nomi, quali Gec (Enrico Gianeri), Novello, Dalsani (ps. di Ansaldi) ed Eugenio Colmo "Golia" (1885-1967), compagno di Guido Gozzano al classico "Cavour" - fu un'amicizia perdurata sino alla scomparsa del poeta - collaboratore di famose testate, da "Il due di coppe" a "La Luna" al "Pasquino". Fu allievo di Einaudi alla facoltà di Legge. Organizzò con Manca il "Frigidarium" prima mostra internazionale dell' umorismo (1911), fondò la rivista "Numero" con Nino Caimi (1914), fu nella redazione de "La Donna" e "Caffè Molinari", organizzò nel 1914 la Mostra Internazionale di Caricatura Viaggiante da Torino a Milano a Genova. Nel 1915 sposò Lia Tregnaghi donna colta e affascinante che gli aprì le porte di un'intensa vita mondana. Con lei fu a Parigi in un lungo soggiorno. Dal '22 al '27 avviò un' attività di ceramista, splendida, ma limitata nel tempo. Organizzò il settore Moda e Festeggiamenti alla Grande Esposizione del 1928, organizzando lo stand "Giornata della signora". Nel 1941 la tragedia della morte della moglie, fra il '42 e il '44 altre tragedie e difficoltà, la distruzione dello studio, lo sfollamento. Nel '44 iniziò la collaborazione con "La Gazzetta del Popolo", dove conobbe Alda Besso, pittrice, allieva di Giacomo Grosso all'Albertina, con la quale si sposò ed avviò una nuova grande stagione artistica. Fra il 1948 e il 1965 organizzò corsi professionali di figurino e costume teatrale per l'ENALC: ne uscirono splendidi disegni e progetti di costumi. Fra il 1965 e il 1966 creò "Caleidoscopi", opere che si ispirano alla visione sempre più incerta e indefinita della realtà, che hanno valore artistico, ma anche filosofico, come meditazione sul relativismo della visione e considerazione del mondo, inserendosi così nel fecondo filone della meditazione novecentesca sull'argomento, dal punto di vista gnoseologico ed esistenziale. Per il resto la posizione romanticamente ironica e basata sul senso del "doppio" pervade tutta la sua opera, anche quella lettaria, in gran parte inedita, pubblicata solo in piccola parte in "Golia - Eugenio Colmo: il mondo segreto di un artista" curato da M.Marchiando Pacchiola, Donatella Taverna, Francesco De Caria, Pinerolo 1986. Nel 1967 morì a Torino, il 15 settembre, nell'appartamento di Corso Regina 101, assistito da Alda Besso che ne ereditò il patrimonio d'arte e si sarebbe prodigata in ogni modo per mantenerne viva la memoria. Sue opere sono presso collezioni pubbliche e private, fra le quali la Raccolta De Caria Taverna di Torino, alla quale Alda Besso fece dono di vari disegni e dipinti nonché parte dell'archivio. Altre opere e altra parte dell'archivio sono presso Guy e Samy Odin, che qualche tempo dopo si trasferirono da Torre Pellice a Parigi, dove fondarono il Musée de la poupée. (24.12.0132013 Francesco De Caria, Torino)
 
== Note ==