Philomena: differenze tra le versioni

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==Trama==
Il giornalista [[Martin Sixsmith]] ha appena perso il suo lavoro come consulente governativo del [[partito Labourista]] per [[Tony Blair]], e non è certo se inziare a scrivere un libro sulla storia della [[Russia]]. Contemporaneamente, Philomena Lee confida a sua figlia che, 50 anni prima, in [[Irlanda]], ha concepito da ragazzina un bambino, poi costretta a partorirlo nel convento al quale è stata data in affidamento e nel quale, in quanto non sposata, si troverà di fatto costretta in uno stato di segregazione e prigionia, che la porterà fino alla privazione del figlio, dato in adozione contro la sua volontà.
 
Il successivo incontro casuale tra Martin e la figlia di Philomena, cameriera ad una festa, si presenta come l'occasione per aiutare Philomena nel suo tentativo di ricongiungimento con il figlio. Di altra formazione, all'inizio il giornalista non sembra interessato a questo tipo di storie, ma ha bisogno di un lavoro e il suo nuovo capo pare credere in un successo editoriale. Incontra quindi Philomena, e comincia insieme ad investigare su chi sia diventato suo figlio e dove si trovi in questo momento.
 
Emergono particolari sconcertanti sul tipo di vita cui erano costrette le giovani madri dalle suore del convento di [[Roscrea]]. Philomena ha partorito con parto podalico e senza antidolorifici suo figlio Anthony, fu costretta a firmare un documento per concedere in adozione il figlio – benché continuò ad occuparsi di lui fino a quando compì tre – e lavorò per le suore in lavanderia. La sua migliore amica era la madre di una bambina di nome Mary; i figli erano molto amici a loro volta, tanto che quando nel 1955 una abbiente coppia venne al convento per adottare Mary, li portò via entrambi in quanto ormai inseparabili.
 
Martin e Philomena cominciano le loro ricerche del figlio al convento. Le suore appaiono gentili ed ospitali, ma sostengono, loro malgrado, di non avere informazioni utili: a loro dire, i registri delle adozioni sarebbero andati dispersi in un incendio avvenuto diversi anni prima. Ma cercando di stemperare la sua frustrazione nel vicino [[pub]], Martin apprende chiacchiere poco edificanti in riguardo alla condotta all'interno del convento: l'incendio non sarebbe stato infatti per nulla casuale (ed in effetti gli unici documenti superstiti sono rappresentati dalle concessioni alle adozioni sottoscritte dalla giovani madri) ed i bambini non sarebbero stati concessi in adozione ma deliberatamente e profumatamente venduti a famiglie dell'alta borghesia, per lo più [[statunitensi]].