Cimarroni: differenze tra le versioni
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Il termine passò poi ad indicare anche la "carne umana" di proprietà dei ''conquistadores'' fuggita nell'entroterra per riscattare la propria libertà. Il vocabolo ''cimarrónes'' veniva spesso abbreviato in ''marrónes'', da cui ''maroon'' in [[lingua inglese]].
Il vocabolo "cimarroni", adattato direttamente dall'originale spagnolo, appare nella [[lingua italiana]] sin dal [[XVII secolo]] per tramite delle relazioni dei missionari cattolici nelle Americhe<ref>A titolo di esempio: Garzia, Francesco (1686), ''Istoria della conuersione alla nostra santa fede dell'Isole Mariane, dette de' Ladroni nella Vita, Predicatione, e morte gloriosa per Christo del venerabile Padre Diego Lvigi di Sanvitores...'', Napoli, per Camillo Cavallo e Michele Luigi Mutij, pp. 123-133.</ref>. D'uso ancora abbastanza comune nel XIX secolo<ref>AAVV (1853), ''Storia naturale illustrata del regno animale, tratta dalle opere dei più distinti e moderni naturalisti italiani e stranieri'', v. I, Venezia, Antonelli, p. 129.</ref>, è oggi considerato vocabolo raro ma non antico<ref>Marri, Fabio (1997), ''La lingua del «Cristianesimo felice»'', in Harro Stammerjohann,Hans-Ingo Radatz [a cura di] (1997), ''Italiano: lingua di cultura europea : atti del simposio internazionale in memoria di Gianfranco Folena'', Tubinga, Naar, p. 177.</ref>.
==Storia==
La colonizzazione spagnola delle Americhe utilizzò fin dal principio manodopera schiavile. Non si trattava però delle masse di uomini e donne cui si ricorse nella seconda metà del XVII secolo nelle grandi piantagioni di [[canna da zucchero]]. Fin da principio, gli schiavi africani hanno cercato di sfuggire al loro destino, non tanto con la rivolta quanto con la fuga e la conseguente pratica del [[banditismo]]<ref>Butel (1983), p. 276 : "Nei caraibi, isole come la Giamaica e San Domingo hanno visto il banditismo assumere dimensioni enormi sin dalla fine del secolo XVII".</ref>, organizzandosi in comunità clandestine.
Nel [[1571]], durante la sua celebre spedizione contro [[Nombre de Dios]], il [[corsaro]] [[Francis Drake]] venne appunto supportato dai ''cimarrónes'', decisi a vendicarsi degli odiati padroni spagnoli, durante l'attraversamento delle foreste antillesi<ref>Butel (1983), pp. .</ref>.
Il fenomeno dei ''cimarrónes'' s'intensificò intorno alla metà del Seicento per due motivi:<br>
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Nel rapido volgere di un decennio, il numero di schiavi africani nelle Antille crebbe vertiginosamente con conseguente aumento delle fughe.<br>
In '''[[Messico]]''', le regioni montagnose di [[Veracruz (stato)|Veracruz]] iniziarono a riempirsi di cimarroni. <br>
In '''[[Brasile]]''' s'intensificò il fenomeno dei ''[[quilombo]]s'', comunità di schiavi fuggiaschi rifugiatisi nella foresta pluviale, in particolare negli attuali stati dell'[[Amazonas (Brasile)|Amazonas]], [[Bahia (stato)|Bahia]], [[Goiás]], [[Mato Grosso]], [[Minas Gerais]], [[Pará]], [[Rio de Janeiro]] e [[São Paulo]]. Il più famoso, il '''''[[Quilombo di Palmares]]''''', divenne un vero e proprio stato, occupante una vasta area nella zona nordorientale del Brasile, tra gli odierni stati dell'[[Alagoas]] e [[Pernambuco]], arrivando a contare 30.000 abitanti. Era un regno retto da un [[sovrano]] di nome ''[[Zumbi]]'' che resistette per quasi un secolo come nazione indipendente, per essere poi cancellato da un esercito europeo alleato composto di [[portoghesi]], [[olandesi]], [[inglesi]] e altri.<br>
In '''[[Giamaica]]''', i
Anche nel sud della '''[[Florida]]''' i cimarroni si unirono agli ''indios'' locali, i [[Seminole]], dando origine ai [[Seminole Neri]] (ing. ''Black Seminole'') ma si trattò di un insediamento "programmato". Gli spagnoli incoraggiarono l'insediamento degli africani fuggiaschi nelle paludi affinché affiancassero/soppiantassero l'elemento ''indios'' onde porre un freno all'espansione verso sud degli [[Stati Uniti d'America]]. Sin dal [[1689]], gli schiavi africani erano fuggiti dal [[South Carolina]] in Florida in cerca di libertà. Gli spagnoli li rilocalizzarono nelle loro terre dando così origine all'etnia [[Gullah]]<ref>Opala, J.A. ''Black Seminoles - Gullahs Who Escaped From Slavery. The Gullah: Rice, Slavery, and the Sierra Leone-American Connection'', Gilder Lehrman Center Website (Yale University) [http://www.yale.edu/glc/gullah/07.htm ]</ref>. Nel [[1693]], [[Carlo II di Spagna]] garantì ai cimarroni la libertà in cambio di un servizio di milizia in supporto ai coloni spagnoli di [[St. Augustine (Florida)]]<ref>Landers, Jane (1999), ''Black Society in Spanish Florida'', Urbana, University of Illinois Press, p. 25.</ref>. Nel [[1738]], quei medesimi cimarroni ottennero la libertà di costituire una propria comunità a Gracia Real de Santa Teresa de Mosé, la prima libera comunità di [[afro-americani]] sul territorio degli attuali USA.
▲In [[Giamaica]], i maroon si unirono alle popolazioni [[arawak]] e [[miskito]]. I maroon giamaicani combatterono contro la schiavitù e per l'indipendenza della Giamaica dalla Gran Bretagna. L'unico eroe nazionale giamaicano donna, [[Granny Nanny]], era il ''leader'' dei cimarroni giamaicani nel [[XVIII secolo]], ed ebbe un ruolo fondamentale nella [[Prima guerra dei cimarroni]] nel [[1731]].
==Cultura==
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