Elettrostatica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 8:
 
==Storia==
I primi esperimenti e ricerche documentati sull'elettrostatica risalgono alla [[Grecia antica]] del 600 a.C. con [[Talete di Mileto]] e [[Teofrasto]] con i primi esperimenti di elettrostatica con l'ambra gialla e la seta (in alternativa lana), che una volta strofinati tra loro, permetteva di attirare verso l'ambra delle pagliuzze, piume, fili e similari. Questo espediente nelle sue diverse forme vennero successivamente nel 1600 chiamati "fenomeni elettrici" grazie ad un secondo contributo scientifico riguardo allo studio di tali fenomeni, da parte di [[William Gilbert]], che distinse tali fenomeni da quelli [[magnetismo|magnetici]], in quanto aveva osservato che i fenomeni elettrici avevano un'energia finita (che venne chiamata fluido elettrico) e la forza di attrazione durava fin quanto c'era sufficiente energia, coniando anche il termine [[forza elettrica]].
 
Il terzo contributo avvenne da parte di [[Otto Von Guericke]] verso la metà del XVI secolo, sia per la realizzazione del primo [[generatore elettrostatico]] (macchina elettrostatica a strofinio di Guericke), con la quale osservò le scariche elettriche generate durante il suo caricamento e la relativa luminescenza e crepitio (tale fenomeno venne chiamato "fuoco elettrico"), ma che dimostro anche come la forza elettrica generata da un corpo carico potesse essere trasportata, applicando a tale corpo carico un filo, che ha le stesse proprietà del corpo carico, inoltre studiando l'ambra notò come gli oggetti che venivano attirati e poi a contatto con l'ambra caricata vengono poi respinti dalla stessa, dimostrando che tale forza può essere sia attrattiva che repulsiva.