Porto Torres: differenze tra le versioni

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'''Porto Torres''' ('''''Posthudorra''''' in [[Lingua sassarese|turritano]],<ref>Toponimo ufficiale ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 482 del 15.12.1999, adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 03.09.2010</ref> ''Pòrtu Turre'' in [[lingua sarda|sardo]]) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 22.567 abitanti della [[provincia di Sassari]] in [[Sardegna]], il tredicesimo più popoloso dell'isola.
 
== Geografia fisica ==
Il nucleo di Porto Torres è situato sulla parte nord-occidentale delle coste sarde, all'interno del [[Golfo dell'Asinara]] in una posizione strategica considerando che è l'unico porto sardo collegato con la [[Spagna]]. Ha un territorio di 10200 ettari, metà dei quali sono costituiti dall'[[isola Piana (Asinara)|Isola Piana]] e dall'[[Asinara]], che è sede dell'omonimo parco nazionale; la maggior parte del territorio non isolano è caratterizzato dalla seconda pianura sarda della [[Nurra]], fatta eccezione di alcuni colli, il più alto dei quali è Monte Alvaro (342m), che ospita una «cava a cielo aperto» dove si estrae il [[calcare]]. Il territorio è attraversato da due fiumi: il primo è il [[Riu Mannu]], che sfocia nelle zone del Ponte Romano ed il secondo è il [[Fiume Santo]], che delimita i confini del comune a ponente. Nel suo territorio è presente lo [[stagno di Gennano]], situato nella zona industriale di Porto Torres, la più ampia della [[Sardegna]] che ha una superficie di 23&nbsp;km². Presenta una particolare costa: ad est si estende il litorale di [[Platamona]], mentre lungo la città sono presenti molte scogliere di [[tufo]] con [[falesie]] superiori ai 30m, interrotte soltanto da graziose spiagge come «Balai», lo «Scogliolungo» e la «Renaredda». Il territorio comunale è delimitato a nord dal [[golfo dell'Asinara]] e per i restanti punti cardinali confina esclusivamente con [[Sassari]].
 
== Storia ==
[[ImmagineFile:La "Caralis-Turris Libyssonis".jpg|thumb|left| Solchi [[neolitico|neolitici]] sul banco calcareo nei pressi della [[necropoli]] [[ipogeo|ipogeica]] di ''Su Crucifissu Mannu'']]
=== Periodo [[Sardegna prenuragica|preistorico]]/[[Civiltà nuragica|nuragico]] ===
* '''rinvenimenti paleontologici'''; sono stati rinvenuti sul territorio comunale (nei pressi di [[Fiume Santo]]) diversi resti di animali (coccodrilli, giraffe nane etc...) risalenti al [[Miocene]]. Di notevole importanza anche il rinvenimento di alcuni scampoli appartenuti a scimmie antropomorfe ([[oreopithecus]]) di circa 8 milioni di anni fa.
* '''Preistoria'''; la frequentazione umana sui territori di Porto Torres è attestata senza dubbi al periodo prenuragico, facilmente deducibile dalle innumerevoli necropoli presenti nel territorio ([[Necropoli ipogeica di Su Crucifissu Mannu|Su Crucifissu Mannu]], [[Li Lioni]] etc...). Non da meno l'eccezionale altare di [[Monte d'Accoddi]], (più vicino a Porto Torres ma in comune di [[Sassari]]) ipoteticamente usato per rituali mirati alla fertilità.
* '''Età del bronzo/nuragica'''; i reperti appartenenti a questo periodo sono riscontrabili nella necropoli di Su Crucifissu Mannu, i più curiosi sono due crani trapanati due volte. Secondo studi accreditati questa pratica veniva utilizzata a fini terapeutici, per allontanare tumori o emicranie. Non è comunque da sottovalutare l'opzione della trapanatura eseguita in relazione a rituali magici. Gli innumerevoli [[nuraghi]] presenti sul suolo turritano appartengono appunto a quest'epoca, sette dei quali conservati in più buono stato (nuraghe Margone, Biunis, Nieddu etc...). Importante è ricordare la [[domus]] di Andreolu, questi avelli simili a [[domus de janas]] risalgono all'epoca nuragica, caratterizzate da simbolismi comuni in tutta la [[Nurra]], lunette, esedre e frontoni, tipiche anche delle tombe dei giganti.
 
=== Periodo [[fenicio]]/[[punico]] ===
Della frequentazione in questo periodo abbiamo poche testimonianze, sicuramente la zona è stata riparo dei navigatori fenici e successivamente cartaginesi ma i rinvenimenti archeologici sono esigui, collegabili ad un possibile legame tra l'[[isola dell'Asinara]] e [[Melqart]] (l'[[Ercole]] fenicio/punico). Alcuni ammennicoli rinvenuti sono amuleti raffiguranti il dio [[Bes (divinità)|Bes]], una stele punica in tufo, una coppa greca del VI secolo a.C., rasoi e varie vettovaglie.
 
=== Periodo [[Civiltà romana|romano]] ===
[[File:MOSAICO II.jpg|thumb|Mosaico concernente i ''Navuculari Turritani'' ad [[Ostia antica]].]]
In questo periodo iniziò l'ascesa turritana, con la fondazione, probabilmente da parte di [[Giulio Cesare Ottaviano]] (durante un suo soggiorno in [[Sardegna]]) o di [[Marco Lurio]], nel 46 d.C. della colonia iulia [[Turris Libisonis]] (unica colonia nell'isola). Il nome della colonia compare per la prima volta nella [[Naturalis Historia]] di [[Plinio il vecchio]]. Importante fu per la città il [[rio Mannu]], che era navigabile per alcuni chilometri; in un successivo momento si aprì il bacino portuale, situato nei pressi dell'odierno molo antico. L'attività marinara-mercantile della colonia è fortemente documentata dal culto di [[Iside]] (protettrice dei marinai) la quale veniva festeggiata i primi giorni di marzo (navigium Isidis). Con questa celebrazione si apriva il periodo propizio alla navigazione, che si concludeva l'undici novembre. La fede nel culto di Iside è testimoniata da vari monumenti riassumibili dall'ara di [[Bubastis]], altare dedito a rituali e offerte. Grazie alla costruzione del [[Ponte Romano]] (il più grande e antico ponte romano dell'isola), nel I secolo d.C. si poté collegare la città direttamente con i vasti campi di frumento della Nurra. Turris Libisonis fu, se non il più importante scalo dell'isola, uno dei più importanti, con collegamenti diretti con [[Ostia (città antica)|Ostia]] (porto di [[Roma]]). Nell'isola la città era per importanza politica seconda solo a Karalis. Importante oltretutto lo sviluppo minerario: dalle vicine miniere venivano estratti argento e ferro. L'importanza della città e il suo legame con la capitale sono discernibili delle maestose terme, le domus dei mosaici, la cinta muraria ecc.
 
=== [[Medioevo]] ===
* '''Vandali e Bizantini'''. Prima della [[caduta dell'[[Impero Romanoromano d'Occidente]] (476 d.C.) la città di Turris (come tutta la Sardegna) fu conquistata dai [[Vandali]] (circa 455 d.C.). La dominazione durò per quasi un secolo, fino al 533. Sconfitti i Vandali, nell'isola e nella città si insediarono i Bizantini ed in quel periodo Turris era residenza di ''possessores'' e ''decuriones'' (esattori di tasse). Molto probabilmente in città era presente anche un ''curator urbis'', un funzionario cittadino nominato dal vescovo. Costui ricopriva numerosi incarichi, tra i quali quello di amministrare la giustizia, del censimento, della registrazione dei contratti, degli ordinamenti di polizia. La sede vescovile risale a data incerta ed antica ma certo è che il vescovo di Turris era nobilitato da un certo prestigio e autonomia nei confronti del vescovo di Calaris. Questa indipendenza fu suggellata definitivamente da [[Papa Martino I]] nel 650. Il vescovo aveva inoltre compiti istituzionali, oltre a quelli religiosi: nominava i funzionari e organizzava i sistemi preventivi difensivi della città, giudicava i reati, ecc.
La minaccia dei [[Longobardi]] portò Turris a predisporre pesanti difese e ad ospitare contingenti militari. Per questo fu nominato un ''tribunus'' che aveva ai propri ordini uno dei corpi di fanteria di cui si componeva l'esercito sardo-bizantino. Nel frattempo però, il controllo longobardo del [[Tirreno]] soffocò il commercio turritano.
* '''Giudicati'''. Dopo l'interruzione dei contatti con [[Costantinopoli]] (capitale dell'[[impero bizantino]]), nel corso dei secoli IX e X vennero a formarsi i quattro Giudicati sardi, tra cui il [[Giudicato di Torres]]-Logudoro, con capitale Torres (non più Turris, vista la lenta ma progressiva scomparsa del latino in favore della lingua locale). Torres era ancora il secondo centro dell'isola, politicamente, religiosamente e per dimensioni demografiche. Il giudicato si estendeva dal lago Coghinas alle coste occidentali e dal [[golfo dell'Asinara]] alla catena del [[Goceano]]. L'economia era mossa dall'importante e strategica posizione della capitale, collegata marittimamente a [[Genova]] e facilmente raggiungibile da [[Pisa]], proprio per questo motivo i mercanti di entrambe le repubbliche marinare erano molto presenti in città. Intorno al 1065 fu edificata la [[Basilica di San Gavino]]: cattedrale fino al 1441, il monumento in stile romanico più grande e antico dell'isola, essa venne edificata su iniziativa del Giudice Gomita.
 
=== Periodo [[Corona d'Aragona|aragonese]]/[[sabaudo]] ===
[[File:Torre Aragonese.jpg|thumb| Torre Aragonese al Porto.]]
* '''Dominazione [[Corona d'Aragona|aragonese]]'''(1323-1479). Già nel periodo giudicale Torres cadde in un oblio dal quale non riuscì più ad emergere: da capitale del regno e sede arcivescovile divenne pressoché disabitata. [[File:CONSOLATA.jpg|left|thumb| Chiesa della Beata Vergine della Consolata.]]([[Sassari]] infatti era riuscita ad ottenere un accordo con i genovesi, secondo il quale si vietava l'apertura di locali commerciali, perché si temeva l'eventuale ribalta turritana a sfavore della stessa Sassari). Per prevenire possibili rivendicazioni Genovesi e pisane, gli aragonesi, per i quali il porto di Torres era di notevole importanza, dopo un concordato con l'ormai più florida [[Sassari]] sbarcarono nel porto 300 cavalieri e 500 soldati. Ma con la conquista aragonese, la città entrò nella fase finale: non esisteva più un vero centro abitato e solo un rude porto testimoniava le glorie del passato. Ad infierire su Torres fu anche lo spostamento dei traffici marittimi, in favore di [[Cagliari]] ed [[Alghero]]. La città subi il colpo di grazia col trasferimento definitivo del [[vescovado]] a Sassari.
* '''Periodo [[Sabaudo]]'''. Con l'arrivo dei [[Casa Savoia|Savoia]] si promossero nel borgo importanti opere ed interventi, per migliorare la disastrosa situazione portuale. Il re [[Carlo Felice]] favorì anche la costruzione di edifici amministrativi. Durante la sua prima visita nella cittadina, salassata e ammorbata dalle tasse e dalla prevaricazione sassaresi, i cittadini tentarono di convincere il re a concedere l'autonomia da Sassari, senza risultato. Ma alla sua seconda visita nella città gli abitanti riuscirono a persuadere il re e nel 1842 nacque il comune di Porto Torres. All'epoca i centri abitati erano due: il più grande era abbarbicato sul colle Angellu, tutt'intorno alla [[Basilica di San Gavino]], l'altro invece era la borgata portuale. Quest'ultima aveva avuto la costruzione, nel 1826, della Chiesa della [[Consolata]], consacrata il 30 dicembre 1827 dall'arcivescovo [[Carlo Tommaso Aronosio]]. Con l'espansione urbanistica, in poco tempo le due borgate si unirono dando vita a '''Porto Torres'''.
 
=== Dal Novecento in poi ===
Nella prima metà del XX sec. l'economia Turritana era la somma di pesca e agricoltura, alle quali stava per aggiungersi anche l'esportazione di minerali provenienti dal circondario (come in epoca romana). La miniera di [[Canaglia]] venne allacciata alla cittadina mediante una rete ferroviaria a scartamento ridotto, che terminava presso l'antica città romana di ''Turris Libissonis''. Li esisteva una sede distaccata della ''Società Siderurgia Mineraria Ferromin'', che gestiva la miniera. Di quel periodo sono ancora visibili due torri per lo stoccaggio dei minerali ferrosi, i quali venivano, mediante una teleferica, recati in porto ([[Porto di Porto Torres|Banchina della Teleferica]]), dove venivano imbarcati per il continente.
 
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Nel [[1998]] si procedette all'eliminazione del [[Prigione|carcere]] di massima sicurezza e alla fondazione del [[Parco Nazionale dell'Asinara]].
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Monumenti neolitici ===
* ''Necropoli di Su Crucifissu Mannu'': Si data un ipotetico inizio di costruzione, intorno, al 3200-2800 a.C. quindi nel recente [[Neolitico]], ed un utilizzo, di tale sito, perpetrato fino all'1800-1500 a.C. per cui [[età del Bronzo]]. Il sito presenta 22 tombe, alcune decorate con basso rilievi, altre camere invece presentano un pilastro al centro, per sorreggere il peso della volta. Peculiarità di questo sito è il ritrovamento di alcuni crani forati.
 
* ''Domus de Janas di Campu Perdu ([[Asinara]])'': È di notevole importanza storica, in quanto il più antico sito, testimone, della presenza dell'uomo, infatti è databile approssimativamente al IV millennio a.C. L'interno della domus de Janas è suddiviso in 2 vani, uno centrale contenente 5 vani secondari, ivi si locavano i defunti. Vi sono tracce di una colonna atta a sorreggere il soffitto.
 
=== Nuraghi ===
* ''Nuraghe Biunisi'': Odiernamente è assimilabile ad una modesta collina, ben visibile percorrendo la vecchia strada che da Porto Torres va a [[Stintino]]. Con uno sguardo più attento si riconoscono diversi detriti, probabilmente dovuti alla presenza di un piccolo villaggio prospiciente il nuraghe, tale Biunis, e le mura esterne del nuraghe, nonostante la fitta vegetazione. È ben visibile la scalinata d'accesso, probabilmente al corpo principale. Al suo interno presenta diverse ramificazione le quali denotano l'aspetto polilobato del nuraghe.
 
* ''Nuraghe Monte Elva'': Situato in cima al colle chiamato Mont'Elva, nei pressi di Fiume Santo, è completamente diroccato in quanto, negli anni cinquanta, la zona fu interessata dalla costruzione di alcuni impianti concernenti l'acquedotto del Bidighinzu, allorché parti del nuraghe vennero utilizzate come materiali da costruzione. Il nuraghe, complesso, era costituito probabilmente da due torri ma oggi è impraticabile per via dell'aspra vegetazione.
 
* ''Nuraghe Margone'': Anch'esso sulla vecchia strada in direzione [[Stintino]], edificato con particolari pietre calcaree bianche traslucide, giace su di una collinetta, ormai nelle condizioni di rudere.
 
* ''Nuraghe Nieddu'': Situato all'interno della zona industriale di Porto Torres, salvatosi dai piani di regolarizzazione e spianamento degli anni sessanta. Esso è completamente costruito in trachite rossa, proveniente dalla vicina cava (anch'essa inglobata nella zona indistriale), ha un'altezza attestata intorno agli 8m, ed è uno dei pochi ad avere un piano di mezzana sopra il corridoio d'ingresso.
 
=== Monumenti romani ===
* ''Il parco archeologico'': situato nella zona nord-ovest della città, ospita l'antica città romana di ''Turris Libissonis'' e la maggior parte dei monumenti romani di Porto Torres.
 
* ''Ponte Romano'': È il più grande ponte della Sardegna che, con le sue sette arcate, si estende per circa 135&nbsp;m sul fiume Riu Mannu. La pavimentazione originale era caratterizzati da lastroni di trachite, ricoperti successivamente con dell'asfalto, visto che il ponte rimase in funzione e trafficato, persino da mezzi pesanti, fino agli anni sessanta.
 
* ''Terme Maetzke'': Prendono il nome dal loro ritrovatore, costituiscono la parte più orientale del complesso termale.
 
* ''Terme Pallottino'': Anch'esse prendono il nome dal loro ritrovatore e rappresentano la parte più settentrionale del complesso termale, si suppone fossero costituite da due Calidarium e da un Frigidarium. Di notevole importanza la presenza mosaicale;
 
* ''Terme Centrali'': Sicuramente l'edificio più imponente dell'intero complesso, ancora oggi rimango rette le mura esterne dell'edificio. Questa particolare struttura viene, talvolta, erroneamente identificato come "Palazzo di Re Barbaro", dal nome del governatore della diocesi ''Corsica et Sardinia''. Congiunto al complesso centrale v'è un'imponente presenza di mosaici.
 
* ''Domus dei Mosaici'': Per l'appunto ricca di mosaici, soprattutto raffiguranti la fauna marina, si suppone, visti i mosaici di alto livello, fosse residenza di un'abbiente famiglia. Il più importante mosaico è il celebre ''Mosaico di Orfeo''.
 
* ''Tanca Borgona'': È una catacomba romana posta sul lungomare tra due palazzi bianchi e gialli.
 
=== Monumenti del periodo genovese/aragonese ===
* ''[[Basilica di San Gavino]]'': È la celebre basilica in stile romanico più grande della Sardegna posta nell'antico borgo dei "Bainzini";
 
* ''Torre Aragonese'': La sua costruzione è dovuta all'ammiraglio [[Francesco Carroz]] nell'anno 1325, naturalmente a scopo difensivo. La torre, imponente e a base ottagonale, si stagli per circa 14m, ed ha una larghezza di 13. Interamente realizzata in [[tufo]], fuorché gli angoli, realizzati in [[trachite]] rossa (più resistente), e qualche merlatura. Nel Cinquecento abbandona il suo precedente e principale impiego di sbarramento doganale, per entrare a far parte del sistema di difesa costiero ed infine alla Reale Amministrazione delle torri. In tempi più recenti venne utilizzata come faro, ma ora è sovente sede di mostre.
 
* ''Chiesette di [[Balai]] Vicino e Lontano'': Sono state costruite la prima nel luogo dove sorgeva l'antica prigione e la seconda dove sono stati decapitati i santi Gavino, Proto e Gianuario.
 
* [[Palazzo del Marchese]]
 
=== Ambiente ===
==== Parchi naturali e riserve ====
* [[Santuario per i mammiferi marini]]
* [[Parco Nazionale dell'Asinara]]
* Area naturale marina protetta Isola dell'Asinara
* Parco Archeologico (patrimonio UNESCO)
* Parco fluviale del Rio Mannu
 
==== Località balneari ====
[[File:Spiaggia di Balai.png|miniatura|destra|Spiaggia di Balai]]
{{vedi anche|Asinara|Balai (Porto Torres)}}
[[ImmagineFile:Turritana costa.JPG|thumb|La costa turritana.]]
 
* ''Fiume Santo'': costituisce la parte orientale del litorale che si estende verso [[Stintino]] ed inizia all'omonima centrale termoelettrica, situata nel territorio comunale di Sassari.
 
* ''Renaredda'': situata in pieno centro, è di dimensioni ridotte e sta a ridosso del cosiddetto ''Molo Alti Fondali''.
 
* ''Scogliolungo'': deve il suo nome all'omonimo scoglio semi sommerso situato lì vicino ed è nota per la statua di un delfino situata sopra ad un faraglione artificiale a pochi metri di distanza dalla spiaggia.
 
* ''Acque Dolci'': costituisce una piccola spiaggetta dove è stato costruito un lungo scoglio (da non confondere con lo Scoglio Lungo) per limitarne l'erosione; deve il suo nome alle sorgenti di acque dolci situate nei fondali.
 
* ''Fiordo'': piattaforma naturale di roccia vicino alle ''Acque Dolci'' riconoscibile per la forma a fiordo.
 
* ''[[Balai (Porto Torres)|Balai]]'': è la più famosa spiaggia di Porto Torres ed è nota per le sue rocce (tra cui la cosiddetta ''Rocca Manna'', in [[Lingua sassarese|sassarese]] ''Roccia Grande'') e la sua baia, per il suo grande parco recentemente ristrutturato dall'amministrazione comunale, (che ha assunto il nome di Parco Baden - Powell) ma soprattutto per le sue due chiesette romane.
 
* ''Scoglio Ricco'': piccola insenatura con caratteristico isolotto al centro, a causa della naturale erosione meteo-marina è spesso interessato da cedimenti del costone roccioso che ne rendono sconsigliabile la balneazione.
 
* ''Ponte'': scogliera calcarea chiamata così per la sua forma simile ad un ponte.
 
* ''Abbacurrente'': è l'inizio del litorale e della spiaggia di [[Platamona]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Porto Torres}}
 
== Cultura ==
=== Tradizione ===
[[ImmagineFile:100 7495.JPG|thumb|right|i martiri turritani durante la processione di san Gavino del 2008</small>]]
[[ImmagineFile:100 7493.JPG|thumb|right|le bandiere delle chiese e associazioni turritane rendono omaggio ai santi</small>]]
In varie parti della Sardegna è molto sentito il culto di [[San Gavino|Gavino]] (IV secolo d.C.), santo patrono della città. La tradizione vuole che i cristiani [[Proto martire|Proto]] e [[Gianuario diacono|Gianuario]] fossero perseguitati dalle autorità romane poiché furono Cristiani. I due, catturati dalle guardie, furono processati e condannati a morte, quindi condotti in una prigione scavata nei sedimenti calcarei della costa di [[Balai]] vicino. Un soldato romano, Gavino, incaricato di vigilarli, fu da essi convertito al [[cristianesimo]] e li liberò. Perseguitati, i tre furono arrestati e decapitati presso la ''Rocca di lu Siresu'' (dove oggi c'e la Chiesetta di Balai Lontano) e gettati in mare. Secondo una leggenda cittadina, i corpi martoriati, trasportati dalla corrente, sarebbero stati rinvenuti presso il luogo della prigionia dove è stato eretto il Santuario noto come Chiesetta di Balai. In realtà, i testi affermano che i resti dei martiri furono sepolti da altri cristiani negli ipogei di Balai Vicino e ritrovati dal Giudice Comita nel 1030, anno di costruzione della [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|Basilica di San Gavino]]. Le reliquie dei martiri, poi santificati, sarebbero conservate nella cripta della Basilica. Il 3 maggio i simulacri lignei secenteschi raffiguranti i [[martiri turritani]] curiosamente ritratti come cadaveri composti supini, vengono portati in processione dalla Basilica di San Gavino alla Chiesetta di Balai.
 
La festa del Santo Patrono coincide con la domenica di Pentecoste ed è detta ''[[festha manna]]'' (festa grande): nei tre giorni della festa la strada che porta da viale Indipendenza al Corso Vittorio Emanuele passando per la Basilica di San Gavino è popolata da chioschi e bancarelle di ogni tipo, e nelle settimane a cavallo della festa il comune organizza diversi eventi musicali e culturali nelle zone di Balai o a ridosso del municipio, come l'ormai tradizionale Sagra del pesce. La tradizione, ormai quasi totalmente abbandonata, prevedeva che gli abitanti di Sassari, Sorso e dintorni arrivassero a piedi sino alla Basilica di San Gavino per celebrare la messa della mezzanotte.
 
=== Avvenimenti ===
Oltre alla già citata Sagra del Pesce, altre sagre sono state concepite di recente per favorire il richiamo turistico come quelle del tonno, del cinghiale e del riccio di mare. In più negli ultimi anni alla fine del mese di agosto si svolge la manifestazione "Suoni & Sapori" che abbina la degustazione dei prodotti tipici sardi con concerti di vari artisti dell'isola.
 
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Ogni giovedì mattina lungo il Viale delle Vigne, si svolge un mercato ambulante detto ''Il Mercatino'' dove vengono venduti diversi tipi di merce: dal cibo all'abbigliamento.
 
=== Musei ===
* ''[[Antiquarium Turritano]]'': Struttura museale che conserva vestigia e suppellettili romane e medioevali.
 
* ''Museo del Mare'': È ubicato di fronte al Porto Civico, ma attualmente l'edificio non ospita niente.
 
[[File:Fiume santo power station .jpg|thumb|Centrale termoelettrica di Fiume Santo, a Porto Torres.]]
 
=== Persone legate a Porto Torres ===
* [[Gian Paolo Bazzoni]], scrittore, commediografo e poeta.
* [[Gavino Sanna]] ([[1940]]), pubblicitario e imprenditore.
* [[Andrea Parodi]] ([[1955]] - [[2006]]), compositore e interprete musica leggera, ex solista dei [[Tazenda]].
* [[Antonio Langella]] ([[1977]]), calciatore
* [[Alessandro Frau]] ([[1977]]), calciatore
* [[Gianluca Hervatin]] ([[1974]]), calciatore
 
== Economia ==
[[ImmagineFile:Areaindustrialeportotorres.jpg|right|200px|thumb|Porto industriale]]
L'economia è sostenuta soprattutto dalle attività industriali e energetiche benché il settore conosca da molti anni una profonda crisi che ha portato alla mobilizzazione progressiva di centinaia di lavoratori, inoltre dal 2009 molti impianti hanno visto le transenne ai propri cancelli per la chiusura di questi stessi impianti.In futuro verrà effettuato il ciclo di bonifica di tutta la zona per essere convertita alla cantieristica navale (navi cruise - yacht ecc..); l'ipotesi di pianare la pista per un aeroporto non è più considerata dall'amministrazione e dai cittadini poiché non di alcuna utilità vista la vicinanza dell'[[Aeroporto di Alghero-Fertilia]]. Persistono tuttavia altre attività tradizionali come la pesca e l'agricoltura. Discreto turismo che dal 2008 ha subito una notevole crescita dal punto di vista balneare e culturale;
Il turismo balneare della città turritana è attraente poiché ospita viaggiatori provenienti dal nord Europa e dalla penisola iberica. Motore trainante del turismo turritano è l'[[isola dell'Asinara]], che essendo parco nazionale è destinata a diventare centro di accoglienza turistica in tutto l'arco dell'anno avendo discrete bellezze paesaggistiche e un pezzo di storia sardo.
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Il [[Porto di Porto Torres|Porto civico]] è collegato con i seguenti porti:
 
* Porto Torres - [[Genova]] con [[Tirrenia – Compagnia Italiana di Navigazione|Tirrenia]] e stagionalmente con [[Grandi Navi Veloci|GNV]].
* Porto Torres - [[Marsiglia]] con [[Compagnie méridionale de navigation|CMN]] e [[SNCM]]
* Porto Torres - [[Ajaccio]] con [[Compagnie méridionale de navigation|CMN]] e [[SNCM]]
* Porto Torres - [[Propriano]] con [[Compagnie méridionale de navigation|CMN]] e [[SNCM]]
* Porto Torres - [[Civitavecchia]] con [[Grimaldi Ferries|Grimaldi]] (stagionale)
* Porto Torres - [[Barcellona]] con [[Grimaldi Ferries|Grimaldi]] (stagionale)
* Porto Torres - [[Isola dell'Asinara]] con Delcomar
 
=== Autobus ===
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== Sport ==
=== Tennis ===
Dal 2001 al 2011 al Tennis Club Porto Torres è stato disputato un torneo internazionale. Nel 2011 c'è stato il [[Porto Torres Open 2011]], una competizione tennistica a livello internazionale.
=== Calcio ===
La squadra di calcio principale, il ''Porto Torres Calcio'', che milita in [[Serie D]] e gioca nello stadio Comunale; a livello giovanile si distingue la Polisportiva Dilettantistica Quartieri Riuniti e la S.G.S. Turritana.
 
=== Basket ===
Circa mezzo secolo fa, il ''Porto Torres Basket ''(con il logo creato dal presidente Bruno Corrias, puramente ispirato agli Indiana Pacers), riuscì più volte a centrare la serie D e giocava le partite al Palazzetto dello Sport - Città Unite (1600 posti), ora intitolato ad Alberto Mura. Qualche tempo dopo è stata fondata la Silver, che riuscì a centrare la Serie B D'Eccellenza fino alla definitiva uscita dalla scena sportiva professionistica. Dopo un altro periodo di inattività, Massimiliano Del Rio, allenatore di basket, ripristinò la società concentrandosi solamente sul settore giovanile maschile.
 
Altra società di basket giovanile (stavolta solo per il basket femminile) è il ''Balai Basket, ''che gioca le sue partite al Palazzetto della Felicioli.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, 4 (O-S)|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589103|id=ISBN 888-8717138-38430430-X}}
* {{cita libro|||Grande Enciclopedia della Sardegna|2007|Newton&ComptonEditori|Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10}}
 
== Voci correlate ==
* [[Angellu]]
* [[Porto di Porto Torres]]
* [[Zona Industriale di Porto Torres]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Porto_Torres}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.portotorresonline.com/ Sito di Porto Torres Online]
* [http://www.comunas.it/portotorres/ La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna]
* [http://www.comune.porto-torres.ss.it Sito del Comune di Porto Torres]
* [http://www.festhamanna.it Sito Ufficiale della Festa Grande di Porto Torres]
* [http://www.farisardegna.it/torres Scheda tecnica e fotografie del faro di Porto Torres]
 
{{Provincia di Sassari}}