Gaio Petelio Libone Visolo: differenze tra le versioni

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Nel [[360 a.C.]] fu eletto [[console romano|console]] con il collega [[Marco Fabio Ambusto (console 360 a.C.)|Marco Fabio Ambusto]]<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, VII, 11, che però cita come console C. Poetelius Balbus e non Gaio Petelio Libone Visolo.</ref>.
 
Mentre a Marco fu affidato il comdando della campagna contro gli Ernici, a Gaio Petelio fu affidato il comando della campagna contricontro i Tiburtini, rei di essersi alleati contro i Galli. Quando i Galli tornarono nel Lazio, per prestare soccorso agli alleati Tiburtini, fu nominato [[dittatore romano|dittatore]] [[Quinto Servilio Ahala]], che però lasciò a Petelio il comando delle operazioni. I romani ebbero la meglio sui Tiburtini, che si rinchiusero entro le mura, e per questo a Petelio fu concesso il trionfo<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, VII, 11.</ref>.
 
Nel [[346 a.C.]] fu eletto [[console romano|console]] per la seconda volta, con il collega [[Marco Valerio Corvo]],<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VII, 27.</ref> cui fu affidata la campagna militare con i [[Volsci]].