Isotta Fraschini Zeta: differenze tra le versioni

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== Storia del progetto ==
Nel 1939<ref name=C3p41>{{Cita|Cernuschi2003|p. 41|Cernuschi 2003|harv=s}}</ref> l'ufficio progettazione della [[Isotta Fraschini]] decise di effettuare un tentativo per produrre un motore in linea nazionale di grande potenza, con cui fare concorrenza ai propulsori di produzione estera come il [[Rolls Royce Merlin]] e [[Daimler Benz DB 601]]. Anche la FIAT tentò di sviluppare alcuni propulsori, dando vita ai progetti A.40 RC 20-40 da 2&nbsp;100 CV e al finale A.44 RC 15-45 che doveva erogare ben 2&nbsp;800 CV.<ref name=C3p41/> Ricorrendo all'accoppiamento di due tradizionali [[Isotta Fraschini Gamma|Isotta Fraschini Gamma RC.15]]<ref name=G6p107/> da 540 CV,<ref name=C3p41/> l'ufficio progettazione diede vita ad un propulsore a 24 cilindri a X,<ref name=C3p41/> raffreddato ad aria, che sulla carta doveva erogare 1&nbsp;255 CV. Il nuovo motore ricevette la designazione di I.F. Zeta RC.35, e fu preso in considerazione per la rimotorizzazione del nuovo [[Aereo da caccia|caccia]] [[Caproni Vizzola F.6]],<ref name=B1p30>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1972Consolo1971|p. 30|Brotzu, Caso, Consolo 19721971|harv=s}}</ref> derivato dal precedente [[Caproni Vizzola F.4|F.4]].
 
== Tecnica ==
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== Impiego operativo ==
La ditta [[Caproni]] propietaria, oltre che degli Stabilimenti di [[Vizzola Ticino]], anche della [[Isotta Fraschini]],<ref name=B1p29>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1971|p. 29|Brotzu, Caso ,Consolo 1971|harv=s}}</ref> decise di utilizzare il nuovo motore per rimotorizzare il nuovo caccia F.6, dando vita alla versione F.6Z o F.6MZ.<ref name=B1p30>{{Cita|Brotzu,Caso,Consolo1971|p. 30|Brotzu, Caso ,Consolo 1971|harv=s}}</ref> Con l'utilizzo del motore I.F. Zeta R.C. 35 si sperava di ottenere una velocità massima di ben 630 km/h.<ref name=B1p30/> Il primo prototipo dell'F.6MZ (M.M. 498)<ref>Secondo alcune fonti la commessa riguardava due esemplari, uno in versione caccia ed uno in versione silurante, con il secondo velivolo ordinato nel luglio 1943.</ref> fu completato nel luglio 1943 e volò per la prima volta a Vizzola Ticino il 14 agosto<ref name=B1p30/> dello stesso anno nelle mani del collaudatore<ref name=B1p30/> [[Antonio Moda]].<ref>Succeduto al designato [[Francesco Agello]] deceduto in un incidente di volo a [[Bresso]] il 24 agosto 1942.</ref> Purtroppo il nuovo propulsore manifestò subito problemi di surriscaldamento<ref name=B1p30/> che non furono mai risolti, e l'attività di volo del prototipo si limitò ad alcuni sorvoli dell'aeroporto,<ref name=B1p30/> prima di esservi temporaneamente accantonato. Gli inconvenienti segnalati avrebbero potuto essere superati, ma l’[[armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre 1943 bloccò l’attività sperimentale. Le maestranze della ditta provvidero allo smontaggio del velivolo ed al suo occultamento per evitare la sua requisizione da parte dei tedeschi.
 
=== L'installazione sul Re.2004 ===