Savignone: differenze tra le versioni
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|Aggiornamento abitanti=31-12-2011
|Sottodivisioni=Isorelle, San Bartolomeo, Vaccarezza
|Divisioni confinanti=[[Busalla]], [[Casella (Italia)|Casella]], [[Crocefieschi]], [[Mignanego]], [[Serra Riccò]], [[Valbrevenna]]
|Codice postale=16010
|Prefisso=[[010 (prefisso)|010]]
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L'attuale territorio comunale è costituito dalle quattro [[Frazione geografica|frazioni]] di Savignone, Isorelle, San Bartolomeo, Vaccarezza e dalle località di Besolagno, Bosco, Canalbolzone, Costalovaia, Castellorosso, Cerisola, Cerreta, Costalovaia, Gabbie, Gualdrà, Inastrà, Inastrà di Montemaggio, Montemaggio, Moglia, Nacosta, Ponte di Savignone, Ponte San Bartolomeo, Prelo, Renesso, Sementella, Sorrivi, Vallecalda, Vittoria per un totale di 21,75 chilometri quadrati.<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/savignone.pdf Statuto Comunale]</ref>
Confina a nord con i comuni di [[Busalla]] e [[Crocefieschi]], a sud con [[Serra Riccò]], [[Casella (Italia)|Casella]] e [[Valbrevenna]], ad ovest con Busalla, [[Mignanego]] e Serra Riccò e ad est con Crocefieschi e Valbrevenna. Fa parte del [[Parco naturale regionale dell'Antola]].
== Storia ==
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[[File:Savignone-palazzo Fieschi4.jpg|miniatura|left|[[Palazzo Fieschi (Savignone)|Palazzo Fieschi]]]]
Con la divisione ereditaria del [[1678]], il feudo imperiale fu in possesso di Gerolamo Fieschi che oltre a [[Casella (Italia)|Casella]] ampliò i suoi possessi ([[1685]]) anche sui borghi di Frassinello, Chiappe e Senarega, mantenendo la consignoria su [[Mongiardino Ligure|Mongiardino]] ereditata pro-quota dalla madre Tomasina [[Spinola]]. Successivamente il paese finì sotto il controllo della famiglia Crosa di Vergagni, la quale ne mantenne il potere, esercitando il controllo sui possedimenti, fino alla soppressione dei feudi imperiali nel [[1797]] con la dominazione francese.
Con la nuova dominazione napoleonica dal 2 dicembre rientrò nel [[Dipartimento dei Monti Liguri Occidentali]], con capoluogo [[Rocchetta Ligure]], all'interno della [[Repubblica Ligure]] annessa al [[Primo Impero francese]]. Dal 28 aprile del [[1798]] con i nuovi ordinamenti francesi, Savignone divenne capoluogo del IV cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Occidentali e dal [[1803]] centro principale del VIII cantone dell'Alta Valle Scrivia nella Giurisdizione del Lemmo. Dal 13 giugno [[1805]] al [[1814]] venne inserito nel [[Dipartimento di Genova]]. Nel [[1804]] aggrega le municipalità di Clavarezza, Nenno, Pareto, Tonno, Vaccarezza, e Vallecalda costituiti nel 1797.
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Nel [[1815]] fu inglobato nel [[Regno di Sardegna]], come stabilito dal [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal [[1861]]. Nel [[1893]] con la ricostituzione del comune di [[Valbrevenna]] cede a quest'ultimo le frazioni di Clavarezza, Nenno, Pareto, e Tonno. Dal [[1859]] al [[1926]] il territorio fu compreso nel IX mandamento di Savignone del [[Circondario di Genova]] della [[provincia di Genova]].
Nel [[1896]] parte del territorio comunale (e altre zone di [[Montoggio]] e [[Casella (Italia)|Casella]]) andrò a formare il nuovo comune di [[Valbrevenna]].
Apprezzato centro termale tra l'[[XIX secolo|Ottocento]] e l'inizio del [[XX secolo|Novecento]], Savignone divenne meta di villeggiatura dei genovesi con la conseguente costruzione di nuovi centri residenziali. Durante il [[Ventennio fascista]] furono costruite le due colonie di Renesso e Montemaggio, entrambe inaugurate da [[Benito Mussolini]]. Nelle fasi finali della [[seconda guerra mondiale]] in diverse ville del territorio soggiornavano stabilmente i componenti del quartier generale del Comando Tedesco Nord e proprio a Savignone fu prelevato e condotto a villa Migone di Genova, nascosto in ambulanza, il generale Meinhold comandante delle forze armate della [[Germania nazista]].
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