Storia degli ebrei in Marocco: differenze tra le versioni

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Il [[Sultano]] più famoso fu [[Ahmad al-Mansur al-Dhahabi]] (1578–1603), contemporaneo di [[Elisabetta I d'Inghilterra]] che costruì il [[palazzo El Badi]] e conquistò l'[[Impero Songhai]].
 
In un primo momento i Sadiani furono fanatici religiosi intolleranti con i non musulmani, Imposero pesanti tasse agli ebrei, ma via via che consolidavano la loro autorità sul [[Marocco]] iniziarono ad essere più tolleranti verso la minoranza ebraica. Come i loro predecessori [[Wattasidi]], i sultani Sadiani impiegarono gli ebrei come medici, emissari diplomatici e tesorieri. Nel 1603, l'ebreo Abraham bin Wach e Judah Levi furono nominati dal sultano ministri del Tesoro. I membri delle aristocratiche famiglie ebraiche come i Cabessa e i Palache furono reclutati dai sultani come diplomatici, tesorieri e negoziatori con i mercanti europei.
Durante il periodo di governo di questa dinastia le autorità si dimostrarono sempre tolleranti verso gli ebrei, lo stesso si potrebbe dire delle masse musulmane<ref>http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0017_0_17267.html</ref>.