Noto (Italia): differenze tra le versioni
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== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Uno dei motivi più rilevanti per il quale la città fu ricostruita in un nuovo sito fu l'impossibilità di ricostruire, sull'Alveria, seguendo i canoni dell'epoca, a causa della morfologia del territorio. I documenti e la tradizione indicano l'intervento di diverse personalità sulla progettazione del nuovo impianto urbano: dall'ingegnere militare olandese [[Carlos de Grunenbergh]], al matematico netino [[Giovanni Battista Landolina]], al gesuita fra' [[Angelo Italia]], all'architetto militare [[Giuseppe Formenti]]. L'impianto urbano fu concepito a scacchiera, ma a differenza della vicina [[Avola]], il perimetro di ogni rettangolo è molto più ampio, così che, mentre le famiglie più abbienti avrebbero occupato le parti più esterne, che si affacciavano sugli assi principali, il ceto meno abbiente avrebbe occupato i grandi spazi vuoti all'interno, venendo così a creare dei fitti reticolati medievaleggianti costituiti da vie strette e ad andamento curvilineo senza tuttavia intaccare, almeno macroscopicamente, il moderno impianto
Il nucleo cittadino rimase sostanzialmente invariato fino alla prima metà del secolo scorso, quando prese il via una disordinata espansione (che su scala nazionale prende il nome di [[città diffusa|effetto sprawl]]) verso ovest e sud, inglobando quasi del tutto la contrada di San Giovanni Lardia a nord-est.
=== Frazioni ===
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