Francesco Giuseppe I d'Austria: differenze tra le versioni

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[[File:Franz joseph1.jpg|thumb|left|200px|Ritratto di Francesco Giuseppe nel 1865 eseguito da [[Franz Xaver Winterhalter]].]]
Le sconfitte del [[1866]] indussero Francesco Giuseppe a occuparsi dei territori orientali del suo Stato e soprattutto del mai risolto problema dell'Ungheria. Nel [[1867]] sotto l'influsso dell'imperatrice e del [[Gyula Andrássy (1823)|conte Andrássy]] si arrivò ad un compromesso (''[[Ausgleich]]'') con l'Ungheria, che divideva l'impero in due territori: la [[Cisleitania]] e la [[Transleitania]] (rispettivamente "al di qua" e "al di là" del fiume [[Leita]]), che mantenevano in comune il monarca, il ministro degli esteri e il ministero della guerra. Da allora lo Stato retto dalla monarchia asburgica venne chiamato [[Austria-Ungheria]].
 
Francesco Giuseppe si convertì pienamente all'idea della generale infedeltà dell'elemento italiano e italofono verso la dinastia asburgica: in sede di Consiglio dei ministri, il 12 novembre 1866, egli diede l'ordine tassativo di «opporsi in modo risolutivo all'influsso dell'elemento italiano ancora presente in alcuni Kronlander e di mirare alla germanizzazione o slavizzazione, a seconda delle circostanze, delle zone in questione con tutte le energie e senza alcun riguardo, mediante un adeguato affidamento di incarichi a magistrati politici ed insegnanti, nonché attraverso l'influenza della stampa in Tirolo meridionale, Dalmazia e Litorale adriatico». Tutte le autorità centrali ebbero l'ordine di procedere sistematicamente in questo senso<ref>Luciano Monzali, "Italiani di Dalmazia", Firenze 2004, p. 69. La citazione in tedesco compare in un paragrafo intitolato "Misure contro l’elemento italiano in alcuni territori della Corona", ossia "Maßregeln gegen das italienische Element in einigen Kronländern": “Se. Majestät sprach den bestimmten Befehl aus, daß auf die entschiedenste Art dem Einflusse des in einigen Kronländern noch vorhandenen italienischen Elementes entgegengetreten und durch geeignete Besetzung der Stellen von politischen, Gerichtsbeamten, Lehrern sowie durch den Einfluß der Presse in Südtirol, Dalmatien und dem Küstenlande auf die Germanisierung oder Slawisierung der betreffenden Landesteile je nach Umständen mit aller Energie und ohne alle Rücksicht hingearbeitet werde. Se. Majestät legt es allen Zentralstellen als strenge Pflicht auf, in diesem Sinne planmäßig vorzugehen”. Cfr. "Die Protokolle des Österreichischen Ministerrates 1848/1867. V Abteilung: Die Ministerien Rainer und Mensdorff. VI Abteilung: Das Ministerium Belcredi", Wien, Österreichischer Bundesverlag für Unterricht, Wissenschaft und Kunst 1971; la citazione compare alla Sezione VI, vol. 2, seduta del 12 novembre 1866, p. 297.
Sono utili riguardo all’ordine di Francesco Giuseppe di “germanizzare e slavizzare” ed alla politica filoslava del governo viennese le osservazioni di Massimo Spinetti, ex ambasciatore italiano a Vienna, nel suo articolo “''Costantino Nigra ambasciatore a Vienna (1885-1904)''”. Cfr. Massimo Spinetti, “''Costantino Nigra ambasciatore a Vienna (1885-1904)''”, http://www.assdiplar.it/documentprogr/costantinonigraambasciatoreavienna.pdf</ref>.
 
Durante gli anni settanta del secolo l'Austria-Ungheria fu impegnata a livello internazionale in diverse alleanze quali il ''Dreikaiserbund'' ([[Alleanza dei tre imperatori]]) con l'[[Impero tedesco]] di [[Otto von Bismarck]] e l'[[Impero russo]] nel [[1873]]; dalla [[Duplice alleanza]] con l'Impero tedesco nel [[1879]], divenuta nel [[1882]] [[Triplice alleanza (1882)|Triplice alleanza]] con l'adesione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].