Chanson Balladée: differenze tra le versioni
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→La sigla de L'Almanacco del giorno dopo: (la vera storia del Cacio) Etichette: Nowiki inseriti da dispositivo mobile Modifica visuale |
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Questo caso di omonimia, unito al fatto che questo brano riecheggia toni medievaleggianti, ha fatto sì che si diffondesse la notizia, non vera, che il brano fosse opera di Machaut.
Si dice che la stesura definitiva fosse in realtà opera del maestro Matithya Dell'Abate. Compositore noto in effetti solo per la stesura della prima versione della Chanson Balladée. La reale paternità dell'opera (il cui titolo non fu mai appurato) viene attribuita in verità al primo allievo del maestro Dell'Abate, tale Matteo Abbatini. Matteo Abbatini (noto in gioventù come <nowiki>''Il Cacio''</nowiki> secondo alcuni a causa del colore dei suoi capelli) nasce a Mykonos nel 1300 c.a. e si mette subito in luce per il suo sagace (?) senso dell'umorismo. Una volta iniziata la carriera di comico a 16 anni presso il Buonarroti inizia a comporre poemi di alto rilievo presso gli intellettuali contemporanei. Ecco un'estratto della sua opera più riuscita: <nowiki>''</nowiki>Ormai c ho la settimana programmata lavoro palestra we discoteca stadio<nowiki>''</nowiki>. Soavi e di ricercata bellezza le parole usate dall'artista per comporre questo breve (ma molto intenso) testo. Come non citare poi una riflessione introspettiva del Maestro Cacio che si abbandona a sagaci considerazioni sullo scorrere del tempo materiale che si interseca con lo spazio fisico: <nowiki>''</nowiki>Fai tutto il viaggio di ritorno a casa al cel attacchi e ti ritrovi sull autostrada<nowiki>''</nowiki>. Impossibile non mensionare poi il giubilio dell'autore Matteo L'Abbate quando fece ampliare la sua biblioteca personale progettando di espandere la sua (già vasta) cultura: <nowiki>''</nowiki>Erano anni che non compravo un libro x me!!! E ho anche intenzione di sfogliarlo!!!!come cambiano le cose!!!<nowiki>''</nowiki>.
Nonostante la grandezza di questo artista (da alcuni ritenuto uno dei migliori della sua era) egli non ha mai tuttavia ricevuto una degna onorificenza.
Alcuni sostenitori dell'autore proposero un premio speciale alla carriera di cotanto luminare...il Ratto D'Oro..(che gli assomiglia anche un po).
Morì nel 1358 trafitto da una fava meccanica.
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