Thomas Hardy, I baronetto: differenze tra le versioni
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Prese parte alla [[battaglia di Capo San Vincenzo (1797)|battaglia di Capo San Vincenzo]] del febbraio 1797, alla [[battaglia del Nilo (1798)]] dell'agosto 1798 ed alla [[battaglia di Copenaghen (1801)|battaglia di Copenaghen]] dell'aprile 1801 nel corso delle [[guerre rivoluzionarie francesi]]. Fu [[capitano di bandiera]] dell'ammiraglio [[Horatio Nelson|Lord Nelson]], e comandò la [[HMS Victory|HMS ''Victory'']] nella [[battaglia di Trafalgar]] dell'ottobre 1805 durante le [[guerre napoleoniche]]. Nelson fu colpito da un proiettile mentre passeggiava sul ponte con Hardy, e morendo disse, rivolto a lui, la famosa frase "Baciami, Hardy". Hardy divenne [[primo lord del mare]] nel novembre 1830, e come tale rifiutò di diventare [[Deputato|membro del Parlamento]] ed incoraggiò l'introduzione di navi da guerra a vapore.
== Gioventù ==
Nato secondogenito di Joseph Hardy e Nanny Hardy (Masterman da nubile) in una casa di tipo [[Kingston Russell]] a [[Long Bredy]]<ref>Broadley, p. 12</ref> (o secondo alcune fonti a [[Winterborne Saint Martin]]),<ref>Hutchins, p. 760</ref><ref name=odnb>{{Cita web|cognome=Laughton|nome=J. K.|url=http://www.oxforddnb.com/view/article/12293?docPos=1|titolo=Hardy, Sir Thomas Masterman|editore=Oxford Dictionary of National Biography|accesso=13 gennaio 2013}}</ref> Hardy si arruolò nella marina a bordo della [[brigata]] {{nave|HMS|Helena|1778|6}} il 30 novembre 1781 come aiuto del capitano, abbandonandola nell'aprile del 1782 per iscriversi alla [[Crewkerne Grammar School]] nel 1782. Durante la sua permanenza a scuola, il suo nome fu riportato sui registri della {{nave|HMS|Seaford|1754|6}} e della {{Nave|HMS|Carnatic|1783|6}}.<ref name=heath77>Heathcote, p. 77</ref>
== Mediterraneo e Nelson ==
Dopo essersi imbarcato con fatica sulla {{nave|HMS|Hebe|1782|6}} il 5 febbraio 1790 come cadetto, si trasferì sulla {{nave|HMS|Tisiphone|1781|6}} con il capitano Anthony Hunt, per poi seguirlo nel maggio 1793 anche sulla {{nave|HMS|Amphitrite|1778|6}} con la quale navigò nel [[mar Mediterraneo]].<ref>Broadley, p. 26</ref> Hardy operò a [[Marsiglia]] e [[Tolone]], ed il 10 novembre 1793 fu nominato [[sottotenente]] della {{nave|HMS|Meleager|1785|6}} con il capitano [[Charles Tyler]].<ref name=heath77/>
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Con due navi nemiche lanciate all'inseguimento, Cockburn ordinò di issare più vele. Durante questa operazione un marinaio cadde fuori bordo. Fu calata una scialuppa con all'interno Hardy per la ricerca del marinaio scomparso. Quando le navi nemiche si avvicinarono velocemente, Cockburn ritenne prudente la ritirata, ma Nelson assunse il comando gridando "Per Dio, non perderò Hardy, ammainate quella mezzana!". Questo confuse gli spagnoli, permettendo ad Hardy di fare ritorno alla nave.<ref>Broadley, p. 29</ref>
== Nomina a comandante ed il Nilo ==
Hardy rimase sulla ''Minerve'' fino al maggio 1797 quando, dopo una vittoriosa missione di cui era incaricato, fu promosso [[Comandante (grado militare)|master and commander]] della [[corvetta]] {{nave|HMS|Mutine|1797|6}} appena catturata.<ref>Broadley, p. 32</ref> Sotto al comando di Hardy, la ''Mutine'' si unì ad uno squadrone del capitano [[Thomas Troubridge, I baronetto|Thomas Troubridge]] che aveva conosciuto con Nelson a Toulon nel giugno 1798, con il quale trovò [[Napoleone Bonaparte]] in Egitto distruggendone la flotta francese nella [[battaglia del Nilo (1798)|battaglia del Nilo]] dell'agosto 1798.<ref name=heath79>Heathcote, p. 79</ref> Il capitano di bandiera di Nelson, [[Edward Berry]], fu inviato in patria con dei dispacci, ed il 2 ottobre 1798 Hardy fu promosso capitano della [[nave ammiraglia]] di Nelson, la {{nave|HMS|Vanguard|1787|6}} al posto di Berry.<ref>Broadley, p. 36</ref>
Nel dicembre 1798 la HMS ''Vanguard'' trasportava [[Ferdinando I delle Due Sicilie|re Ferdinando IV]] e l'ambasciatore britannico [[William Hamilton (diplomatico)|sir William Hamilton]] con la moglie [[Emma Hamilton|Emma]] da [[Napoli]] alla [[Sicilia]]. Hardy non approvò il fatto che Lady Hamilton aveva cercato di prendere le difese di un marinaio, e frustò due volte il suo sottoposto, una volta per la mancanza e l'altra per aver chiesto aiuto alla lady.<ref name=heath80>Heathcote
[[File:Church Hall - blue plaque - geograph.org.uk - 893912.jpg|thumb|Targa blu che commemora l'antico utilizzo della Church Hall di [[Crewkerne]] come [[Crewkerne Grammar School]], scuola in cui studiò anche Hardy]]
== Baltico e Copenaghen ==
Dopo un anno passato a terra, Hardy si recò al [[HMNB Devonport|porto di Plymouth]] nel dicembre 1800 per assumere il comando della {{nave|HMS|San Josef|1797|6}}, appena riattata.<ref>Broadley, p. 55</ref> Si trasferì poi sulla {{nave|HMS|St George|1785|6}} divenendo nuovamente capitano di bandiera di Nelson nel febbraio 1801.<ref>Broadley, p. 61</ref> Nelson fu nominato secondo in comando della flotta del [[mar Baltico|Baltico]], incaricata di obbligare alla ritirata i [[danesi]] della [[Lega dei neutri]]. La notte dell'1 aprile 1801 Hardy fu imbarcato su una nave per raccogliere informazioni sulla flotta danese ormeggiata. La nave di Hardy rimase lontana troppo tempo, per cui non partecipò alla [[battaglia di Copenaghen (1801)|battaglia di Copenaghen]] del giorno seguente. Quanto fatto da Hardy si dimostrò molto utile. Le sole due navi finite in secca, la {{nave|HMS|Agamemnon|1781|6}} e la {{nave|HMS|Bellona|1760|6}}, erano guidate da persone locali che non avevano seguito la rotta consigliata da Hardy.<ref name=heath81>Heathcote
== Campagna del Mediterraneo e delle Indie Occidentali ==
Nel luglio 1802 Hardy fu nominato a capo della {{nave|HMS|Amphion|1798|6}}, che dopo aver imbarcato il nuovo ambasciatore britannico a [[Lisbona]] fece ritorno a [[Portsmouth]].<ref>Broadley, p. 98</ref> Nelson si trovava a Portsmouth, impegnato ad issare la propria bandiera sulla {{nave|HMS|Victory}} nel maggio 1803. La nave non era però pronta, per cui si trasferì sulla ''Amphion'' e salpò verso il [[mar Mediterraneo]].<ref>Broadley, p. 108</ref> Nelson e Hardy alla fine si trasferirono entrambi sulla ''Victory'' il 31 luglio 1803 nei pressi di [[Tolone]].<ref>Broadley, p. 110</ref> Hardy non fu solo capitano di bandiera di Nelson, ma ne fu anche capitano della flotta in modo non ufficiale.<ref name=heath81/> La flotta di Nelson continuò ad assediare Tolone fino all'aprile 1805, quando i francesi fuggirono venendo inseguiti fino alle [[Indie Occidentali]] e ritorno.<ref>Broadley, p. 125</ref> Dopo una breve sosta a [[Spithead]] tra il 20 agosto ed il 14 settembre 1805, salparono per [[Cadice]] dove giunsero il 29 settembre 1805.<ref>Broadley, p. 138</ref>
== Trafalgar ==
[[File:Turner, The Battle of Trafalgar (1822).jpg|thumb|''[[La battaglia di Trafalgar]]'' di [[William Turner]] (olio su tela, 1822–1824) raffigura le ultime tre lettere del famoso messaggio "[[England expects that every man will do his duty]]" che sventola sulla ''[[HMS Victory|
Quando la ''Victory'' si avvicinò alle linee nemiche la mattina del 21 ottobre 1805, Hardy chiese a Nelson di essere trasferito su un'altra nave per evitare la battaglia, ma Nelson si rifiutò. La ''Victory'', a capo della colonna, finì sotto il fuoco nemico in campo aperto nella [[battaglia di Trafalgar]]. Ad un certo punto una scheggia colpì la fibbia della scarpa di Hardy, al che Nelson disse: "È un lavoro troppo rischioso Hardy, per durare a lungo".<ref>Broadley, p. 142</ref> Hardy si trovava con Nelson quando fu colpito, verso la fine della battaglia, ed i due conversarono colto prima della morte di Nelson. Hardy riuscì a dire a Nelson che 14 o 15 navi britanniche erano state colpite dal nemico, e Nelson rispose che avrebbe "patteggiato per 20".<ref name=broadley143>Broadley, p. 143</ref> Nell'ultimo scambio di parole, Nelson ricordò ad Hardy di ancorare la flotta.<ref name=broadley143/> Nelson disse "prenditi cura della mia cara Lady Hamilton, Hardy, prenditi cura della povera Lady Hamilton. Baciami, Hardy", e le sue ultime parole furono "Dio ti benedica, Hardy".<ref name=broadley143/> La ''Victory'' si diresse a Gibilterra, dove giunse il 28 ottobre 1805 per ricevere le dovute riparazione prima di ripartire per l'Inghilterra il 4 novembre 1805 ed arrivare a [[Portsmouth]] il 5 dicembre 1805.<ref>Broadley, p. 146</ref> Qui il corpo di Nelson fu trasferito a bordo dello yacht ''Chatham'' di [[George Grey, I baronetto di Fallodon|George Grey]] col quale sarebbe giunto a [[Greenwich]].<ref>Hibbert, p. 382</ref> Hardy portò uno degli striscioni durante la processione funebre di Nelson il 9 gennaio 1806.<ref>{{London Gazette|issue= 15881|date= 14 January 1806|startpage=54|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref>
== Ultimi comandi ==
Hardy fu nominato [[baronetto]] il 29 gennaio 1806<ref>{{London Gazette|issue=15885|date=28 gennaio 1806|startpage=128|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref> e nel maggio 1806 gli fu assegnato il comando della {{nave|HMS|Triumph|1764|6}} ancorata presso la [[North America and West Indies Station|North American Station]].<ref>Broadley, p. 155</ref> Mentre si trovava in [[Nuova Scozia]] sposò Anna Louisa Berkley, figlia del suo comandante in capo [[George Cranfield Berkeley|sir George Cranfield Berkeley]].<ref name=heath86>Heathcote, p. 86</ref> Quando l'ammiraglio Berkley fu mandato a Lisbona, Hardy lo seguì come capitano di bandiera della {{nave|HMS|Barfleur|1768|6}}.<ref>Broadley, p. 160</ref> Hardy divenne commodoro della marina portoghese nel 1811.<ref name=broadley161>Broadley, p. 161</ref>
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[[File:Hardy's Monument - geograph.org.uk - 931885.jpg|thumb|Monumento dedicato ad Hardy a Blackdown Hill, nel [[Dorset]]]]
== Ufficiale di bandiera ==
Promosso [[retroammiraglio]] il 27 maggio 1825,<ref>{{London Gazette|issue=18141|date= 28 maggio 1825|startpage=933|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref> Hardy issò la propria bandiera sulla {{nave|HMS|Wellesley|1815|6}} con la quale scortò 4000 soldati a Lisbona, dove avrebbero aiutato a sedare la rivoluzione condotta nel dicembre 1826 dallo zio della regina di otto anni.<ref>Broadley, p. 199</ref> In seguito gli fu assegnato il comando di uno squadrone sperimentale nella Manica, per cui si trasferì dalla [[fregata francese Sibylle (1792)|HMS ''Sybille'']] alla {{nave|HMS|Pyramus|1801|6}}, prima di sbarcare per l'ultima volta il 21 ottobre 1827.<ref name=heath87>Heathcote, p. 87</ref> Hardy divenne [[Primo lord del mare]] durante il ministero di Grey nel novembre 1830<ref name=sainty>{{Cita web|url=http://www.british-history.ac.uk/report.aspx?compid=16652|titolo='Lord High Admiral and Commissioners of the Admiralty 1660-1870', Office-Holders in Modern Britain: Volume 4: Admiralty Officials 1660-1870 |nome=J C |cognome=Sainty|anno=1975|pp=18–31|accesso=13 gennaio 2013}}</ref>, per poi essere promosso Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno il 13 settembre 1831.<ref>{{London Gazette|issue=18851|date= 16 settembre 1831|startpage=1899|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref> Da Primo lord del mare rifiutò di diventare [[deputato]], e sostenne l'introduzione di navi da guerra a vapore.<ref name=odnb/> Diede le dimissioni nell'agosto del 1834 per diventare governatore del [[Greenwich Hospital (Londra)|Greenwich Hospital]].<ref>{{London Gazette|issue=19146|date= 15 aprile 1834|startpage=676|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref> Hardy fu promosso [[viceammiraglio]] il 10 gennaio 1837,<ref>{{London Gazette|issue= 19456|date= 10 gennaio 1837|startpage=70|accessdate=13 gennaio 2013}}</ref> e morì a Greenwich il 20 settembre 1839.<ref name=odnb/> È sepolto nel mausoleo dell'ex ospedale, oggi diventato [[Old Royal Naval College]].<ref name=odnb/> Il suo baronato si estinse con la sua morte.<ref name=heath87/>
== Famigia ==
Il 17 novembre 1807 Hardy sposò Louisa Emily Anna Berkeley, figlia dell'ammiraglio George Cranfield Berkely, e da lei ebbe tre figlie:<ref>Burke's Extinct Baronetcies 1841</ref><ref>Debrett's Baronetage of England 1838</ref>
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# Mary Charlotte Hardy, nata il 20 marzo 1813, sposò nel 1833 sir John Atholl Murray Macgregor, morì nel 1896
== Note ==
{{references|auto}}
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Broadley|nome=Alexander|url=http://archive.org/stream/threedorsetcapta00broa#page/12/mode/2up|titolo=The Three Dorset Captains at Trafalgar|editore= J. Murray|anno= 1906|isbn=978-1146226820}}
* {{Cita libro|cognome=Ellis|nome=James|titolo=A Ruinous and Unhappy War: New England and the War of 1812|editore=New York: Algora Publishing|anno= 2009|isbn=978-0875866901}}
* {{Cita libro|cognome= Hibbert |nome= Christopher |titolo= Nelson A Personal History. |editore= Basic Books |anno= 1994 | isbn=0-201-40800-7}}
* {{Cita libro|cognome=Hutchins|nome=John|titolo= History and Antiquities of the County of Dorset, 3rd edition, II|editore= |anno=1861}}
* {{Cita libro|cognome=Heathcote|nome=Tony|titolo=Nelson's Trafalgar Captains and Their Battles|anno=2005|editore=Leo Cooper Ltd|isbn=978-1844151820}}
* Laughton, John Knox (1890). "[[:s:en:Hardy,_Thomas_Masterman_(DNB00)|Hardy, Thomas Masterman]]". In Stephen, Leslie; Lee, Sidney. ''[[Dictionary of National Biography]]'' 24. Londra: Smith, Elder & Co.
* {{Cita libro|autore=[[Colin White (storico)|White, Colin]]|titolo=The Trafalgar Captains|editore=Chatham Publishing, Londra|anno= 2005|isbn= 1-86176-247-X}}
== Altri progetti ==
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