Enrico di Guisa: differenze tra le versioni

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Già molto ambizioso a vent'anni, Enrico di Guisa sperava di sposare la principessa [[Margherita di Valois]] ma questo matrimonio non si fece per l'opposizione della regina madre, [[Caterina de' Medici]], così Enrico sposò il 4 ottobre [[1570]] [[Caterina di Kleve (1548-1633)|Caterina di Clèves]], contessa d'[[Eu (Francia)|Eu]] e principessa di [[Château-Renault]], figlia di Francesco I, [[duca di Nevers]], dalla quale ebbe 14 figli.
 
{{citazione necessaria|Alcuni sospettano}} che il duca di Guisa fosse stato il mandante dell'assassinio dell'ammiraglio [[Gaspard II de Coligny|GaspardGaspare di Coligny]], capo del partito protestante. Se il duca ha svolto un ruolo in quest'assassinio, lo ha fatto all'ombra dei suoi zii, il duca d'[[Aumale]] ed il cardinale di Lorena, veri responsabili della casa di Guisa.
Durante la [[Notte di San Bartolomeo]], il 24 agosto [[1572]], Enrico era alla testa dei gruppi armati che dovevano assassinare i principali capi protestanti e vide infatti morire - gettato da una finestra - l'ammiraglio Coligny, quello che considerava l'assassino di suo padre, l'ammiraglio Gaspard di Coligny. Quindi Enrico di Guisa inseguì i protestanti piazzati sulla riva sud dopo essere fuggiti da Parigi da una porta non sorvegliata. Il duca di Guisa non era dunque a Parigi quando cominciò il massacro di San Bartolomeo ma vi ritornò solo il giorno successivo, dopo un inutile tentativo di catturare il [[Gabriele I di Montgomery|Montgomery]].
 
[[File:Guise.jpg|thumb|left|Enrico di Guisa ([[1588]])]]