Jean-Pierre Vernant: differenze tra le versioni
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Poi apparve la Terra. I Greci la chiamarono Gaia. E dal seno stesso di Voragine che sorse la Terra. Eccola dunque, nata subito dopo Caos, di cui rappresenta per certi aspetti il contrario. La Terra non è piú uno spazio di caduta oscuro, senza limiti, indefinito. La Terra possiede una forma distinta, separata, precisa. Alla confusione, all'indistinto carico di tenebre di Caos, Gaia oppone nettezza, compattezza, stabilità. ... da: L'universo, gli dèi, gli uomini
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== Il politeismo ==
{{quote| La religione greca era politeistica e non monoteistica. Il monoteismo - ebraico, cristiano, islamico - crede in un dio unico che trascende il mondo e in una salvezza che si persegue entro una comunità ecclesiale diversa dalle comunità politiche. Il politeismo, di contro, implica che gli dei siano molteplici: in quanto tali, non sono né onniscienti, né onnipotenti, né infiniti, né assoluti. Questi dei fanno parte del mondo e si sono differenziati con esso a partire dal Vuoto (Chaos) e da Gaia, la terra. C'è del divino nel mondo e del mondano nella divinità: può essere divino un corpo celeste, un fiume, un monte, una passione (Eros), una nozione morale e sociale (Dike, Eunomia).
Il politeismo non riposa su una rivelazione, ma sul nomos, cioè sulla convenzione e sulla consuetudine. C'è dunque una continuità fra religioso e sociale: la religione degli antichi è una religione civica. Il singolo non ha un rapporto personale col divino: è necessaria la mediazione della comunità politica, che si esplica diversamente a seconda dello status sociale dell'interessato. da: Mito e religione in Grecia antica, Donzelli, Roma, 2003
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In una delle sue ultime interviste apparse in Itlia aveva detto che vi è era una buona notizia: noi politeisti, nel mondo, siamo la maggioranza.
== Bibliografia ==
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